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L’osteoporosi viene definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come: “ Un disturbo scheletrico caratterizzato da una resistenza ossea compromessa che predispone una persona a un aumentato rischio di frattura”. Effettivamente, la densità minerale ossea riflette lo stato mestruale, la genetica, lo stile di vita e la nutrizione. Anche il sesso, la razza, il peso, alcuni farmaci e alcune malattie condizionano la salute delle ossa. L’attività fisica aiuta a mantenere la massa ossea sana, ma l’impatto di essa sulle ossa varia a seconda dell’età del soggetto che la esegue, dalla frequenza, dalla durata e dall’intensità.
Il podismo condotto in modo intenso da donne può determinare, per la triade dell’atleta donna, alterazioni ormonali e nutrizionali con conseguenti danni alle ossa. Una correzione dello stile di vita e dell’alimentazione con un adeguato apporto di minerali, in particolare di calcio e vitamine come ad esempio la D, possono costituire una corretta prevenzione.
In questo progetto di tesi sperimentale è stato selezionato un campione di donne podiste over 40, è stata valutata la loro densità ossea tramite REMS e si è denotato che molte di loro presentano condizioni di osteopenia ed alcune di osteoporosi. Dopodichè è stata esaminata la loro composizione corporea, alimentazione e livello di attività fisica al fine di proporre dei consigli per un corretto stile di vita e un programma di alimentazione personalizzato rispetto alle loro condizioni di salute e abitudini alimentari.