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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06262017-143537


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (6 anni)
Autore
MARINIELLO, MARIA DONATELLA
URN
etd-06262017-143537
Titolo
Ruolo della chirurgia ascellare nel carcinoma mammario:revisione della letteratura e partecipazione ad uno studio sperimentale multicentrico prospettico randomizzato
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof.ssa Roncella, Manuela
correlatore Prof. Chiarugi, Massimo
Parole chiave
  • ascella
  • chemioterapia neoadiuvante
  • linfonodo sentinella
  • micrometastasi
  • sinodar one
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il trattamento dell'ascella è stato una parte fondamentale della chirurgia del carcinoma mammario sin dalle sue origini rivestendo un ruolo curativo, stadiativo e prognostico.Per lungo tempo essa è consistita esclusivamente nella dissezione ascellare radicale. Nel corso degli ultimi anni si è tuttavia assistito ad un sostanziale cambiamento nell'approccio all'ascella conseguente al ridimensionamento progressivo del suo ruolo ed inquadrabile nel processo di de-escalation dei trattamenti chirurgici del carcinoma mammario in generale. Attualmente, in un'era caratterizzata dall'implementazione sempre più diffusa di trattamenti multimodali che prevedono l'utilizzo di terapie sistemiche e locali sempre più efficaci,è riconosciuto al trattamento chirurgico radicale dell'ascella un ruolo sempre meno importante. La chirurgia ascellare è per lo più identificata con la biopsia del linfonodo sentinella, che non si associa più a dissezione radicale non solo nelle pazienti con ascella negativa ma anche in quelle con ascella micrometastatica e, secondo le linee guida ASCO vigenti negli Stati Uniti, anche in quelle con ascella paucimentastatica (massimo due linfonodi sentinella positivi).Numerosi studi sono attualmente in corso anche in Europa per l'implementazione anche nelle nostre linee guida,di questi ulteriori cambiamenti nelle indicazioni chirurgiche. Lo studio a cui abbiamo preso parte è uno studio multicentrico prospettico randomizzato chiamato SINODAR ONE che randomizza le pazienti con ascella clinicamente negativa,tumori T1-2 ed un massimo di 2 linfonodi sentinella positivi, a dissezione o a follow-up.
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