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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06252019-122928


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
PANSINI, ROSSELLA
URN
etd-06252019-122928
Titolo
Le aree pubbliche e monumentali africane in età romana. Il foro di Sala (Chellah/Rabat, Marocco)
Settore scientifico disciplinare
L-ANT/07
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA' E ARCHEOLOGIA
Relatori
tutor Prof. Papi, Emanuele
Parole chiave
  • Mauretania Tingitana
  • archeologia dell'architettura
  • archeologia della costruzione
  • modellazione 3D
  • building archaeology
  • archaeology of construction
  • 3D modelling
Data inizio appello
04/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/07/2089
Riassunto
La ricerca sul centro monumentale di Sala (Mauretania Tingitana) si pone l’obiettivo di contribuire alla conoscenza della città antica tramite l’analisi degli edifici che lo formano, per offrire un quadro della sua evoluzione costruttiva e urbanistica e metterla a confronto con quella di altri centri monumentali del territorio nordafricano in età romana.
La città di Sala si trova a circa 3,5 km dall’estuario del fiume Bou Regreg, nei pressi della città di Rabat, in Marocco. La città è stata scavata negli anni ’30 e tra il 1959 e il 1987 da équipes di ricerca francesi, le cui attività hanno riportato alla luce tutto ciò che è oggi visibile. Gli scavi francesi non sono stati corredati da pubblicazioni esaustive su stratigrafie e ritrovamenti, e su di essi, oggi, abbiamo notizie incomplete, spesso riguardanti solo ben determinate tipologie di reperti. Data la mancanza di dati precisi su stratigrafie e materiali, si è deciso di tentare un’interpretazione tramite gli strumenti offerti dall’Archeologia dell’Architettura e l’Archeologia della Costruzione per tracciare un quadro dell’evoluzione costruttiva delle strutture e di quella urbanistica del quartiere. Gli edifici sono stati analizzati nei loro rapporti stratigrafici per delinearne l’evoluzione e le peculiarità costruttive, che costituiscono la base per la loro ricostruzione tridimensionale.
La metodologia d’indagine è basata sulla combinazione dei dati desunti dalle pubblicazioni, dagli archivi e dall’analisi sul campo, comprendente il rilievo topografico e fotogrammetrico tridimensionale e l’analisi stratigrafica delle strutture. I dati raccolti sono stati immagazzinati ed interrogati grazie alla creazione di una base di dati collegata ad un Sistema Informativo Geografico. I nuovi dati derivanti dall’analisi sul campo sono stati combinati a quelli desumibili dalle pubblicazioni e, in alcuni casi, anche da documenti fotografici inediti realizzati dagli scavatori.
Per ciascun edificio del centro monumentale si offre una descrizione delle evidenze e delle attività archeologiche precedenti, combinata ai nuovi dati desunti dall’analisi sul campo, che ne delineano la storia costruttiva. A partire dai dati raccolti sul campo si propone anche l’analisi del progetto costruttivo, che ha rivelato la commistione di due unità di misura, il pes monetalis romano e il cubitus structorius punico, utilizzati rispettivamente per la realizzazione del progetto architettonico e per la realizzazione dei blocchi in pietra. Per gli edifici meglio conservati si propongono anche una o più ipotesi ricostruttive bi e tridimensionali.
I dati raccolti sono stati anche utilizzati per descrivere l’evoluzione urbanistica del quartiere nelle varie fasi della sua occupazione, con particolare attenzione alle trasformazioni avvenute in età romana, durante la quale il centro subisce profonde modifiche mirate alla sua monumentalizzazione.
Si analizza, infine, la situazione urbanistica del centro monumentale nel II secolo d.C., confrontandola con altre realtà del territorio africano. Sulla base delle caratteristiche dell’area e della sua organizzazione urbanistica si propone per essa una nuova interpretazione, che la vede come un sistema integrato di spazi pubblici attorno ai quali si sviluppavano la vita civile e religiosa della città.

The research on the monumental centre of Sala (Mauretania Tingitana) aims to contribute to the knowledge of such ancient city through the analysis of its buildings Therefore it offers a picture of its constructive and urban evolution, providing a comparison with the other monumental centres of the North African territory in Roman times.
The city of Sala is located about 3.5 km from the estuary of the Bou Regreg River, near the city of Rabat, Morocco. This city was excavated in the 1930s, and between 1959 and 1987 by French excavation teams, whose activities brought to light everything that is visible today. This excavations did not provide exhaustive publications on stratigraphies, therefore only incomplete information focused mainly on restricted finding typologies are nowadays available. Due to this lack of information, stratigraphies were interpreted with the help of Archaeology of Architecture and the Archaeology of Construction, drawing a picture of the constructive evolution of the structures and the urban evolution of the area. The buildings have been analysed in their stratigraphic relationships to outline their evolution and construction peculiarities, constituting the basis for their 3D reconstruction.
The investigation methodology is based on the combination of data from publications, archives, and field analysis, including topographic and 3D photogrammetric survey, and the stratigraphic analysis of structures. A database connected to a Geographic Information System was created to query the collected data. The new data from the field analysis were combined with those from the publications and, in some cases, also from unpublished photographs made by the excavators.
For each building in the monumental centre, I provide a description of the previous archaeological evidences and activities together with new data from field analysis, which outlines its construction history. On the basis of the data collected in the field, I also propose the analysis of the construction project. This revealed the mixture of two units of measurement, the Roman pes monetalis and the Punic cubitus structorius, used respectively for the realization of the architectural project and of the stone blocks. Moreover I propose one or more 2D and 3D reconstructive hypotheses for the best preserved buildings.
The collected data was also used to describe the urban evolution of the district during the various phases of its occupation, focusing on the transformations occurred in the Roman era, when the centre underwent profound changes aimed to its monumentalisation.
Finally, I analyse the urban situation of the monumental centre in the 2nd century A.D., comparing it with the other realities in the African territory. On the basis of the characteristics of the area and its urban organization, I propose a new interpretation of it as an integrated system of public spaces around which the civil and religious life of the city developed.
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