Tesi etd-06262013-123910 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SERPENTINO, ELENA
URN
etd-06262013-123910
Titolo
Impatto dell'Information Technology nelle aziende sanitarie. Caso Esaote S.p.A.: implementazione dei sistemi RIS PACS nell'Area Vasta Nord Ovest della Toscana.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MANAGEMENT & CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Giannini, Marco
Parole chiave
- aziende sanitarie
- ICT
- Intormation technology
- sistemi RIS-PACS
Data inizio appello
15/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2053
Riassunto
L’ambiente sanitario, a causa del tipo di attività urgenti e complesse che ogni giorno vengono svolte, è sicuramente un ambito in cui una gestione attenta ed “innovativa” delle risorse può portare notevoli miglioramenti, sia per il personale medico che per i fruitori, i pazienti. Tuttavia, particolarmente in questo settore, è assai difficile bilanciare e governare due leve opposte ma inseparabili: gestire da un lato la scarsa e incerta disponibilità di risorse (da cui la conseguente necessità del contenimento della spesa pubblica), e dall'altro gestire la continua trasformazione dello scenario epidemiologico e sociale di riferimento che ha modificato la struttura della domanda di prestazioni sanitarie e reso più complessa l’erogazione dei servizi. Come contenere quindi il consumo di risorse non sacrificando la qualità dei servizi erogati? Come gestire i flussi informativi nel modo più efficiente possibile?
È evidente che per perseguire tali obiettivi serve innanzitutto un intervento da parte del governo centrale e delle regioni per delineare le basi per l'integrazione dei processi amministrativi, organizzativi e clinici tra le diverse strutture sanitarie e l'avvio di reti regionali e interregionali sanitarie ,così come previsto nel Piano Nazionale Sanitarie (PSN) 2011-2013, che promuove la continuità delle cure (continuum of cure) e la centralità del cittadino/paziente, l'integrazione ospedale-territorio e la necessità di creare vere e proprie reti ospedaliere ( sia a livello regionale che interregionale).
Le aziende sanitarie hanno a loro disposizione hanno a loro disposizione una serie di leve strategiche che, se gestite e utilizzate a dovere, permettono loro di ottenere risultati sia in termini di vantaggio competitivo, che passa dal contenimento dei costi e dalla "fidelizzazione" del cittadino alla struttura sanitaria, sia in termini di miglioramento dei servizi erogati.
Un fattore strategico trasversale all’intera organizzazione sanitaria è sicuramente rappresentato dalla gestione dei flussi informativi, ovvero l’ Information and Communication Technology (ICT), in sanità definita anche con il termine di E-he@lt, un modello basato sulle strutture e sugli strumenti che permettono la condivisione di informazioni strutturate tra operatori sanitari e l’integrazione di informazioni cliniche, organizzative e amministrative. Una definizione molto lineare, a mio parere condivisibile, proposta da Rossi Mori (2005) può chiarire l'oggetto analisi di questa discussione:
"La finalità di un sistema informativo in sanità è la gestione di informazioni utili alla misura ed alla valutazione dei processi gestionali e clinici al fine di ottimizzare le risorse impiegate nel conseguimento degli obiettivi istituzionali e ottimizzare le modalità di comunicazione. I flussi informativi forniscono l’insieme dei dati necessari per la conoscenza dell’assistenza sanitaria erogata e del consumo delle risorse, fornendo, al contempo, utili elementi per individuare eventuali criticità, al fine di intervenire tempestivamente con idonee misure correttive. Le informazioni che sono oggetto di trasferimento e condivisione tramite appositi flussi hanno rilevanza rispetto l’andamento gestionale sia relativamente all’aspetto economico finanziario che all’attività sanitaria resa."(Rossi Mori, 2005)
Oggetto di analisi di questa tesi è quello di mettere in evidenza come l’introduzione e l’evoluzione di ICT in un’organizzazione sanitaria comporti inevitabilmente un cambiamento sia nella struttura organizzativa che nella gestione e implementazione dei processi organizzativi strategici, è quindi indispensabile non procedere per tentativi ma è necessario attuare una strategia di pianificazione e programmazione per introdurre, gestire e monitorare le ICT.
Nel primo capitolo ho ritenuto importante introdurre brevemente la storia e l'evoluzione del nostro attuale Servizio Sanitario Nazionale delineandone lo sfondo legislativo su cui esso si fonda, la struttura organizzativa alla luce del processo di cambiamento degli ultimi decenni, la cosiddetta “aziendalizzazione” ed i processi organizzativi delle aziende sanitarie per definire così le cornici entro le quali nasce il nuovo fabbisogno informativo in sanità.
Il secondo capitolo rappresenta la base teorica di quello che poi sarà il seguito dell'elaborato; si concentra cioè sulla definizione di Information Technology ed Information and Comunication Technology, analizzando il loro impatto sull’ambiente sanitario, i vantaggi introdotti e le barriere da superare per la loro adozione. Vengono poi analizzate alcune delle tecnologie più utilizzate in sanità, ed il nuovo concetto di E-Health e di telemedicina, ovvero pratiche sanitarie che sfruttano fortemente le tecnologie della comunicazione per fornire servizi ed assistenza anche fuori dall’ambito ospedaliero.
Coniugando ICT e fabbisogno informativo nel terzo capitolo, partendo da una breve rassegna degli approcci teorici, ci si addentra nell’analisi dei sistemi informativi adottati nel settore sanitario, illustrandone alcuni come l’Hospital Resource Planning e l’Enterprise Resource Planning; l'HIS, il RIS e il PACS.
Il capitolo quattro delinea l'area di riferimento e di applicazione della mia analisi. Il mio lavoro di tesi, infatti, si è sviluppato in una realtà ben definita: la Regione Toscana ed in particolare ad un'area specifica interna: l' Area Vasta Nord Ovest analizzando nello specifico il sistema informativo radiologico e i suoi flussi di attività. All’interno dell’ambiente sanitario la gestione delle attività in ambito radiologico ha riscontato, negli ultimi anni, una notevole crescita con l’aumento della complessità operativa e conseguente necessità di adottare strumenti informatici, sempre più automatizzati, per facilitare la gestione ed aumentare l’efficienza.
A partire dal 2005 un importante progetto promosso dalla Regione ha interessato tutta la Toscana : il progetto IDIT (Informatizzazione della Diagnostica per Immagini in Toscana) il quale prevede una completa riorganizzazione e reingegnerizzazione delle radiologie attraverso l'introduzione, l'integrazione e lo sviluppo dei sistemi informativi RIS /PACS . I sistemi RIS hanno il compito di gestire il flusso di lavoro e i dati, mentre i sistemi PACS hanno il compito di provvedere all’acquisizione, visualizzazione e distribuzione delle immagini radiologiche sia ai fini della refertazione che dell’archiviazione.
L’introduzione dei sistemi RIS/PACS ha come obiettivo il passaggio da una radiologia “tradizionale”, basata su pellicole e documenti cartacei, ad una radiologia “digitale”, basata su filmless, paperless e CD, costituendo un profondo cambiamento in termini di organizzazione e di modalità di gestione dei processi operativi. Infatti l’organizzazione dei flussi e dei processi di lavoro subisce una notevole evoluzione in senso migliorativo, con netta riduzione degli steps e degli operatori necessari in ciascuna procedura diagnostica, dal momento dell’accettazione dell’esame sino all’atto finale della consegna del referto.
Tale reingegnerizzazione del processo radiologico porta ad un profondo rinnovamento della gestione dei servizi, con variazioni nelle modalità organizzative che, attraverso la gestione delle informazioni radiologiche con tecnologie informatiche, recano notevoli vantaggi. In estrema sintesi infatti l' informatizzazione dell’area clinico-amministrativa permette l’eliminazione del vecchio materiale cartaceo; il nuovo sistema deve rendere immediatamente disponibili le immagini prodotte, facilitandone l’accesso da tutti i reparti, studi medici, sale operatorie ed ambulatori, ottimizzando quindi la gestione del workflow clinico. In questo modo diminuisco tempi e costi degli esami, in considerazione del fatto che non ci sono più i tempi di sviluppo delle pellicole e le pellicole stesse. Aumenta la produttività del personale medico che, potendo sfruttare strumenti a supporto del proprio lavoro, potrà focalizzare maggiormente la propria attenzione sugli aspetti clinici e meno sugli aspetti gestionali (e.g. sulla refertazione e non sulle attività di gestione del referto stesso).
Tutto ciò permette di realizzare inoltre un dossier elettronico per ogni paziente con la possibilità, in sede di prestazione, di apprendere tutta la storia clinica riducendo enormemente la possibilità d’errore, avendo a disposizione maggior materiale consultivo.
Obiettivo di questa tesi è dunque
• evidenziare l'impatto che le nuove tecnologie mediche hanno apportato sia a livello di Area Vasta Nord Ovest che a livello Regionale;
• evidenziare quali livelli di integrazione organizzativa e interorganizzativa si sono raggiunti,
• quali criticità sono tutt'ora presenti e dunque quali possibili soluzioni;
• quali vantaggi e quali limiti ed in particolare se implementazione di un sistema integrato RIS-PACS ha apportato un vantaggio di costo.
È evidente che per perseguire tali obiettivi serve innanzitutto un intervento da parte del governo centrale e delle regioni per delineare le basi per l'integrazione dei processi amministrativi, organizzativi e clinici tra le diverse strutture sanitarie e l'avvio di reti regionali e interregionali sanitarie ,così come previsto nel Piano Nazionale Sanitarie (PSN) 2011-2013, che promuove la continuità delle cure (continuum of cure) e la centralità del cittadino/paziente, l'integrazione ospedale-territorio e la necessità di creare vere e proprie reti ospedaliere ( sia a livello regionale che interregionale).
Le aziende sanitarie hanno a loro disposizione hanno a loro disposizione una serie di leve strategiche che, se gestite e utilizzate a dovere, permettono loro di ottenere risultati sia in termini di vantaggio competitivo, che passa dal contenimento dei costi e dalla "fidelizzazione" del cittadino alla struttura sanitaria, sia in termini di miglioramento dei servizi erogati.
Un fattore strategico trasversale all’intera organizzazione sanitaria è sicuramente rappresentato dalla gestione dei flussi informativi, ovvero l’ Information and Communication Technology (ICT), in sanità definita anche con il termine di E-he@lt, un modello basato sulle strutture e sugli strumenti che permettono la condivisione di informazioni strutturate tra operatori sanitari e l’integrazione di informazioni cliniche, organizzative e amministrative. Una definizione molto lineare, a mio parere condivisibile, proposta da Rossi Mori (2005) può chiarire l'oggetto analisi di questa discussione:
"La finalità di un sistema informativo in sanità è la gestione di informazioni utili alla misura ed alla valutazione dei processi gestionali e clinici al fine di ottimizzare le risorse impiegate nel conseguimento degli obiettivi istituzionali e ottimizzare le modalità di comunicazione. I flussi informativi forniscono l’insieme dei dati necessari per la conoscenza dell’assistenza sanitaria erogata e del consumo delle risorse, fornendo, al contempo, utili elementi per individuare eventuali criticità, al fine di intervenire tempestivamente con idonee misure correttive. Le informazioni che sono oggetto di trasferimento e condivisione tramite appositi flussi hanno rilevanza rispetto l’andamento gestionale sia relativamente all’aspetto economico finanziario che all’attività sanitaria resa."(Rossi Mori, 2005)
Oggetto di analisi di questa tesi è quello di mettere in evidenza come l’introduzione e l’evoluzione di ICT in un’organizzazione sanitaria comporti inevitabilmente un cambiamento sia nella struttura organizzativa che nella gestione e implementazione dei processi organizzativi strategici, è quindi indispensabile non procedere per tentativi ma è necessario attuare una strategia di pianificazione e programmazione per introdurre, gestire e monitorare le ICT.
Nel primo capitolo ho ritenuto importante introdurre brevemente la storia e l'evoluzione del nostro attuale Servizio Sanitario Nazionale delineandone lo sfondo legislativo su cui esso si fonda, la struttura organizzativa alla luce del processo di cambiamento degli ultimi decenni, la cosiddetta “aziendalizzazione” ed i processi organizzativi delle aziende sanitarie per definire così le cornici entro le quali nasce il nuovo fabbisogno informativo in sanità.
Il secondo capitolo rappresenta la base teorica di quello che poi sarà il seguito dell'elaborato; si concentra cioè sulla definizione di Information Technology ed Information and Comunication Technology, analizzando il loro impatto sull’ambiente sanitario, i vantaggi introdotti e le barriere da superare per la loro adozione. Vengono poi analizzate alcune delle tecnologie più utilizzate in sanità, ed il nuovo concetto di E-Health e di telemedicina, ovvero pratiche sanitarie che sfruttano fortemente le tecnologie della comunicazione per fornire servizi ed assistenza anche fuori dall’ambito ospedaliero.
Coniugando ICT e fabbisogno informativo nel terzo capitolo, partendo da una breve rassegna degli approcci teorici, ci si addentra nell’analisi dei sistemi informativi adottati nel settore sanitario, illustrandone alcuni come l’Hospital Resource Planning e l’Enterprise Resource Planning; l'HIS, il RIS e il PACS.
Il capitolo quattro delinea l'area di riferimento e di applicazione della mia analisi. Il mio lavoro di tesi, infatti, si è sviluppato in una realtà ben definita: la Regione Toscana ed in particolare ad un'area specifica interna: l' Area Vasta Nord Ovest analizzando nello specifico il sistema informativo radiologico e i suoi flussi di attività. All’interno dell’ambiente sanitario la gestione delle attività in ambito radiologico ha riscontato, negli ultimi anni, una notevole crescita con l’aumento della complessità operativa e conseguente necessità di adottare strumenti informatici, sempre più automatizzati, per facilitare la gestione ed aumentare l’efficienza.
A partire dal 2005 un importante progetto promosso dalla Regione ha interessato tutta la Toscana : il progetto IDIT (Informatizzazione della Diagnostica per Immagini in Toscana) il quale prevede una completa riorganizzazione e reingegnerizzazione delle radiologie attraverso l'introduzione, l'integrazione e lo sviluppo dei sistemi informativi RIS /PACS . I sistemi RIS hanno il compito di gestire il flusso di lavoro e i dati, mentre i sistemi PACS hanno il compito di provvedere all’acquisizione, visualizzazione e distribuzione delle immagini radiologiche sia ai fini della refertazione che dell’archiviazione.
L’introduzione dei sistemi RIS/PACS ha come obiettivo il passaggio da una radiologia “tradizionale”, basata su pellicole e documenti cartacei, ad una radiologia “digitale”, basata su filmless, paperless e CD, costituendo un profondo cambiamento in termini di organizzazione e di modalità di gestione dei processi operativi. Infatti l’organizzazione dei flussi e dei processi di lavoro subisce una notevole evoluzione in senso migliorativo, con netta riduzione degli steps e degli operatori necessari in ciascuna procedura diagnostica, dal momento dell’accettazione dell’esame sino all’atto finale della consegna del referto.
Tale reingegnerizzazione del processo radiologico porta ad un profondo rinnovamento della gestione dei servizi, con variazioni nelle modalità organizzative che, attraverso la gestione delle informazioni radiologiche con tecnologie informatiche, recano notevoli vantaggi. In estrema sintesi infatti l' informatizzazione dell’area clinico-amministrativa permette l’eliminazione del vecchio materiale cartaceo; il nuovo sistema deve rendere immediatamente disponibili le immagini prodotte, facilitandone l’accesso da tutti i reparti, studi medici, sale operatorie ed ambulatori, ottimizzando quindi la gestione del workflow clinico. In questo modo diminuisco tempi e costi degli esami, in considerazione del fatto che non ci sono più i tempi di sviluppo delle pellicole e le pellicole stesse. Aumenta la produttività del personale medico che, potendo sfruttare strumenti a supporto del proprio lavoro, potrà focalizzare maggiormente la propria attenzione sugli aspetti clinici e meno sugli aspetti gestionali (e.g. sulla refertazione e non sulle attività di gestione del referto stesso).
Tutto ciò permette di realizzare inoltre un dossier elettronico per ogni paziente con la possibilità, in sede di prestazione, di apprendere tutta la storia clinica riducendo enormemente la possibilità d’errore, avendo a disposizione maggior materiale consultivo.
Obiettivo di questa tesi è dunque
• evidenziare l'impatto che le nuove tecnologie mediche hanno apportato sia a livello di Area Vasta Nord Ovest che a livello Regionale;
• evidenziare quali livelli di integrazione organizzativa e interorganizzativa si sono raggiunti,
• quali criticità sono tutt'ora presenti e dunque quali possibili soluzioni;
• quali vantaggi e quali limiti ed in particolare se implementazione di un sistema integrato RIS-PACS ha apportato un vantaggio di costo.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |