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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06252008-115147


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LUPI, LISA
URN
etd-06252008-115147
Titolo
Contributo alla conoscenza della biologia riproduttiva di Scyliorhinus canicula (Linnaeus, 1758 Ordine Carcharhiniformes , Famiglia Scyliorhinidae) del mare toscano.
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
Relatore Prof. Castelli, Alberto
Relatore Dott. Serena, Fabrizio
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
21/07/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
21/07/2048
Riassunto
L’obiettivo principale della tesi è quello di approfondire le varie fasi del ciclo riproduttivo di Scyliorhinus canicula. Questo studio si propone inoltre di fornire una scala di maturità convalidata da osservazioni istologiche e che potrà essere utilizzata per l’assegnazione degli stadi di maturità di questa specie.
S. canicula appartiene all’ordine Carcharhiniformes, famiglia Scyliorhinidae, ha corpo e testa depressi, piccoli e slanciati. Le pliche nasali unite al centro e lunghe fino alla bocca coprono i solchi nasali larghi e poco profondi. Per quanto riguarda le pinne, la prima dorsale ha origine dietro l’inserimento delle pelviche e la seconda si trova oltre l’anale, la loro distanza interdorsale è poco superiore alla base dell’anale, hanno apice arrotondato e margine posteriore dritto. Stessa forma hanno le pinne pettorali, mentre le pelviche sono triangolari, lunghe e strette. La pinna caudale è corta, asimmetrica ed ha il lobo inferiore poco sviluppato. La pelle, provvista di piccoli dentelli dermici, è molto ruvida. Questa specie può raggiungere una lunghezza massima di 90 centimetri, ma più comunemente si osservano individui fra i 20 ed i 50 centimetri. S. canicula di base ha un colore bruno chiaro con macchie scure o bianche sul dorso, le pinne ed i fianchi, mentre il ventre è chiaro. È una specie ovipara e depone sul fondo caratteristiche capsule ovigere, attaccandole tramite dei filamenti a piante alghe o a substrati duri. Il gattuccio vive sulle piattaforme continentali e nella parte superiore delle scarpate, su fondali sabbiosi, ghiaiosi, fangosi o corallini, dalla superficie fino ad una profondità di 550 metri. Solitamente i giovani frequentano fondali intorno a 200 m, con la crescita si spostano verso profondità minori in cerca di alimento. Gli adulti, raggiunto la maturità sessuale, si spostano nelle aree di accoppiamento che ancora non sono state ben individuate. Si cibano solitamente di molluschi, crostacei bentonici, policheti e piccoli pesci. Come molti altri elasmobranchi è particolarmente vulnerabile alla pressione di pesca, dato che adotta una strategia riproduttiva di tipo K, caratterizzata da ridotta fecondità, tasso di accrescimento lento e raggiungimento della taglia di prima maturità in tempi lunghi. S. canicula è catturato durante tutto l’anno, essenzialmente con le reti a strascico, ed ha una rilevante importanza economica in quanto è consumato fresco o salato.
Da gennaio 2007 a dicembre 2007, sono stati campionati 1345 individui (664 femmine e 681 maschi) provenienti dalle catture commerciali di motopescherecci operanti con rete a strascico a largo delle coste toscane. Per ciascun individuo sono stati misurati i seguenti parametri: lunghezza totale, peso totale, peso dello stomaco, peso del fegato e peso eviscerato. Per le femmine sono inoltre stati misurati: il peso delle gonadi, peso degli uteri, peso e larghezza della ghiandola nidamentale, peso, larghezza e lunghezza delle capsule. Per i maschi si è misurato: lunghezza dello pterigopodio, peso dei testicoli e peso dei dotti deferenti. L’osservazione macroscopica dell’apparato riproduttore è stata condotta seguendo una procedura standard per l’assegnazione di un codice rappresentante lo stadio di maturità. Le lettere del codice corrispondono all’osservazione di: ovociti, ghiandola nidamentale nelle femmine; alla lunghezza degli pterigopodi, alla loro consistenza, ed allo stadio di sviluppo di dotti e testicoli nei maschi. Sui campioni di tessuto gonadico prelevati negli esemplari a disposizione, sono state condotte analisi istologiche che ci hanno permesso di correlare ad ogni stadio di maturità macroscopico la condizione microscopica corrispondente.
I dati saranno analizzati al fine di descrivere i principali rapporti morfometrici della specie e di valutare le caratteristiche ed i vari passaggi del ciclo riproduttivo. Uno dei parametri che si intendono stimare è la taglia di prima maturità sessuale, cioè il rapporto tra lunghezza totale ed età in cui il 50% degli individui maschi e femmine sono maturi. Si intende inoltre valutare il ciclo riproduttivo, degli individui maturi osservando l’andamento degli indici gonadosomatico, che rappresenta il rapporto fra il peso delle gonadi e peso totale o eviscerato, ed epatosomatico (il rapporto fra peso del fegato e peso totale od eviscerato). Inoltre, saranno compilate una scala di maturità completa e dettagliata a cui si affiancherà una scala più sintetica, che possa essere utilizzata sul campo ed in laboratorio.
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