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Il presente elaborato riporta il lavoro svolto durante il periodo di stage effettuato presso il Cantiere Navale Azimut-Benetti di Livorno. L’obiettivo dello studio è stato quello di formulare un quadro valutativo circa l’impiego di un innovativo sistema robotizzato per la finitura esterna di scafi in acciaio. Il sistema R.E.C.Y.T.A., Rifinitura Esterna Computerizzata di Yacht con Tecnologia Azimut, rappresenta il primo impianto al mondo in grado di automatizzare il processo di stuccatura e profilatura di carene. L’azienda ha appena terminato con successo la fase di testing e a breve si appresterà allo start-up produttivo. Da qui la necessità di quantificare i benefici operativi (tempi e costi di processo) e tattici (qualità tecnica, correttezza del profilo, uniformità d’apparenza visiva delle superfici) derivanti da un possibile impiego sistematico del Recyta nel processo di finitura.
Dopo aver individuato le attività che compongono l’attuale processo di stuccatura e le relazioni esistenti tra queste e le altre operazioni di finitura (primerizzazione e pitturazione), sono state determinate le prestazioni del processo manuale. Parallelamente è stata condotta l’analisi del processo robotizzato, per il quale sono stati stimati i costi e le durate di ciascuna attività. Nella parte conclusiva del testo è stata eseguita la comparazione del performance dei due processi. I benefici operativi ottenibili grazie al sistema automatizzato sono stati determinati tramite il confronto tra i valori storici del processo manuale e quelli stimati per processo robotizzato. Infine, relativamente agli aspetti qualitativi della stuccatura sono stati proposti possibili approcci valutativi volti alla determinazione dell’impatto del Recyta in termini di: qualità tecnica, correttezza del profilo di carena e uniformità d’apparenza visiva delle superfici dello scafo.