Tesi etd-06252018-164017 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
BERTELLONI, GIACOMO
URN
etd-06252018-164017
Titolo
Infezione da virus dell'epatite E nel coniglio selvatico
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Poli, Alessandro
correlatore Dott. Mazzei, Maurizio
controrelatore Prof. Cantile, Carlo
correlatore Dott. Mazzei, Maurizio
controrelatore Prof. Cantile, Carlo
Parole chiave
- coniglio
- HEV
- rHEV
- virus dell'epatite E
- zoonosi
Data inizio appello
13/07/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
In conigli allevati in Cina è stato recentemente isolato un nuovo ceppo di HEV e successivamente ulteriori ceppi sono stati identificati nel coniglio, in diverse aree nel mondo. Viste le forti somiglianze con il genotipo 3 di HEV, i ceppi isolati dal coniglio (rHEV) sono stati assegnati a questo genotipo. rHEV è risultato in grado di infettare primati non-umani e l’uomo, dimostrando un potere zoonotico. Allo scopo di indagare la diffusione di rHEV nella popolazione di conigli selvatici presenti in Italia, sono stati esaminati campioni di sangue, feci e fegato prelevati da 35 conigli (classificati sulla base dell’età e del genere) abbattuti nelle stagioni venatorie 2014-15 e 2017-18, nella provincia di Pisa. Trenta sieri sono risultati idonei per le indagini sierologiche e sottoposti ad un test ELISA indiretto, mentre i campioni di feci e di tessuto epatico dei 35 conigli sono stati analizzati utilizzando una nested PCR. Porzioni di fegato prelevate da questi soggetti sono state impiegate per effettuare indagini istopatologiche e di immunoistochimica, finalizzate a caratterizzare le alterazioni epatiche associate all’infezione virale. Quattordici/30 campioni di sieri (46,7%) sono risultati positivi per la presenza di anticorpi anti-HEV, mentre quattro/35 campioni di feci e tessuto epatico (11%) sono risultati positivi per la presenza di RNA virale, con un prodotto di amplificazione atteso di 347bp. Una più alta siero-prevalenza è stata rilevata nei conigli abbattuti nella stagione venatoria 2014-15 rispetto a quelli della stagione 2017/2018: tra i soggetti abbattuti nella prima stagione venatoria sono stati trovati i quattro conigli RNA-positivi. Due conigli sono risultati infetti da ceppi correlati con rHEV e due da ceppi del genotipo 3 vicini a quelli isolati nel cinghiale. Nei conigli infetti dai ceppi di rHEV le lesioni epatiche erano caratterizzate dalla presenza di megalocitosi e aree multifocali di necrosi con distribuzione pericentrolobulare, mentre nei soggetti infetti dai ceppi correlati al genotipo 3 del cinghiale le lesioni, di minore gravità, erano localizzate prevalentemente in sede periduttale e nelle aree periportali. In entrambi i casi gli infiltrati infiammatori erano prevalentemente costituiti da linfociti CD3-positivi e da un ridotto numero di cellule macrofagiche. Tutti i campioni di fegato prelevati dai conigli RNA HEV-positivi sono risultati positivi per la presenza di antigene virale nelle aree interessate dalle lesioni infiammatorie e degenerative. I risultati delle nostre indagini dimostrano come l’infezione da HEV sia presente nella popolazione di conigli selvatici presente in Italia e la possibilità che questa specie possa essere infetta da rHEV e dai genotipi di tipo 3 vicini al cinghiale. Questo conferma il potenziale ruolo zoonotico di questa specie selvatica. Ulteriori indagini sono necessarie per chiarire le vie di trasmissione del virus da questa specie all’uomo.
File
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Tesi__HE...07_18.pdf | 23.85 Mb |
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