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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06252016-122651


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BRIGHINDI, SARA
URN
etd-06252016-122651
Titolo
Asma bronchiale eosinofilica e Granulomatosi Eosinofila con PoliAngite (EGPA): nuovi approcci nella diagnostica differenziale.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Paggiaro, Pierluigi
Parole chiave
  • asma bronchiale eosinofila (AGE)
  • asma grave
  • diagnosi differenziale
  • Granulomatosi Eosinofila con PoliAngite (EGPA)
Data inizio appello
19/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Background: L’asma bronchiale eosinofila (AGE) è una manifestazione patognomonica della Granulomatosi Eosinofila con PoliAngite (EGPA) ma non sono stati individuati fattori predittivi del rischio di sviluppare EGPA
Obiettivo: identificare differenze/similitudini cliniche e biologiche fra pazienti con AGE ed EGPA che possano orientare la diagnosi precoce dell’EGPA.
Metodi: Sono stati arruolati 49 pazienti con AGE e 30 con EGPA. Sono stati raccolti: dati clinico-anamnestici, radiologici, spirometrici e misurati i seguenti biomarcatori: eosinofili, ECP, IL5, IL4, IgE totali, IgG4 ed ANCA su sangue periferico; dosaggio di periostina, IL8 e GMCSF su espettorato bronchiale, citologia cellulare su espettorato e striscio nasale.
Risultati: Il dato anamnestico degli eosinofili era significativamente superiore nei pazienti con EGPA mentre gli eosinofili ematici attuali e l’ECP erano superiori nei pazienti AGE (p<0,001 e p<0,016 rispettivamente).
Nei pazienti EGPA i valori di GMCSF risultavano significativamente superiori (p<0,043), così come la prevalenza di infiltrati polmonari (p<0,0001).
Nei pazienti con EGPA il GMCSF correlava con ECP (p<0,005) mentre nei pazienti AGE identificava soggetti con maggiore eosinofilia ematica (p<0,01), maggiore incidenza di infiltrati polmonari (p<0,003) e danno del sistema nervoso periferico (p<0,05).
Conclusioni: la combinazione di specifici biomarcatori su espettorato e sangue periferico con i dati clinico/funzionali potrebbe favorire la diagnosi precoce di EGPA.
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