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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06262018-101405


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FUSANI, FRANCESCA
URN
etd-06262018-101405
Titolo
La "cultura del whistleblower" quale strumento di prevenzione della corruzione amministrativa
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Azzena, Luisa
Parole chiave
  • whistleblowing
  • anticorruzione
Data inizio appello
18/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente elaborato si propone di analizzare il whistleblowing quale strumento di prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione, sia in un'ottica comparativa, sia alla luce del nuovo approccio ai fenomeni corruttivi fatto proprio dalla legge Severino.
Parlare della corruzione e degli strumenti di prevenzione della stessa, presuppone la conoscenza del “male” che si intende curare. La corruzione è anzitutto un fenomeno culturale, che oltre a causare i ben noti dissesti all’economia nazionale e mondiale, crea danni morali, che possono sfociare financo in una sfiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche. È per questo motivo che, sia a livello internazionale che a livello dei singoli stati, è sentita la necessità di prevedere strumenti efficaci di contrasto della stessa.
Il nostro ordinamento ha sempre basato la sua politica di contrasto alla corruzione, sugli strumenti repressivi, tipici del diritto penale, trascurando gli strumenti di diritto amministrativo, la cui efficacia per la prevenzione dei fenomeni di corruttela, è da sempre sottolineata nelle convenzioni internazionali sulla corruzione.Nonostante la c.d. “Legge anticorruzione” si inserisca in una cornice di adeguamento del nostro Paese agli obblighi assunti convenzionalmente, non si può tacere che essa abbia comportato una rivoluzione nella lotta alla corruzione, prevedendo un collegamento tra un
approccio penale alla repressione dei fenomeni corruttivi e un approccio
preventivo tramite la promozione dei principi dell’etica pubblica e della trasparenza dei profili decisionali della pubblica amministrazione.La riforma ha rappresentato inoltre una prima apertura del nostro ordinamento all’istituto
di derivazione anglosassone del whistleblowing, che affonda le sue radici nella tradizione di Common law, quale strumento di prevenzione della corruzione.In una prospettiva comparatistica, nella seconda parte, verranno analizzate le due legislazioni, di Usa e Regno Unito, nelle quali si sviluppa il fenomeno, ponendo l’accento sulle caratteristiche che l’istituto ha assunto in questi due Paesi.
Nell’ultimo capitolo analizzeremo la disciplina italiana sul tema, partendo dalla normativa introdotta ad opera della Legge Severino, che nonostante si sia rivelata insoddisfacente, rappresenta comunque una prima apertura indiretta del nostro Paese alla cultura della segnalazione.Da ultimo, verranno esposte le novità previste ad opera della Legge 179/2017, che dopo un travagliato iter parlamentare, ha introdotto la prima legge ad hoc sul whistleblowing.
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