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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06242009-175211


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
COSTANZO, AMBROGIO
URN
etd-06242009-175211
Titolo
La ricerca-azione per la sostenibilita e per la sicurezza alimentare negli agro-ecosistemi. Analisi di un caso di studio sull'agro-ailvopastoralismo in Africa Occidentale
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA PRODUZIONE E DIFESA DEI VEGETALI
Relatori
Relatore Prof. Brunori, Gianluca
Relatore Prof. Bàrberi, Paolo
Parole chiave
  • Africa
  • agro-ecosistema
  • agroforestry
  • innovazione metodologica
  • paradigmi di conoscenza
  • relazioni sociali
  • ricerca-azione
  • sviluppo politico e sociale
Data inizio appello
13/07/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
È ampiamente riconosciuta la necessità di innovazioni di secondo ordine, di costruzione di nuovi paradigmi scientifici e operativi, a tutti i livelli dei sistemi di conoscenza agraria per far fronte alla complessità delle problematiche legate alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità e alla riduzione della povertà. Questi percorsi di innovazione dovrebbero prevedere non solo l’elaborazione di nuove soluzioni tecniche, ma anche delle innovazioni a livello delle metodologie di ricerca e di definizione delle priorità, miranti a valorizzare la conoscenza locale e a favorire dei processi di empowerment degli attori rurali.
Obiettivo generale dello studio è quello di definire le potenzialità applicative di un approccio metodologico di ricerca-azione nell’ottica di favorire negli agro-ecosistemi l’emergere di dinamiche d’uso della conoscenza che generino innovazioni volte a sostenere una gestione sostenibile delle risorse naturali.
La ricerca-azione è un approccio di ricerca fondato sullo studio collaborativo delle pratiche, dei modi concreti di agire degli attori locali, e finalizzato a costruire nuove conoscenze e, al tempo stesso, a favorire dei processi di empowerment degli attori locali. La ricerca-azione negli agro-ecosistemi può contribuire quindi a identificare problematiche e soluzioni tramite l’integrazione tre conoscenze scientifice e conoscenze locali da un lato, e a costruire delle relazioni sociali funzionali ad una gestione adattativa delle risorse naturali dall’altro.
È preso in esame l’esempio di un’esperienza di ricerca-azione condotta in un villaggio del Mali centrale, nell’ambito di un partenariato tra i principali attori del sistema di conoscenza agraria locale: (i) agricoltori, (ii) centri di ricerca internazionali e nazionali (iii) agenti di sviluppo legati all’International Fund for Agricultural Development (iv) università, (v) istituzioni. Focus della ricerca erano le pratiche di gestione dei sistemi agro-silvopastoriali locali,risultato dell’integrazione spaziale e temporale di piante legnose, sistemi colturali erbacei e produzioni animali, oggetto di una preoccupante dinamica di degradazione.
La ricerca è stata ideata, pianificata, eseguita e validata insieme agli attori locali. Tramite un percorso di auto-diagnosi guidata, basata sull’osservazione partecipata del paesaggio, sono stati identificati con gli agricoltori i principali vincoli ad una gestione razionale delle risorse naturali: (i) un vuoto di gestione su alcune essenze arboree, dovuto a relazioni conflittuali con le autorità forestali; (ii) l’abbandono dell’essenziale pratica del maggese arborato, generato da conflitti fondiari; (iii) squilibri nell’allocazione della forza lavoro sulle superfici, legati a conflitti interni ai gruppi di lavoro. È seguito un percorso di “prognosi”: tramite un’inchiesta si è costruita la base di conoscenze necessarie a sostenere dei processi decisionali in merito alle problematiche identificate. La ricerca-azione ha funzionato come piattaforma tra gli attori coinvolti nel partenariato per prendere delle decisioni in merito ai vincoli identificati durante l’auto-diagnosi guidata.
Questa esperienza ha prodotto, da un lato, conoscenze in merito alle dinamiche di trasformazione degli agro-ecosistemi del villaggio di studio, generalizzabili ad un’area più vasta, e dall’altro ha permesso il superamento dei vincoli identificati tramite un percorso di negoziazione interno alla comunità, e tra la comunità e le autorità forestali. La ricerca è risultata, per il villaggio, in un’occasione di riflessione, discussione, negoziazione e decisione democratica che si è risolta con la reintroduzione della pratica del maggese arborato e della gestione delle essenze arboree, e con la rottura dell’isolamento delle popolazioni rurali. Il successo dell’esperienza ha contribuito a meglio focalizzare le azioni degli altri attori riuniti nel partenariato.
L’elemento chiave dell’esperienza di ricerca-azione è stato lo svolgersi, nel rapporto tra ricercatore, agricoltori e altri attori, di un’alternanza tra sistemi di supporto alla discussione e sistemi di supporto alla decisione. Si avviano così processi di apprendimento, di costruzione del contesto locale, di cambiamenti relazionali, di empowerment degli attori rurali funzionali a rafforzare la stabilità e la resilienza dell’agro-ecosistema a fronte del contesto complesso e mutevole. La ricerca-azione si mostra quindi rispondente alla necessità di costruire forme di gestione adattativa delle risorse naturali. Per portare avanti percorsi di ricerca-azione negli agro-ecosistemi risulta tuttavia necessario (i) portare avanti innovazioni nella formazione e nella ricerca agraria che favoriscano un approccio trans-disciplinare e (ii) attivare percorsi di ricerca collaborativa basati su partenariati dotati di continuità.