Tesi etd-06242010-021253 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GENTILE, MARIALETIZIA
URN
etd-06242010-021253
Titolo
Assorbimento di Selenio applicato in vivo per via aerea su piante arboree da frutto.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA PRODUZIONE E DIFESA DEI VEGETALI
Relatori
relatore Prof. Massai, Rossano
Parole chiave
- assorbimento
- piante arboree da frutto
- selenio
- shelf life
Data inizio appello
12/07/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il selenio a basse concentrazioni è un micronutriente essenziale per l’uomo, gli animali ed i microrganismi. Per tale ragione negli ultimi tempi è accresciuta l’attenzione e l’interesse verso il comportamento di questo elemento, soprattutto in considerazione del fatto che le soglie di sufficienza e di tossicità sono estremamente ristrette.
Casi di tossicità nel bestiame allevato e in altri animali, indotti dall’ingestione di piante contenenti alti livelli di selenio, sono state ben documentate nelle aree selenifere. Nell’uomo questi eventi sono più rari, ma gli effetti della tossicità del selenio includono problemi cardiovascolari, gastrointestinali, neurologici ed ematopoietici.
Per contro, la carenza di questo microelemento induce stress ossidativi. Il selenio infatti è un importante componente dell’enzima glutatione perossidasi, che catalizza la riduzione del perossido di idrogeno, e protegge l’integrità di cellule e tessuti. Si può ovviare ad un’insufficiente assunzione di selenio, aumentando il suo contenuto nelle piante utilizzate per l’alimentazione umana e per l’allevamento del bestiame.
Nelle piante il selenio non è essenziale per la crescita, tuttavia, in alcune specie indicate come “accumulatrici”, può svolgere importanti funzioni biologiche. La sua concentrazione all’interno dei tessuti varia in relazione alla specie, alle proprietà chimico-fisiche del suolo ed alla sua forma chimica. Selenato e selenito, che rappresentano le forme inorganiche del selenio, vengono rapidamente assorbite dalle piante e convertite in forme organiche. Il selenato, in particolare, è il composto predominante riscontrato nei tessuti animali e vegetali.
Entrambi gli anioni sono tossici ad alte concentrazioni, ma a bassi livelli possono stimolare la crescita delle piante e influenzare positivamente la maturazione dei frutti, in quanto sono in grado di ritardarne la senescenza e dunque di prolungarne la “shelf life”. Il presente lavoro sperimentale ha avuto, quindi, come obiettivo determinare alcuni importanti aspetti fisiologici quali l’assorbimento, la traslocazione e l’accumulo nei frutti di questo importante microelemento, nonché gli effetti sulla qualitá post-raccolta di quest’ ultimi. Il protocollo stilato prevedeva somministrazioni di selenio sotto forma di selenato di sodio per via aerea su importanti colture arboree di interesse agrario (melo, pero, susino e pesco). I risultati ottenuti hanno dimostrato che nelle piante trattate il selenio è stato effettivamente assorbito, seppur seguendo andamenti leggermente differenti a seconda della specie considerata.
Per quanto riguarda l’aspetto qualitativo dei frutti, sia al momento della raccolta, che durante la conservazione, sono state riscontrate delle differenze statisticamente significative nel pero, dove il selenio ha indotto un evidente prolungamento della “shelf life”dei frutti. Tuttavia, nonostante questi primi risultati, si rendono necessari ulteriori studi per appurare la validità di questo metodo al fine di ottenere frutti arricchiti con selenio.
Casi di tossicità nel bestiame allevato e in altri animali, indotti dall’ingestione di piante contenenti alti livelli di selenio, sono state ben documentate nelle aree selenifere. Nell’uomo questi eventi sono più rari, ma gli effetti della tossicità del selenio includono problemi cardiovascolari, gastrointestinali, neurologici ed ematopoietici.
Per contro, la carenza di questo microelemento induce stress ossidativi. Il selenio infatti è un importante componente dell’enzima glutatione perossidasi, che catalizza la riduzione del perossido di idrogeno, e protegge l’integrità di cellule e tessuti. Si può ovviare ad un’insufficiente assunzione di selenio, aumentando il suo contenuto nelle piante utilizzate per l’alimentazione umana e per l’allevamento del bestiame.
Nelle piante il selenio non è essenziale per la crescita, tuttavia, in alcune specie indicate come “accumulatrici”, può svolgere importanti funzioni biologiche. La sua concentrazione all’interno dei tessuti varia in relazione alla specie, alle proprietà chimico-fisiche del suolo ed alla sua forma chimica. Selenato e selenito, che rappresentano le forme inorganiche del selenio, vengono rapidamente assorbite dalle piante e convertite in forme organiche. Il selenato, in particolare, è il composto predominante riscontrato nei tessuti animali e vegetali.
Entrambi gli anioni sono tossici ad alte concentrazioni, ma a bassi livelli possono stimolare la crescita delle piante e influenzare positivamente la maturazione dei frutti, in quanto sono in grado di ritardarne la senescenza e dunque di prolungarne la “shelf life”. Il presente lavoro sperimentale ha avuto, quindi, come obiettivo determinare alcuni importanti aspetti fisiologici quali l’assorbimento, la traslocazione e l’accumulo nei frutti di questo importante microelemento, nonché gli effetti sulla qualitá post-raccolta di quest’ ultimi. Il protocollo stilato prevedeva somministrazioni di selenio sotto forma di selenato di sodio per via aerea su importanti colture arboree di interesse agrario (melo, pero, susino e pesco). I risultati ottenuti hanno dimostrato che nelle piante trattate il selenio è stato effettivamente assorbito, seppur seguendo andamenti leggermente differenti a seconda della specie considerata.
Per quanto riguarda l’aspetto qualitativo dei frutti, sia al momento della raccolta, che durante la conservazione, sono state riscontrate delle differenze statisticamente significative nel pero, dove il selenio ha indotto un evidente prolungamento della “shelf life”dei frutti. Tuttavia, nonostante questi primi risultati, si rendono necessari ulteriori studi per appurare la validità di questo metodo al fine di ottenere frutti arricchiti con selenio.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
TESI_SPE...TIZIA.pdf | 1.07 Mb |
Contatta l’autore |