Tesi etd-06252018-213942 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAGNI, LORENZO
URN
etd-06252018-213942
Titolo
Il food environment ed il ruolo nella scelta del consumatore
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Brunori, Gianluca
correlatore Prof.ssa Venturi, Francesca
correlatore Prof.ssa Venturi, Francesca
Parole chiave
- ambiente economico
- ambiente fisico
- ambiente sanitario
- ambiente simbolico-psicologico
- Consumi
- criteri di scelta del consumatore
- food environment
- nudge
- policy
- questionario
Data inizio appello
16/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/07/2088
Riassunto
La tesi in questione si propone di capire qual è il ruolo del food environment nei criteri di scelta del consumatore.
Innanzi tutto è stata fatta una disamina iniziale sul consumo, spiegando che cos’è, quali sono le categorie di consumo e le relative definizioni.
Successivamente la disamina tratta della figura del consumatore, soprattutto dal punto di vista legale e dei comportamenti che esso può avere in relazione al consumo.
Viene poi data un’ampia spiegazione di che cosa sia il food environment, cominciando dal quadro storico di riferimento, passando dai sistemi alimentari e citando le varie definizioni che vengono date in letteratura del food environment dai vari studiosi.
Compiuta questa rassegna sono stati esaminati i trend che sta assumendo e che ha assunto nel tempo il food environment, soprattutto in merito alla produzione di specie ad alto reddito, ma poco sane per la dieta.
Difatti, negli ultimi anni sono stati spesi molti soldi per cerca di far accettare il cibo meno sano, da parte delle grandi industrie, mentre invece i governi stanno utilizzando i fondi per il motivo inverso.
In questa sezione vengono anche introdotti i metodi di quantificazione statistica geospaziale, che permettono una disamina completa del food environment.
È stato inoltre visto che in luoghi dove è presente in maniera minore frutta e verdura fresca o non è a buon mercato, le diete risultano essere meno sane rispetto a coloro che hanno una più vasta scelta di prodotti ed un minor costo.
La tesi continua andando ad analizzare quali sono i 4 ambienti del food environment e quindi del consumo, ossia: l’ambiente economico, l’ambiente fisico, l’ambiente sanitario e l’ambiente simbolico-psicologico.
L’ambiente economico descrive come il consumatore faccia le sue scelte dal punto di vista della disciplina economica. Vengono esplicati l’approccio neoclassico e le teorie di Lancaster.
Ad esempio di quanto detto, viene portato uno studio sui criteri di scelta di un supermercato in UK.
La descrizione prosegue con l’ambiente fisico, che spiega come la posizione di una residenza rispetto ai negozi, ristoranti o supermercati che vendono alimenti, e viceversa, sia una condizione che influenza in modo netto le scelte di coloro che devono acquistare o consumare cibo.
A sostegno di ciò vengono portati studi sull’incidenza dei fast food vicino alle scuole e l’obesità crescente negli USA, e la disponibilità di frutta e verdura fresca in un quartiere di New Orleans in relazione all’assunzione nelle stesse delle famiglie.
Il terzo ambiente analizzato è quello sanitario, dove viene definita l’obesità e quali sono state alcune delle policy adottate nel mondo per cercare di ridurla.
Infine, l’ultimo ambiente è quello simbolico-psicologico che descrive come mai compiamo un determinato acquisto e quali sono le fasi mentali che portano ad esso.
Ogni fase è minuziosamente descritta in modo da far comprendere i come le fasi influiscano sull’acquisto.
In questa sezione vengono anche esaminati i tipi di comportamento d’acquisto assumibili dai consumatori ed i fattori esterni ed interni che influiscono su di esso.
La prima parte termina con una descrizione delle policy attuate nel mondo per cercare di migliorare i food environment e di che cosa è il “nudge”, ossia spingere le persone a cercare di fare ciò che giusto, tramite politiche corrette.
Viene portato ad esempio la policy attuata per influenzare i food environment attraverso la produzione di cibi diversificati, di modo da poter garantire una dieta più sana a più persone.
La seconda parte inizia con una premessa generale dove si spiega che l’obiettivo della tesi, sarà la redazione e stesura di un questionario che identifichi le abitudini del consumatore e quindi di conseguenza anche il food environment che lo circonda.
Tutto ciò sarà possibile grazie ai dati derivanti dal questionario e una geolocalizzazione dei vari negozi, ristoranti e supermercati presenti sul territorio di riferimento.
A seguire viene fatta una revisione di quelli che sono stati i consumi negli ultimi due anni (2017 e 2018), di modo da poter confrontare i risultati derivanti dal questionario con i consumi su scala nazionale.
Per quanto riguarda il questionario, sono state riportate le regole che sono state seguite per compilarlo, seguendo quanto scritto in letteratura.
L’elaborato termina con la presentazione del questionario, il quale è stato testato solo in fase alfa, con alcune interviste mirate a rendere le domande il più chiaro possibili all’intervistato e congruenti con l’obiettivo di ricerca.
Questo strumento potrà essere utilizzato in un secondo momento per cercare di identificare i food environment su scala regionale, provinciale o comunale, e studiare, proporre ed attuare politiche che vadano a migliorare quegli ambienti che risultano essere malsani per carenze strutturali o errori istituzionali.
Innanzi tutto è stata fatta una disamina iniziale sul consumo, spiegando che cos’è, quali sono le categorie di consumo e le relative definizioni.
Successivamente la disamina tratta della figura del consumatore, soprattutto dal punto di vista legale e dei comportamenti che esso può avere in relazione al consumo.
Viene poi data un’ampia spiegazione di che cosa sia il food environment, cominciando dal quadro storico di riferimento, passando dai sistemi alimentari e citando le varie definizioni che vengono date in letteratura del food environment dai vari studiosi.
Compiuta questa rassegna sono stati esaminati i trend che sta assumendo e che ha assunto nel tempo il food environment, soprattutto in merito alla produzione di specie ad alto reddito, ma poco sane per la dieta.
Difatti, negli ultimi anni sono stati spesi molti soldi per cerca di far accettare il cibo meno sano, da parte delle grandi industrie, mentre invece i governi stanno utilizzando i fondi per il motivo inverso.
In questa sezione vengono anche introdotti i metodi di quantificazione statistica geospaziale, che permettono una disamina completa del food environment.
È stato inoltre visto che in luoghi dove è presente in maniera minore frutta e verdura fresca o non è a buon mercato, le diete risultano essere meno sane rispetto a coloro che hanno una più vasta scelta di prodotti ed un minor costo.
La tesi continua andando ad analizzare quali sono i 4 ambienti del food environment e quindi del consumo, ossia: l’ambiente economico, l’ambiente fisico, l’ambiente sanitario e l’ambiente simbolico-psicologico.
L’ambiente economico descrive come il consumatore faccia le sue scelte dal punto di vista della disciplina economica. Vengono esplicati l’approccio neoclassico e le teorie di Lancaster.
Ad esempio di quanto detto, viene portato uno studio sui criteri di scelta di un supermercato in UK.
La descrizione prosegue con l’ambiente fisico, che spiega come la posizione di una residenza rispetto ai negozi, ristoranti o supermercati che vendono alimenti, e viceversa, sia una condizione che influenza in modo netto le scelte di coloro che devono acquistare o consumare cibo.
A sostegno di ciò vengono portati studi sull’incidenza dei fast food vicino alle scuole e l’obesità crescente negli USA, e la disponibilità di frutta e verdura fresca in un quartiere di New Orleans in relazione all’assunzione nelle stesse delle famiglie.
Il terzo ambiente analizzato è quello sanitario, dove viene definita l’obesità e quali sono state alcune delle policy adottate nel mondo per cercare di ridurla.
Infine, l’ultimo ambiente è quello simbolico-psicologico che descrive come mai compiamo un determinato acquisto e quali sono le fasi mentali che portano ad esso.
Ogni fase è minuziosamente descritta in modo da far comprendere i come le fasi influiscano sull’acquisto.
In questa sezione vengono anche esaminati i tipi di comportamento d’acquisto assumibili dai consumatori ed i fattori esterni ed interni che influiscono su di esso.
La prima parte termina con una descrizione delle policy attuate nel mondo per cercare di migliorare i food environment e di che cosa è il “nudge”, ossia spingere le persone a cercare di fare ciò che giusto, tramite politiche corrette.
Viene portato ad esempio la policy attuata per influenzare i food environment attraverso la produzione di cibi diversificati, di modo da poter garantire una dieta più sana a più persone.
La seconda parte inizia con una premessa generale dove si spiega che l’obiettivo della tesi, sarà la redazione e stesura di un questionario che identifichi le abitudini del consumatore e quindi di conseguenza anche il food environment che lo circonda.
Tutto ciò sarà possibile grazie ai dati derivanti dal questionario e una geolocalizzazione dei vari negozi, ristoranti e supermercati presenti sul territorio di riferimento.
A seguire viene fatta una revisione di quelli che sono stati i consumi negli ultimi due anni (2017 e 2018), di modo da poter confrontare i risultati derivanti dal questionario con i consumi su scala nazionale.
Per quanto riguarda il questionario, sono state riportate le regole che sono state seguite per compilarlo, seguendo quanto scritto in letteratura.
L’elaborato termina con la presentazione del questionario, il quale è stato testato solo in fase alfa, con alcune interviste mirate a rendere le domande il più chiaro possibili all’intervistato e congruenti con l’obiettivo di ricerca.
Questo strumento potrà essere utilizzato in un secondo momento per cercare di identificare i food environment su scala regionale, provinciale o comunale, e studiare, proporre ed attuare politiche che vadano a migliorare quegli ambienti che risultano essere malsani per carenze strutturali o errori istituzionali.
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