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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06262017-132254


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CABIATI, MANUELA
URN
etd-06262017-132254
Titolo
Valutazione di biomarcatori endocrino-metabolici nell'obesità infantile
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
PATOLOGIA CLINICA
Relatori
relatore Prof. Clerico, Aldo
relatore Dott.ssa Del Ry, Silvia
Parole chiave
  • CNP
  • livelli plasmatici
  • MR-proADM
  • mRNA
  • obesità infantile
Data inizio appello
14/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione: Negli ultimi 25 anni la prevalenza dell’obesità in età evolutiva è pressoché triplicata in tutto il mondo, si parla di obesità infantile come la “nuova epidemia” o “globesity”. Recentemente ha assunto maggiore importanza il ruolo dei peptidi natriuretici (peptide natriuretico atriale, ANP, di tipo B, BNP e di tipo C, CNP) nella regolazione del peso corporeo e del metabolismo energetico, in particolare è stato identificato nel sistema CNP/cGMP un importante regolatore naturale di adipogenesi, che potrebbe funzionare come fattore autocrino/paracrino, regolando eventi biologici della fase iniziale di sviluppo dell’obesità ma studi ulteriori sono ancora necessari per meglio definirne il ruolo nell’obesità infantile. Inoltre, l’impatto dell’obesità sui livelli plasmatici di un nuovo peptide vasoattivo quale adrenomedullina (ADM), recentemente classificata come nuova adipochina, rimane ancora da chiarire. Lo scopo dello studio è stato quello di valutare i livelli plasmatici del CNP e del precursore MR-proADM (Mid-Region) in un gruppo di adolescenti in relazione al loro indice di massa corporea. Inoltre in un sottogruppo di adolescenti è stata valutata l’espressione a livello di mRNA del CNP, del suo recettore biologico NPR-B e del recettore di clearance NPR-C.
Metodi: i livelli di CNP ed MR-proADM sono stati misurati in 83 adolescenti suddivisi in normopeso (NW, BMI: 20,5±0,4 kg/m 2), sovrappeso (OW, BMI: 25,4±0,5 kg/m 2) e obesi (BMI:30,3±0,6 kg/m 2) con metodi radioimmunometrici ed automatizzati in fluorescenza (CNP, Magnetic Beads RIA kit, Phoenix Pharm., MR-proADM Kryptor, Thermo Fisher Scientific). Sono stati inoltre misurati indici morfometrici e parametri biochimici. L’espressione a livello di mRNA di CNP, NPR-B e NPR-C è stata valutata attraverso studi di Real-Time PCR.
Risultati: I livelli plasmatici di CNP sono risultati significativamente ridotti negli adolescenti sovrappeso (8.3±3.2) ed obesi (4.7±0.4) rispetto ai normopeso (14.7±1.3 ng/L; p<0.0001 N vs. O, p=0.017 N vs. OW). Al contrario, i livelli plasmatici di MR-proADM sono risultati significativamente aumentati negli adolescenti sovrappeso (0,38±0,03 nmol/L) e obesi (0,40±0,01 nmol/L) rispetto ai normopeso (0,32±0,01 nmol/L, p<0.0001 normopeso vs obesi). Una correlazione positiva è stata osservata tra i livelli circolanti di MR-proADM e BMI (R= 0,51; p<0,0001) e massa grassa (R=0,54; p<0,0001). Dall’analisi multivariata è emerso che la proteina C e gli AGE (prodotto finale della glicosilazione avanzata) sono determinanti indipendenti dei bassi livelli circolanti di CNP. Inoltre le curve ROC hanno dimostrato che il CNP risulta significativamente associato con il rischio di obesità nel nostro gruppo di adolescenti. Per quanto riguarda la valutazione dei livelli di trascrizione del CNP, NPR-B e NPR-C, misurati per la prima volta nel sangue intero dei soggetti adolescenti, i loro livelli di espressione risultavano variare in funzione del diverso grado di disfunzione endoteliale.
Conclusioni: i risultati hanno mostrato una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di CNP in parallelo ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di MR-proADM nei soggetti sovrappeso/obesi rispetto al gruppo di controllo confermando i dati presenti in letteratura circa il loro andamento negli adulti. I nostri dati evidenziano un ruolo per il CNP nello sviluppo dei meccanismi fisiopatologici alla base della disfunzione endoteliale e suggeriscono, inoltre, che il tessuto adiposo possa essere una sede di produzione importante di adrenomedullina non solo nei soggetti obesi adulti ma anche in età pediatrica.
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