Tesi etd-06262023-181906 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LOMBROSI, ELENA
URN
etd-06262023-181906
Titolo
APPROCCIO NUTRIZIONALE COME COADIUVANTE DELLE TERAPIE NELL' ENDOMETRIOSI
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa La Motta, Concettina
correlatore Cerri, Chiara
correlatore Cerri, Chiara
Parole chiave
- diagnosi
- diagnosis
- endometriosi
- endometriosis
- infiammazione
- inflammation
- nutritition
- nutrizione
- terapia
- treatment
Data inizio appello
12/07/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’endometriosi è una malattia ginecologica cronica ed invalidante dal punto di vista psicologico e fisico, con un’eziopatogenesi non ancora del tutto chiarita.
Essa è causata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero e si manifesta, in età fertile.
La sua sintomatologia comprende diversi disturbi, tra i principali il dolore pelvico ed addominale, l’astenia, l’infertilità.
Una delle criticità della patologia presa in esame è la sua diagnosi, che risulta spesso tardiva, perché non di facile accertamento: infatti, i suoi sintomi iniziali si confondono con altre malattie o sono del tutto assenti.
Solo, in questi ultimi decenni, la si individua con esami per immagini (ecografia pelvica) o ad alta definizione (RM addome) e con un intervento chirurgico (laparoscopia).
L’American Society for Reproductive Medicine (ASRM) ne ha individuato quattro stadi: dal livello minimo a quello più grave.
È richiesto un approccio multidisciplinare per gestirla, costituito da ginecologi, psicologi ed epidemiologi.
Sebbene non esista ancora un piano terapeutico farmacologico uniforme e risolutivo, a livello mondiale, il trattamento più diffuso è caratterizzato dall’utilizzo di antinfiammatori non steroidei o di contraccettivi orali o di progestinici.
L’endometriosi non è solamente un insieme di disturbi, ma una sindrome, perché interferisce nella qualità di vita delle donne, che ne sono affette.
Per tale ragione, è di estrema importanza suggerire scelte alimentari e farmacologiche, mirate a ridurre lo stato infiammatorio, tipico della patologia, e stili di vita, che riducano lo stress, e prevedano un’attività fisica non intensiva, ma costante.
Purtroppo, allo stato attuale, non esiste una cura per guarire questa malattia, ma solo terapie o trattamenti per ridurne la sua progressione. Essa scompare definitivamente con la menopausa.
La nascita della Fondazione Italiana Endometriosi, costituita, nel 2007, con sede a Formello, un comune della città di Roma, e l’istituzione di una Giornata Mondiale dell’Endometriosi, nata, nel 2014, dimostrano la grande sensibilizzazione internazionale di fronte a questo problema femminile sanitario.
Essa è causata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero e si manifesta, in età fertile.
La sua sintomatologia comprende diversi disturbi, tra i principali il dolore pelvico ed addominale, l’astenia, l’infertilità.
Una delle criticità della patologia presa in esame è la sua diagnosi, che risulta spesso tardiva, perché non di facile accertamento: infatti, i suoi sintomi iniziali si confondono con altre malattie o sono del tutto assenti.
Solo, in questi ultimi decenni, la si individua con esami per immagini (ecografia pelvica) o ad alta definizione (RM addome) e con un intervento chirurgico (laparoscopia).
L’American Society for Reproductive Medicine (ASRM) ne ha individuato quattro stadi: dal livello minimo a quello più grave.
È richiesto un approccio multidisciplinare per gestirla, costituito da ginecologi, psicologi ed epidemiologi.
Sebbene non esista ancora un piano terapeutico farmacologico uniforme e risolutivo, a livello mondiale, il trattamento più diffuso è caratterizzato dall’utilizzo di antinfiammatori non steroidei o di contraccettivi orali o di progestinici.
L’endometriosi non è solamente un insieme di disturbi, ma una sindrome, perché interferisce nella qualità di vita delle donne, che ne sono affette.
Per tale ragione, è di estrema importanza suggerire scelte alimentari e farmacologiche, mirate a ridurre lo stato infiammatorio, tipico della patologia, e stili di vita, che riducano lo stress, e prevedano un’attività fisica non intensiva, ma costante.
Purtroppo, allo stato attuale, non esiste una cura per guarire questa malattia, ma solo terapie o trattamenti per ridurne la sua progressione. Essa scompare definitivamente con la menopausa.
La nascita della Fondazione Italiana Endometriosi, costituita, nel 2007, con sede a Formello, un comune della città di Roma, e l’istituzione di una Giornata Mondiale dell’Endometriosi, nata, nel 2014, dimostrano la grande sensibilizzazione internazionale di fronte a questo problema femminile sanitario.
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