Tesi etd-06242020-170429 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MOTISI, GIORGIO
URN
etd-06242020-170429
Titolo
Il ritratto negli anni di Corrente. 1938-1943
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Patti, Mattia
Parole chiave
- antifascismo
- arte contemporanea
- Birolli
- corrente
- espressionismo
- Guttuso
- ritratto
- romanticismo
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2090
Riassunto
La tesi prende in esame il significato assunto dalla pratica ritrattistica, tra la fine degli anni Tenta e l’inizio degli anni Quaranta, per gli artisti gravitanti intorno alla rivista “Corrente”, fondata a Milano nel 1938 da Ernesto Treccani.
Una prima parte della tesi è dedicata all’analisi dei presupposti di carattere filosofico e storico-critico alla base della fortuna del ritratto all’interno del movimento milanese: un argomento connesso, in primo luogo, alle riflessioni di Lionello Venturi e di Antonio Banfi. Il genere, in particolare, rappresentò per gli artisti del gruppo uno strumento privilegiato per un confronto diretto con una pittura di ‘contenuto’, rivendicato quale vero motore dell’invenzione pittorica.
La seconda parte consiste in un’analisi dei ritratti di Corrente, mettendone a fuoco le specificità all’interno del panorama italiano contemporaneo. Tra i temi centrali: la riscoperta del ritratto romantico-impressionista della tradizione ottocentesca francese, la nuova attenzione nei confronti delle avanguardie europee di inizio Novecento e il valore identitario e politico assunto dal genere nelle vicende esecutive ed espositive delle opere.
Gli ultimi capitoli sono dedicati, rispettivamente, a un’analisi più approfondita della produzione ritrattistica di Renato Birolli e di Renato Guttuso: le due figure di maggior rilievo all’interno di Corrente, esempi di approcci al ritratto diversi ma in continuo e reciproco dialogo.
Una prima parte della tesi è dedicata all’analisi dei presupposti di carattere filosofico e storico-critico alla base della fortuna del ritratto all’interno del movimento milanese: un argomento connesso, in primo luogo, alle riflessioni di Lionello Venturi e di Antonio Banfi. Il genere, in particolare, rappresentò per gli artisti del gruppo uno strumento privilegiato per un confronto diretto con una pittura di ‘contenuto’, rivendicato quale vero motore dell’invenzione pittorica.
La seconda parte consiste in un’analisi dei ritratti di Corrente, mettendone a fuoco le specificità all’interno del panorama italiano contemporaneo. Tra i temi centrali: la riscoperta del ritratto romantico-impressionista della tradizione ottocentesca francese, la nuova attenzione nei confronti delle avanguardie europee di inizio Novecento e il valore identitario e politico assunto dal genere nelle vicende esecutive ed espositive delle opere.
Gli ultimi capitoli sono dedicati, rispettivamente, a un’analisi più approfondita della produzione ritrattistica di Renato Birolli e di Renato Guttuso: le due figure di maggior rilievo all’interno di Corrente, esempi di approcci al ritratto diversi ma in continuo e reciproco dialogo.
File
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