logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06262022-103112


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
CIARAMELLI, MARIDA
URN
etd-06262022-103112
Titolo
Il CUP di prossimità: un modello per mettere al centro la persona.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
relatore Biancheri, Rita
Parole chiave
  • Riassunto
Data inizio appello
11/07/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il CUP di prossimità: un nuovo progetto per mettere al centro la persona

L’elaborato analizza nuovi percorsi di cura nei quali il cittadino-paziente viene coinvolto come attore sociale capace di gestire e valutare il suo vissuto di malattia, tenendo conto di tutte le implicazioni soggettive che lo differenziano nella gestione della sofferenza. Dapprima, viene presa in esame la relazione medico-paziente che non si ferma al ”curare il paziente”, ma comporta il ”prendersi cura” della persona, al fine di aiutarla a vivere meglio, con dignità la propria condizione di malato. Succes-sivamente l’attenzione viene posta sulla funzione della comunità, in termini di impegno collettivo, attraverso un approccio multidisciplinare e multiprofessionale in grado di intercettare i bisogni e re-distribuire le risorse per favorire l’appropriatezza delle cure.

Nel primo capitolo viene analizzato il percorso storico legislativo del Servizio Sanitario Nazionale. Le riforme degli anni ’70 e ’80, caratterizzate dalla volontà politica di attuare un servizio sanitario di tipo universalistico, orientato all’equità e all’accesso universalistico. Gli anni ’90 sono stati con-traddistinti dal contenimento dei costi e dal presunto obiettivo dell’efficienza dei servizi. Gli anni 2000 hanno operato in funzione del decentramento/accentramento per migliorare la qualità dell’offerta dei servizi.

Nel secondo capitolo si esamina l’instaurarsi di una relazione terapeutica, una partnership, che con-sidera il coinvolgimento sia del paziente che del professionista in un “empowerment ambivalente”, con riflessi sul lavoro sanitario. Tali cambiamenti implicano una rimodulazione e integrazione delle diverse competenze a forma reticolari, caratterizzata dall’integrazione fra ospedale, territorio e assi-stenza socio-sanitaria; una cooperazione che va verso una programmazione concertata dei servizi alla persona.

Nel terzo capitolo si analizza il progetto delle Case della Comunità come modello di salute di pros-simità che si inserisce nella logica del potenziamento e della ristrutturazione complessiva dell’assistenza socio-sanitaria territoriale. Una comunità dinamica, in grado promuovere la co-produzione di salute, partendo dalle relazioni di rete presenti nella comunità di appartenenza del cittadino e favorendo così la valorizzazione del capitale sociale della persona e delle reti familiari, di vicinato e delle reti formali all’interno di una community care. Il Centro Unico di Prenotazione, esempio di servizio di accoglienza, viene ripensato e riprogettato per essere un servizio che pone al centro la persona, antenna dei bisogni in grado di condizionare le percezioni e le valutazioni dell’utenza nei confronti della sanità. Un modello CUP di prossimità analizzato come sensore del si-stema sanitario e del sistema sociale


File