Tesi etd-06252021-170037 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DI GENNARO, FRANCESCA
URN
etd-06252021-170037
Titolo
ARCHITETTURA TROGLODITA: UN MODELLO EFFICIENTE DI ABITARE IL TERRITORIO, STUDIO TIPOLOGICO E COSTRUTTIVO NELL'EVOLUZIONE DELL'ARCHITETTURA SCAVATA.
ANALISI DEL VALORE E STRATEGIE PROGETTUALI AL SUPPORTO DEL RECUPERO DEL COMPLESSO DI CASE GROTTE DEL QUARTIERE "LA HERRADURA". MUNICIPIO DI HUESCAR, GRANADA,SPAGNA
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Arch. Santi, Giovanni
correlatore Ing. Braccini, Serena
correlatore Ing. Braccini, Serena
Parole chiave
- Architettura bioclimatica
- Architettura Troglodita
- Casa-cueva
- Innovazione
- Ipogeo
- Nascosto
- Sotterraneo
- Tradizione
Data inizio appello
22/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/07/2091
Riassunto
L'architettura sotterranea ha riparato e protetto l'uomo fin da tempi remoti, evolvendosi tipologicamente con il passare del tempo e resistendo fino ai giorni nostri. L'attuale necessità di concentrarsi su proposte bioclimatiche a basso costo rende indispensabile lo studio di questa architettura più primitiva poiché, oltre a far parte dell'esperienza collettiva dell'abitare umano, è un riferimento in termini di utilizzo dei vincoli naturali attraverso proposte semplici che beneficiano dell'inerzia termica del terreno.
L'obiettivo di questa tesi è di identificare, analizzare ed evidenziare l'evoluzione tipologica dell'abitazione scavata in tutto il mondo e il suo adattamento, in ogni caso, alla geografia regionale sia come soluzione architettonica individuale che come sistema di raggruppamento urbano.
La ricerca si specifica nello studio dettagliato degli insediamenti di case-grotta esistenti oggi nel quartiere "la herradura", nel municipio di Huescar, a Granada (Spagna) mostrando, in primo luogo, i lati positivi della soluzione sotterranea come spazio abitabile attraverso un'analisi dell'origine, delle condizioni storiche e delle tipologie di queste abitazioni scavate; e, in secondo luogo, mostrando i problemi derivati dall'influenza del terreno dove si trovano attraverso uno studio sulle condizioni di qualità ambientale degli spazi scavati.
La ricerca si concentra sullo studio dell'habitat sotterraneo attraverso il tempo: un'abitazione scavata che nasce come la forma più elementare di riparo e che, nel corso dello sviluppo edilizio, ha costituito una tipologia ampiamente utilizzata dall'uomo primitivo fino ai giorni nostri.
In questo modo, si presenta come una parte sostanziale del repertorio dell'architettura tradizionale e mostra come l'habitat sotterraneo costituisca una proposta peculiare che, essendo diversa dal resto delle tipologie popolari, ha potuto evolversi nel tempo per adattarsi a specifiche esigenze storiche o sociali, sopravvivendo anche oggi come valida soluzione abitativa.
Al fine di recuperare l'importanza che queste architetture hanno perso rispetto al resto del patrimonio culturale costruito, la prima parte di questa tesi documenta la ricchezza di queste abitazioni, riconoscendo la sua tradizione come fatto sociale, il suo uso come tipologia abitativa e la sua tecnica costruttiva di scavo. Un lavoro realizzato nell’ottica della percezione dell'architettura popolare che, in base alle sue caratteristiche socio-economiche o geografiche, mira a valorizzare e recuperare questo modo unico di intendere il territorio, l'abitare o addirittura la vita, attraverso la generazione di case sotterranee.
Si propone un'analisi globale delle abitazioni tradizionali scavate, considerando assolutamente necessario un approccio alla realtà sotterranea da una prospettiva globale e regionale per poi passare ad analizzare più nel dettaglio il caso studio di Huescar.
Questa architettura di carattere semplice è ancora oggi interessante, fondamentalmente per i suoi benefici climatici, la sua mimesi con l'ambiente e la sua tradizione sociale; tuttavia, ha anche alcuni svantaggi come quelli legati a problemi di subsidenza, possibile umidità, difficoltà di ventilazione o mancanza di illuminazione naturale.
All'interno del vasto mondo dell'architettura popolare, non c'è dubbio che la casa scavata è un fenomeno di indubbio interesse per lo studio anche se è vero che, in molti casi, è stata una tipologia dimenticata o addirittura sottovalutata.
Fino a qualche decennio fa, la costruzione tradizionale era ancora applicabile a molti nuovi edifici; negli ultimi anni, dopo il grande sviluppo tecnologico del ventesimo secolo, si è insistito sull'uso di sofisticati approcci bioclimatici per il condizionamento termico non trovando soluzioni efficaci all'eccessivo input energetico richiesto per condizionare molti progetti attuali.
Pertanto, sembra interessante studiare le caratteristiche formali e materiali di queste semplici tipologie abitative, che non hanno bisogno di un apporto energetico extra per il loro condizionamento interno, al fine di ottenere soluzioni applicabili ai progetti attuali senza trascurare i progressi tecnici del tempo in cui ci troviamo.
L'obiettivo di questa tesi è di identificare, analizzare ed evidenziare l'evoluzione tipologica dell'abitazione scavata in tutto il mondo e il suo adattamento, in ogni caso, alla geografia regionale sia come soluzione architettonica individuale che come sistema di raggruppamento urbano.
La ricerca si specifica nello studio dettagliato degli insediamenti di case-grotta esistenti oggi nel quartiere "la herradura", nel municipio di Huescar, a Granada (Spagna) mostrando, in primo luogo, i lati positivi della soluzione sotterranea come spazio abitabile attraverso un'analisi dell'origine, delle condizioni storiche e delle tipologie di queste abitazioni scavate; e, in secondo luogo, mostrando i problemi derivati dall'influenza del terreno dove si trovano attraverso uno studio sulle condizioni di qualità ambientale degli spazi scavati.
La ricerca si concentra sullo studio dell'habitat sotterraneo attraverso il tempo: un'abitazione scavata che nasce come la forma più elementare di riparo e che, nel corso dello sviluppo edilizio, ha costituito una tipologia ampiamente utilizzata dall'uomo primitivo fino ai giorni nostri.
In questo modo, si presenta come una parte sostanziale del repertorio dell'architettura tradizionale e mostra come l'habitat sotterraneo costituisca una proposta peculiare che, essendo diversa dal resto delle tipologie popolari, ha potuto evolversi nel tempo per adattarsi a specifiche esigenze storiche o sociali, sopravvivendo anche oggi come valida soluzione abitativa.
Al fine di recuperare l'importanza che queste architetture hanno perso rispetto al resto del patrimonio culturale costruito, la prima parte di questa tesi documenta la ricchezza di queste abitazioni, riconoscendo la sua tradizione come fatto sociale, il suo uso come tipologia abitativa e la sua tecnica costruttiva di scavo. Un lavoro realizzato nell’ottica della percezione dell'architettura popolare che, in base alle sue caratteristiche socio-economiche o geografiche, mira a valorizzare e recuperare questo modo unico di intendere il territorio, l'abitare o addirittura la vita, attraverso la generazione di case sotterranee.
Si propone un'analisi globale delle abitazioni tradizionali scavate, considerando assolutamente necessario un approccio alla realtà sotterranea da una prospettiva globale e regionale per poi passare ad analizzare più nel dettaglio il caso studio di Huescar.
Questa architettura di carattere semplice è ancora oggi interessante, fondamentalmente per i suoi benefici climatici, la sua mimesi con l'ambiente e la sua tradizione sociale; tuttavia, ha anche alcuni svantaggi come quelli legati a problemi di subsidenza, possibile umidità, difficoltà di ventilazione o mancanza di illuminazione naturale.
All'interno del vasto mondo dell'architettura popolare, non c'è dubbio che la casa scavata è un fenomeno di indubbio interesse per lo studio anche se è vero che, in molti casi, è stata una tipologia dimenticata o addirittura sottovalutata.
Fino a qualche decennio fa, la costruzione tradizionale era ancora applicabile a molti nuovi edifici; negli ultimi anni, dopo il grande sviluppo tecnologico del ventesimo secolo, si è insistito sull'uso di sofisticati approcci bioclimatici per il condizionamento termico non trovando soluzioni efficaci all'eccessivo input energetico richiesto per condizionare molti progetti attuali.
Pertanto, sembra interessante studiare le caratteristiche formali e materiali di queste semplici tipologie abitative, che non hanno bisogno di un apporto energetico extra per il loro condizionamento interno, al fine di ottenere soluzioni applicabili ai progetti attuali senza trascurare i progressi tecnici del tempo in cui ci troviamo.
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