Thesis etd-06262017-120833 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
BARTOLI, MARIAELISA
URN
etd-06262017-120833
Thesis title
Attenzione, tempo e numerosità in bambini e adolescenti con ADHD: uno studio pilota.
Department
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Course of study
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Supervisors
relatore Prof. Cioni, Giovanni
correlatore Dott.ssa Tinelli, Francesca
correlatore Dott.ssa Tinelli, Francesca
Keywords
- ADHD
- attenzione
- età evolutiva
- numerosità
- tempo
Graduation session start date
17/07/2017
Availability
Withheld
Release date
17/07/2087
Summary
La percezione del tempo e della numerosità sono dimensioni presenti sia negli esseri umani che negli animali sin dai primi mesi di vita. Studi recenti sembrano suggerire che queste grandezze siano processate da reti neurali comuni. Nel 2003 Walsh (Walsh, 2003) propose infatti la “teoria del sistema di grandezza (ATOM)”, indicando la corteccia parietale come l’area cerebrale cruciale per il processamento di tali funzioni ed enfatizzando il ruolo integrativo delle azioni visivamente guidate come primario all’interno di un sistema di grandezze condiviso (Kaufmann et al., 2008; Bueti and Walsh, 2009; Hayashi et al., 2013). D’altro canto la corteccia parietale svolge un ruolo fondamentale anche nell’attenzione; infatti se si considerano le vie attraverso cui la via dorsale fornisce input per il controllo visivo dell’azione, risulta che la maggior parte delle aree corticali appartenenti alla via dorsale si sovrappone a quelle che risultano essere coinvolte (nei primati adulti non umani) nel controllo dell’attenzione (Atkinson, 2017). Pertanto bambini e adolescenti con Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), in cui sappiamo di per certo che l’attenzione è deficitaria, potrebbero costituire un buon prototipo di soggetti con compromissione della via dorsale da studiare per approfondire le suddette conoscenze.
Obiettivo di questo studio è stato quindi quello di esaminare il funzionamento di 14 bambini e adolescenti ADHD sia in un task di attenzione visiva sostenuta che in un task di percezione temporale e numerosità per capire eventuali correlazioni tra queste tre dimensioni confrontandoli con un gruppo di soggetti di controllo di pari età e sesso. In tutti i soggetti sono state somministrate anche una scala cognitiva (WISC IV) e la Batteria per la discalculia evolutiva (BDE-2).
I risultati di questo studio pilota sembrano mostrare la presenza, nei soggetti ADHD, di un peggior funzionamento, rispetto ai bambini con sviluppo tipico di pari età, in tutte e tre le aree indagate. In particolare, abbiamo trovato un deficit statisticamente significativo rispetto ai controlli della percezione di intervalli temporali (di durata sia inferiore che superiore al secondo) come già precedentemente descritto in letteratura, ma il risultato sicuramente più importante è la forte correlazione la percezione temporale e la numerosità e il fatto che le funzioni deficitarie non correlino con l’attenzione, e quindi non sembrino essere spiegate solo dal deficit attentivo. Questi dati ci consentono di ipotizzare la persenza di una maggiore vulnerabilità delle funzioni elaborate a livello parietale (dorsale) nei bambini e adolescenti affetti da ADHD e la probabile sovrapposizione tra l’area deputata al processamento del tempo e della numerosità.
Il maggiore limite di questo lavoro è dato dal piccolo numero di bambini arruolati, anche se il deficit presente nella percezione temporale è statisticamente molto solido e quindi sembra potere rappresentare che tale processamento è alterato nei soggetti ADHD.
Studi ulteriori su campioni di soggetti di numerosità più ampia saranno necessari per poter confermare una maggiore vulnerabilità di funzioni processate a livello della corteccia parietale nei soggetti ADHD.
Obiettivo di questo studio è stato quindi quello di esaminare il funzionamento di 14 bambini e adolescenti ADHD sia in un task di attenzione visiva sostenuta che in un task di percezione temporale e numerosità per capire eventuali correlazioni tra queste tre dimensioni confrontandoli con un gruppo di soggetti di controllo di pari età e sesso. In tutti i soggetti sono state somministrate anche una scala cognitiva (WISC IV) e la Batteria per la discalculia evolutiva (BDE-2).
I risultati di questo studio pilota sembrano mostrare la presenza, nei soggetti ADHD, di un peggior funzionamento, rispetto ai bambini con sviluppo tipico di pari età, in tutte e tre le aree indagate. In particolare, abbiamo trovato un deficit statisticamente significativo rispetto ai controlli della percezione di intervalli temporali (di durata sia inferiore che superiore al secondo) come già precedentemente descritto in letteratura, ma il risultato sicuramente più importante è la forte correlazione la percezione temporale e la numerosità e il fatto che le funzioni deficitarie non correlino con l’attenzione, e quindi non sembrino essere spiegate solo dal deficit attentivo. Questi dati ci consentono di ipotizzare la persenza di una maggiore vulnerabilità delle funzioni elaborate a livello parietale (dorsale) nei bambini e adolescenti affetti da ADHD e la probabile sovrapposizione tra l’area deputata al processamento del tempo e della numerosità.
Il maggiore limite di questo lavoro è dato dal piccolo numero di bambini arruolati, anche se il deficit presente nella percezione temporale è statisticamente molto solido e quindi sembra potere rappresentare che tale processamento è alterato nei soggetti ADHD.
Studi ulteriori su campioni di soggetti di numerosità più ampia saranno necessari per poter confermare una maggiore vulnerabilità di funzioni processate a livello della corteccia parietale nei soggetti ADHD.
File
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