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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06262019-183636


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
DI SALLE, GIANFRANCO
URN
etd-06262019-183636
Titolo
Impatto del Magnetic Resonance Fingerprinting a confronto con l'imaging di Risonanza Magnetica convenzionale
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cosottini, Mirco
Parole chiave
  • magnetic resonance imaging
  • Magnetic Resonance Fingerprinting
  • sequence validation
  • motion artifacts
  • fast imaging
Data inizio appello
16/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/07/2089
Riassunto
La Risonanza Magnetica convenzionale è una metodica diagnostica di grande impatto nella patologia del sistema nervoso centrale anche in virtù di essere intrinsecamente multiparametrica. Non è tuttavia scevra da limiti tra i quali il lungo tempo di scansione e la sensibilità al movimento che influenzano la qualità delle immagini. Il presente lavoro confronta le sequenze RM convenzionali con una nuova metodica chiamata MR Fingerprinting (MRF), basata sulla variazione continua dei parametri di acquisizione e il sottocampionamento del k-spazio. Con tale tecnica partendo dall’acquisizione di dati quantitativi è possibile la ricostruzione a posteriori delle immagini RM sulla base dell’evoluzione del segnale. La MRF si è dimostrata meno sensibile al movimento ed in grado di ridurre considerevolmente i tempi di acquisizione. Obiettivo di questo lavoro è stato quello di confrontare la MRF con l’imaging convenzionale nello studio delle strutture encefaliche normali e patologiche.
L’MRF ha fornito risultati comparabili nella descrizione delle strutture anatomiche e nella accuratezza diagnostica di differenti patologie encefaliche. Anche i dati quantitativi relativi ai tempi di rilassamento e al rapporto segnale rumore sono comparabili ma ottenuti in tempi ridotti. L’MRF è un promettente strumento per l’ottenimento di immagini a risonanza magnetica che potrebbe mantenere l’elevato potere diagnostico riducendo gli svantaggi legati al tempo di acquisizione e agli artefatti da movimento.
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