Tesi etd-06272007-094526 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
Ciao, Biagio
URN
etd-06272007-094526
Titolo
DINAMICA E CREAZIONE DI CONOSCENZA: MODELLI INTERPRETATIVI PER L’ECONOMIA DELLE AZIENDE
Settore scientifico disciplinare
SECS-P/07
Corso di studi
ECONOMIA AZIENDALE
Relatori
Relatore Prof. Ferraris Franceschi, Rosella
Parole chiave
- CONOSCENZA
- KNOWLEDGE
- STRATEGIA
Data inizio appello
18/05/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/05/2047
Riassunto
Il lavoro si suddivide in tre sezioni. Nella prima sono stati indagati le forme ed il ruolo della conoscenza nell’economia dell’azienda. Diverse sono state le classificazioni del knowledge elaborate in dottrina, nessuna di esse, però, ha messo in relazione ciascuna categoria con l’aspetto economico della gestione. Il primo capitolo ha tentato di collegare ciascuna forma con il nucleo economico degli studi di economia aziendale per individuarne la rilevanza nell’economia dell’azienda e la significatività quale prospettiva di analisi nella ricerca centrata su di essa. A ciascuna forma corrisponde, infatti, una differente prospettiva di indagine, collegarla all’aspetto economico del funzionamento ha permesso di capirne l’utilità rispetto ai fini conoscitivi dell’economia aziendale.
Il secondo capitolo ha delineato un modello interpretativo della dinamica assunta dal knowledge all’interno dell’azienda e lungo le principali fasi della sua vita. Il modello spiega le modalità secondo le quali, nella fase pre-aziendale, si sviluppa la conoscenza mentale, che definisce il disegno imprenditoriale; come dal disegno imprenditoriale si dirama la conoscenza pratica, l’operatività, nella fase dinamico-probailistica; poi, come dalle operazioni traggono origine nuove configurazioni del business. Il modello si articola su diversi livelli illustrando come, nel corso del tempo, si possono dispiegare: le forme, i contenitori del knowledge (dove esso si sedimenta), i fattori che lo determinano e le leve a disposizione del management per influenzarlo.
È possibile accrescere le competenze anche collaborando con altre aziende. Sviluppare knowledge per vie esterne presuppone la condivisione di una piattaforma di sapere tra le organizzazioni che partecipano alla partnership. A tal fine è indispensabile scambiare conoscenza. L’ultima parte del lavoro si è concentrata sul knowledge transfer quale comune denominatore delle operazioni finalizzare allo sviluppo di nuove capacità. Sono state evidenziate le cause dei riflessi economici dello scambio, con particolare riferimento ai costi. Sono state, conseguentemente, individuate le possibili direttrici di analisi lungo le quali articolare il giudizio di convenienza economica sull’opportunità di intraprendere la collaborazione. Infine, sono state investigate le barriere allo scambio che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi della relazione interaziendale e le leve manageriali utili al loro superamento.
Il secondo capitolo ha delineato un modello interpretativo della dinamica assunta dal knowledge all’interno dell’azienda e lungo le principali fasi della sua vita. Il modello spiega le modalità secondo le quali, nella fase pre-aziendale, si sviluppa la conoscenza mentale, che definisce il disegno imprenditoriale; come dal disegno imprenditoriale si dirama la conoscenza pratica, l’operatività, nella fase dinamico-probailistica; poi, come dalle operazioni traggono origine nuove configurazioni del business. Il modello si articola su diversi livelli illustrando come, nel corso del tempo, si possono dispiegare: le forme, i contenitori del knowledge (dove esso si sedimenta), i fattori che lo determinano e le leve a disposizione del management per influenzarlo.
È possibile accrescere le competenze anche collaborando con altre aziende. Sviluppare knowledge per vie esterne presuppone la condivisione di una piattaforma di sapere tra le organizzazioni che partecipano alla partnership. A tal fine è indispensabile scambiare conoscenza. L’ultima parte del lavoro si è concentrata sul knowledge transfer quale comune denominatore delle operazioni finalizzare allo sviluppo di nuove capacità. Sono state evidenziate le cause dei riflessi economici dello scambio, con particolare riferimento ai costi. Sono state, conseguentemente, individuate le possibili direttrici di analisi lungo le quali articolare il giudizio di convenienza economica sull’opportunità di intraprendere la collaborazione. Infine, sono state investigate le barriere allo scambio che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi della relazione interaziendale e le leve manageriali utili al loro superamento.
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