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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06262021-103411


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GINI, FRANCESCA
Indirizzo email
f.gini1@studenti.unipi.it, francescagini@live.it
URN
etd-06262021-103411
Titolo
Effetto dell'integrazione di camelina(Camelina sativa) sul profilo lipidico ematico di bovina di razza Frisona
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof. Serra, Andrea
relatore Prof. Conte, Giuseppe
correlatore Dott.ssa Pedonese, Francesca
Parole chiave
  • omega-3.
  • qualità
  • Plasma
  • metabolismo
  • camelina
  • bovini
Data inizio appello
12/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2024
Riassunto
Le raccomandazioni nutrizionali contenute nelle linee guida per una corretta e sana alimentazione, emesse da molti organismi nazionali e sovranazionali, riportano l’opportunità di ridurre la quantità di energia derivante dagli acidi (SFA) e trans (TFA). Esistono infatti evidenze sperimentali che stabiliscono una relazione tra una dieta ricca in questi elementi e malattie dall’apparato cardiocircolatorio (CHD), resistenza all'insulina, obesità e alcuni tipi di neoplasie. L’EFSA (European Food Safety Authority), afferma ad esempio che le calorie giornaliere derivanti da grassi dovrebbero essere inferiori al 20-30% del totale, sottolineando in particolare il ruolo negativo dei SFA e TFA.
Il latte e i prodotti lattiero-caseari sono sicuramente un’importante fonte alimentare di queste sostanze; i TFA derivano infatti dall’attività della microflora ruminale, che attua la bioidrogenazione degli acidi grassi insaturi contenuti nella dieta; i SFA a corta e media catena sono sinterizzati de novo direttamente nella ghiandola mammaria.
Si deve tuttavia considerare che nei prodotti dei ruminanti la maggior parte degli acidi grassi trans è rappresentata dall’acido vaccenico (C18:1 trans 11), che numerose evidenze sperimentali riportano avere un ruolo positivo nei confronti della salute dell’uomo. Per quanto riguarda i SFA, l’acido che dopo il palmitico è quello maggiormente rappresentato nel latte dei ruminanti è lo stearico (C18:0). Questo, a livello dei tessuti è convertivo in acido oleico ad opera dell’enzima delta-9 desaturasi; anche l’acido stearico non presenta quindi effetti negativi nei confronti della salute dell’uomo.
Il latte apporta inoltre una serie di composti bioattivi, tra cui peptidi bioattivi, oligosaccaridi, CLA (isomeri dell’acido linoleico coniugato), acidi grassi volatili, acidi grassi a catena ramificata e glicosaminoglicani.
L’alimentazione dell’animale è un efficiente strumento per ottenere una modifica della composizione in acidi grassi del latte nella direzione di una diminuzione dei SFA ed un aumento dell’acido vaccenico, del CLA e dell’acido α-linolenico.
La camelina necessita di ridotti input, mostra un'elevata tolleranza alla siccità e una notevole capacità di adattamento ai cambiamenti climatici. L’olio di camelina è fonte di acidi grassi polinsaturi della serie omega 6 e omega 3.
Questo esperimento è stato condotto al fine di verificare l’effetto dell’integrazione con olio di camelina (C. Sativa) sulla quantità delle frazioni lipidiche e sul profilo in acidi grassi del sangue di bovine di razza Frisona.
Lo studio è stato condotto su 18 bovine, divise due gruppi, Controllo (senza integrazione) e Camelina (con integrazione), sulle quali sono stati effettati tre campionamenti: a zero, 1 e 2 mesi di lattazione.
I risultati dell’esperimento mostrano che la dieta ha influenzato le frazioni lipidiche plasmatiche (trigliceridi, fosfolipidi, colesterolo libero e esterificato) sia in termini quantitativi che in termini qualitativi.



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