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La pandemia da COVID-19 è stato un evento senza precedenti che ha avuto un marcato impatto sul benessere sociale, economico e sulla salute a livello mondiale. Le misure di contenimento che sono state necessarie al fine di prevenire ulteriori contagi del virus hanno d'altra parte contribuito significativamente allo sviluppo di varie condizioni correlate allo stress e al deterioramento di disturbi mentali pre-esistenti. Il presente studio mira a indagare lo sviluppo e la severità dei sintomi da stress acuto nel corso del lockdown della pandemia da COVID-19 nella popolazione generale nel campione italiano più ampio considerato ad oggi. Un campione di 20,720 soggetti è stato raccolto mediante un sondaggio online condotto durante il lockdown nazionale avutosi tra marzo e maggio 2020 in Italia. Tutti i soggetti hanno soddisfatto la Severity of Acute Stress Symptoms Scale (SASS) che analizza lo sviluppo e la severità dei sintomi del disturbo da stress acuto (ASD). Nel corso del lockdown gli individui con disturbi mentali pre-esistenti hanno riportato un incremento del rischio statisticamente significativo di presentare sintomi post-traumatici acuti per quanto riguarda la popolazione generale e gli operatori sanitari. In accordo ai modelli di regressione multivariata, la popolazione più giovane e i soggetti di sesso femminile hanno riportato livelli di sintomi acuti post-traumatici marcatamente più elevati rispetto alla popolazione generale. L'isolamento sociale e i disturbi del sonno/insonnia hanno anch'essi rappresentato predittori positivi di stress acuto. La forte preoccupazione riguardo il rischio di contagio, così come le misure di isolamento sociale, hanno avuto effetti marcati sulla popolazione generale, comportando una più alta incidenza di sintomi da stress acuto post-traumatico che potrebbero essere predittivi di un successivo sviluppo di sintomi di PTSD nel lungo termine.