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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06262017-150003


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SANSONI, CAMILLA
URN
etd-06262017-150003
Titolo
LE INTERCETTAZIONI DI COMUNICAZIONI, TRA DISCIPLINA VIGENTE E PROSPETTIVE FUTURE
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • trojan
  • riforma orlando
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi decenni si è sentito parlare sempre più spesso di intercettazioni, un termine che sta diventando sempre più utilizzato, e che, di conseguenza, è ormai entrato a far parte della nostra vita quotidiana.
Si sono venuti a creare però alcuni aspetti potenzialmente problematici a livello di interesse collettivo, sia sotto il profilo giuridico, sia sotto il profilo pratico.
Nel contesto sociale odierno, hanno fatto ingresso anche le nuove tecnologie, accompagnate dal loro utilizzo molto spesso sistematico e spregiudicato.
Lo spazio pubblico è stato letteralmente invaso da una serie infinita di intercettazioni, imputabile tutto ciò soprattutto all’uso sconsiderato che i mezzi di comunicazione di massa hanno fatto delle nuove tecnologie, e così, da un lato vi sono state proteste sempre più fervide da parte di chi si è sentito danneggiato nel suo legittimo diritto alla privacy, mentre dall’altro, la stampa nazionale ha espresso il suo legittimo diritto ad informare, adducendo a sostegno della propria tesi che il diritto alla riservatezza deve “sopperire” di fronte all’interesse della collettività ad essere informata e ad avere notizie importanti e fondamentali e per la formazione dell’opinione pubblica.
La tematica in questione non poteva non riguardare anche giuristi e parlamentari, non solo per il fatto che le conversazioni intercettate e divulgate li riguardassero direttamente, ma soprattutto perché si possono contare numerose iniziative parlamentari sul tema, aventi lo scopo di regolamentare determinati aspetti, prova questa della delicatezza della tematica trattata e dell’ estrema difficoltà del tentativo di bilanciare due interessi contrapposti, da un lato la tutela della privacy, mentre dall’altro il diritto all’informazione.
Il presente lavoro è dedicato ad un excursus evolutivo del concetto di intercettazione, fino ad arrivare nello specifico ad analizzare la categoria delle intercettazioni telematiche, con i relativi profili di vantaggi e criticità.
Vi è poi una attenzione specifica dedicata allo strumento investigativo noto come captatore informatico, cd. trojan.
I “sistemi informatici di controllo da remoto” sono diventati indispensabili in qualsiasi tipologia di indagine, soppiantando di fattoi tradizionali mezzi di ricerca della prova.
Ed è alla luce di questa indispensabilità che viene in rilievo il pactum dolens, ossia trovare un corretto equilibrio tra le esigenze connesse all’accertamento del fatto, in nome della difesa sociale, e la tutela dei diritti fondamentali degli individui coinvolti in tale accertamento.
Ed è in questo contesto che merita a questo punto menzionare la parte sperimentale del lavoro, ossia la c.d. disciplina de iure condendo, individuata nel D.D.L. n. 2067, c.d. D.D.L. “Orlando”, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario”, presentato dal Ministro della giustizia Orlando di concerto con il Ministro dell’interno Alfano e con il Ministro dell’economia e delle finanze Padoan.
Il Titolo IV conferisce una delega al Governo per la riforma del processo penale e dell’ordinamento penitenziario e, in materia di intercettazioni, fissa principi e criteri per garantire la riservatezza delle comunicazioni e per ridefinire le spese per le intercettazioni.
Tra i principi si segnalano in particolare:
- le disposizioni per garantire la riservatezza delle comunicazioni e conversazioni telefoniche e telematiche oggetto di intercettazione;
- una nuova fattispecie penale per la diffusione del contenuto di riprese audiovisive o registrazioni di conversazioni telefoniche fraudolentemente captate, con la finalità di recare danno alla reputazione;
- una specifica disciplina restrittiva per le intercettazioni di comunicazioni o conversazioni mediante i cd. trojan (cioè captatori informatici).
Lo scopo che si prefigge il DDL Orlando è questo :
per quanto riguarda le spese per le intercettazioni, l'obiettivo è un risparmio di costi di circa 80 milioni in tre anni; sono previsti inoltre principi a tutela della riservatezza delle comunicazioni ed é prevista, come anticipato sopra, una nuova fattispecie penale (punita con la reclusione non superiore a 4 anni), a carico di quanti diffondano il contenuto di conversazioni fraudolentemente captate, al solo fine di arrecare danno alla reputazione.
La punibilità è esclusa quando le registrazioni sono utilizzabili in un procedimento amministrativo o giudiziario o per l'esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca.
La riforma del processo penale previsto nel DDL in esame, ha come punti “caldi”:
- la delega sulle intercettazioni, della quale ci occuperemo nella seconda parte del nostro lavoro;
- l’ordinamento penitenziario;
- la prescrizione;
e contiene alcune norme che hanno destato perplessità da parte della magistratura, e che sono state causa di divisioni all’interno della maggioranza.
Ma, nonostante ciò, si è giunti recentemente, a metà giugno, all’approvazione anche da parte della Camera del presente decreto, nonché alla pubblicazione in G.U. della legge 23 giugno 2017 n. 103.
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