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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06262023-123452


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRECI, PIER FRANCESCO
URN
etd-06262023-123452
Titolo
L'implementazione dello smart working: potenzialità e gestione dei rischi
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Zarone, Vincenzo
Parole chiave
  • Smart Working
Data inizio appello
17/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/07/2093
Riassunto
L’argomento trattato in questa tesi va ad analizzare numerosi aspetti del lavoro agile che è una modalità di esecuzione del lavoro caratterizzato dall’assenza di vincoli orario e spaziali, con un’organizzazione per cicli ed obiettivi, stabilita mediante un accordo volontario tra datore di lavoro e dipendenti.
Il lavoro agile, chiamato anche smart working nel corso dell’elaborato si è evoluto notevolmente nel tempo ed ha interessato la pubblica amministrazione, le multinazionali, le PMI e i privati: in un primo momento il fine principale era quello di migliorare il bilanciamento vita-lavoro e lavorare per obiettivi in modo da stimolare maggiormente il personale, nel periodo pandemico è invece risultato un ottimo strumento per poter garantire la produttività del personale e il distanziamento sociale necessario, mentre ora in seguito agli ottimi risultati rilevati si sta cercando di attuarlo in più realtà possibili andando per step.
Nella parte iniziale della tesi ci è sembrato corretto spiegare in modo minuzioso la differenza con il telelavoro, che negli anni e soprattutto durante la pandemia è stata erroneamente confuso con lo smart working nel 90% dei casi. Nel telelavoro a differenza del lavoro agile il lavoratore è vincolato a lavorare da una postazione fissa e decisa anticipatamente, rispettare gli orari che avrebbe avuto presso gli uffici senza variazione di durata e in assenza di obiettivi, tutti vincoli non per niente comuni a quelli dello smart working che lo differenziano anche da un punto di vista normativo di regolamentazione.
È stata nostra cura analizzare gli svantaggi ma anche i numerosi benefici che il lavoro agile ha generato per i lavoratori, le aziende e l’ambiente. I lavoratori grazie a tale modalità hanno ridotto i tempi e costi di trasferimento per recarsi presso l’ufficio, è migliorato il loro stile di vita-lavoro e operando per obiettivi si sentono più motivati. Per quanto riguarda le aziende hanno registrato un aumento della produttività, la riduzione dell’assenteismo e una diminuzione dei costi per le strutture. Grazie al lavoro agile c’è stato un beneficio anche a livello ambientale che abbiamo riportato nella tesi prendendo come riferimento uno studio dell’ENEA sullo smart working.
Nel corpo della tesi siamo andati ad approfondire la modalità di attuazione del lavoro agile e la prevenzione in merito alla salute e sicurezza, la quale non risulta ancora molto chiara. A riguardo ci siamo soffermati sul D.lgs. 81/2017 “"Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” che per quanto riguarda lo smart working ha previsto un approccio statico, mantenendo a carico del datore di lavoro la responsabilità e obbligo di garantire a tutti i lavoratori agili gli stessi requisiti di sicurezza che sono previsti presso le sedi aziendali, nonostante il fatto che tale modalità si svolga in luoghi di lavoro che non possono essere controllati secondo i vecchi approcci , a meno che non sia uno spazio in coworking dove invece l’azienda, con il supporto del responsabile del servizio di prevenzione e protezione va a verificare la struttura.
Lo smart working è un modello in continuo cambiamento e nell’elaborato, oltre all’elenco dei rischi con conseguenti informazioni sulla prevenzione, abbiamo approfondito tematiche di difficile gestione come i rischi psicosociali, stress ed il rischio connesso alle nuove tecniche innovative come l’intelligenza artificiale, che da un lato può portare ad un evoluzione esponenziale del lavoro agile, ma per quanto riguarda i rischi è molto difficile da gestire e nonostante gli interventi normativi a livello nazionale ed internazionale sembra non bastino gli approcci giuridici tradizionali.
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