logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06242020-115023


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MINICHINO, CHIARA
URN
etd-06242020-115023
Titolo
La Croce di Guglielmo a Sarzana. Aspetti iconografici e stilistici.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Ascani, Valerio
Parole chiave
  • Sarzana
  • Guglielmo
  • lignea
  • croce
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2090
Riassunto
Il lavoro analizza la Croce del Maestro Guglielmo conservata a Sarzana nella Concattedrale di Santa Maria e si compone di un'introduzione, cinque capitoli e un'appendice, il tutto corredato da una serie di immagini raccolte in fondo al testo.
Dopo una lunga ed attenta ricerca di documenti conservati nell'Archivio Storico del Comune di Sarzana e nell'Archivio Storico Diocesano di Sarzana, si è proseguito con alcuni testi sulla storia della città ed infine testi sullo studio del manufatto, dal XIX secolo ad oggi e sugli interventi di restauro dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Di seguito si riporta la struttura generale del testo a partire dall'introduzione, fino ad arrivare all'appendice.
Dopo un'introduzione su Luni, Sarzana e sugli edifici di culto che si suppone abbiano ospitato la croce dipinta, lo studio parte con un primo capitolo che è una sorta di scheda analitica dell'opera, al fine di presentarla ai lettori, partendo dall'esame di tipologia, funzione, tecnica e stile del manufatto.
Nel capitolo successivo ci si sofferma sulle fonti documentarie, a partire dalla ridipintura dell'opera stessa, avvenuta pochi anni dopo la realizzazione dell'opera e, a seguire, altre fonti storiche, in questo caso scritte, che arrivano a ricostruire le vicende del manufatto, dal suo arrivo nella chiesa che lo ospita ancora oggi, fino all'alloggiamento nella cappella laterale a destra dell'altare maggiore, passando per una serie di eventi miracolosi che sarebbero avvenuti in presenza del manufatto e compiuti proprio da quest'ultimo.
Il terzo capitolo è un'analisi dello stato degli studi sulla Croce di Guglielmo, dai primi studi alla fine del XIX secolo, fino ad arrivare all'analisi della figura del Maestro Guglielmo in uno studio del 2015. Nel capitolo si evidenziano i progressi degli studi con il passare degli anni.
Il capitolo successivo riporta i restauri eseguiti sul manufatto. Gli interventi sulla croce lignea sono fondamentalmente tre: la ridipintura eseguita alcuni anni dopo l'esecuzione dell'opera stessa, il restauro eseguito negli anni 20 del 1900 da Giannino Marchig - del quale è presentata la scheda per intero - e l'ultimo intervento dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, effettuato nel 2001 e grazie al quale si hanno numerose analisi scientifiche che aiutano a leggere meglio l'opera nella sua storia e la sua tecnica di esecuzione.
Il quinto ed ultimo capitolo vede l'analisi iconografica dell'opera, a partire dalla figura di Cristo, con una breve storia dei tipi iconografici del Crocifisso, fino ad arrivare alla figura del Christus Triumphans di Guglielmo nello specifico. In seguito vi è uno studio degli aspetti iconografici dello schema narrativo delle storie della Passione e della Gloria, raffigurate sulla cimasa e nel tabellone del manufatto. In particolare ci si sofferma sulle figure dei Dolenti che, così raffigurate, rappresentano un unicum nelle croci lignee. Nel paragrafo successivo vi è uno studio sulla figura della Vergine nella Croce di Guglielmo e un'analisi dei colori utilizzati dall'artista. Nell'ultimo paragrafo sono tratte le conclusioni alla tesi, dall'iconografia, alla struttura narrativa, all'ipotesi di una committenza e infine alla destinazione e alla funzione dell'opera di Guglielmo.
Nell'appendice viene evidenziata l'importanza della Croce di Guglielmo per la città di Sarzana al giorno d'oggi. Il manufatto infatti risulta essere una sorta di simbolo della città, usato come immagine di alcune iniziative del centro storico. Nel 2019 si è inoltre conclusa una mostra itinerante nella città di Sarzana che vedeva come punto di partenza e fulcro principale proprio l'opera in esame.


The work analyzes Master Guglielmo's Cross which is kept in Santa Maria's church in the city of Sarzana and it's made by an introduction, five chapters and an appendix. The whole work is finshed with a set of images at the bottom of the text.

After a long and observant research of documents in the Historical Archive of Sarzana and in the Historical Archive of the Dioceses, the work continued with the analysis of some texts about the history of the city and at last texts about studies on the artefact since 19th century and texts on restoration interventions by Opificio delle Pietre Dure in Florence.

Below the general structure of the text, from introduction to appendix.

After an introduction about Sarzana and churches which may held the painted cross through the centuries the study starts with a first chapter. An analytical sheet of the opera, with the finality of presenting it to the readers, from the exam of the typology, function, technique, to the style of the artefact.

The second chapter is about documentary sources, from the repainting of the opera itself, made shortly after it was created and, then, other historical written sources, which rebuilt the history of the artefact, from its arrive in Santa Maria's Church, to the housing in the right lateral chapel, through a series of miraculous events allegedly occurred in front of the artefact.

In the third chapter there is an analysis on the studies of Guglielmo's Cross, from the first studies at the end of 19th century, to the analysis of Master Guglielmo itself in 2015. In this chapter are pointed out all the progresses of the studies.

Next chapter describes all the restoration interventions on the artefact. There were three interventions: the repainting performed shortly after the execution of the opera itself, the restoration made in the Twenties by Giannino Marchig - whom sheet is reported entirely - and the last one made in 2001 by Opificio delle Pietre Dure in Florence, from which we have several scientific analysis to help reading the artefact, its history and its technique.

The last chapter sees the iconographical analysis of the opera, starting with Christ, with a brief history of iconographical types of Crucifix, ending with Guglielmo's Christus Triumphans in particular. Then there is a study about the iconographical aspects in the narrative scheme of the stories of Passion and Glory, painted on the cymatium and on the tables of the artefact. Particularly the Mourners are analyzed which represent a unique type in wooden crosses. Next paragraph is about the Virgin Mary in Guglielmo's Cross and an analysis of colours used by Guglielmo. In the last paragraph there are the conclusions of the thesis, from iconography, through narrative structure and commission hypothesis, to destination and Guglielmo himself.

In the appendix Guglielmo's Cross importance for the city of Sarzana today, is underlined. Indeed the artefact turns out to be a symbol of Sarzana, used as an image for city initiatives. Moreove, in 2019 ended a travelling exhibition inside the city of Sarzana which started and was centred on the artefact itself.
File