Tesi etd-06242008-163810 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CANTIERI, FLAVIO
URN
etd-06242008-163810
Titolo
SUSCETTIBILITA' GENETICA AL MIELOMA MULTIPLO
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
Relatore Prof.ssa Rossi, Anna Maria
Parole chiave
- MDR1
- Mieloma Multiplo
- SLC19A1
- Suscettibilità
Data inizio appello
21/07/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Mieloma Multiplo è una patologia ematologica tumorale, che rappresenta circa l’1% di tutte le neoplasie maligne, ed in particolare quasi il 10% di tutte le neoplasie ematologiche. In Italia, l’incidenza registrata è di 2-4 nuovi casi ogni 100.000 abitanti all’anno. La prognosi è solitamente infausta, ed è associata ad un’aspettativa di sopravvivenza che oscilla tra i 20 e 60 mesi.
La variabilità interindividuale che si osserva nel trasporto degli agenti esogeni e degli agenti endogeni, può influenzare la suscettibilità al Mieloma Multiplo. La variabilità può dipendere da polimorfismi dei geni che codificato per trasportatori cellulari, quali MDR1 e SLC19A1, che possono quindi svolgere un ruolo importante nella trasformazione neoplastica che sfocia nella forma tumorale.
I trasportatori, come MDR1, implicato nell’efflusso di sostanze tossiche, e trasportatori come SLC19A1, implicato nel trasporto del folato, il cui metabolismo alterato può essere causa di riarrangiamenti cromosomici e induzione di processi di apoptosi, rivestono un particolare interesse.
Il presente studio caso-controllo propone di valutare l’impatto dei polimorfismi genetici di MDR1 e SLC19A1 sulla suscettibilità al Mieloma Multiplo.
I due SNPs sono la sostituzione silente C3435T, situata nell’esone 26 del gene MDR1, e il polimorfismo 233G>T, situato nella regione UTR-3’ del gene SLC19A1.
Sono stati analizzati 190 individui affetti da Mieloma Multiplo, reclutati dall’U.O. di Ematologia dell’Università di Pisa, con la collaborazione della U.O. di Reggio Calabria e 221 individui sani di controllo reclutati nella popolazione generale. Sono state raccolte le informazioni sulle variabili demografiche (età, sesso) ed i campioni di sangue dei partecipanti allo studio.
Il DNA è stato estratto da sangue intero e i genotipi individuali dei casi e dei controlli sono stati ottenuti utilizzando la Real Time PCR con il metodo TaqMan.
I risultati non evidenziano differenze significative nella distribuzione degli alleli e dei tre genotipi nella popolazione dei soggetti affetti e nella popolazione dei controlli sani.
Questi risultati confermano l’esistenza di due polimorfismi, nel gene MDR1 e nel gene SLC19A, in un campione di soggetti sani, ed inoltre hanno mostrato che non vi è associazione tra la distribuzione allelica dei geni e il fenotipo affetto da mieloma multiplo. L’analisi di regressione logistica mostra come nessuno dei genotipi considerati per i due polimorfismi sia fattore di rischio (o protettivo) per l’insorgenza del Mieloma Multiplo.
La variabilità interindividuale che si osserva nel trasporto degli agenti esogeni e degli agenti endogeni, può influenzare la suscettibilità al Mieloma Multiplo. La variabilità può dipendere da polimorfismi dei geni che codificato per trasportatori cellulari, quali MDR1 e SLC19A1, che possono quindi svolgere un ruolo importante nella trasformazione neoplastica che sfocia nella forma tumorale.
I trasportatori, come MDR1, implicato nell’efflusso di sostanze tossiche, e trasportatori come SLC19A1, implicato nel trasporto del folato, il cui metabolismo alterato può essere causa di riarrangiamenti cromosomici e induzione di processi di apoptosi, rivestono un particolare interesse.
Il presente studio caso-controllo propone di valutare l’impatto dei polimorfismi genetici di MDR1 e SLC19A1 sulla suscettibilità al Mieloma Multiplo.
I due SNPs sono la sostituzione silente C3435T, situata nell’esone 26 del gene MDR1, e il polimorfismo 233G>T, situato nella regione UTR-3’ del gene SLC19A1.
Sono stati analizzati 190 individui affetti da Mieloma Multiplo, reclutati dall’U.O. di Ematologia dell’Università di Pisa, con la collaborazione della U.O. di Reggio Calabria e 221 individui sani di controllo reclutati nella popolazione generale. Sono state raccolte le informazioni sulle variabili demografiche (età, sesso) ed i campioni di sangue dei partecipanti allo studio.
Il DNA è stato estratto da sangue intero e i genotipi individuali dei casi e dei controlli sono stati ottenuti utilizzando la Real Time PCR con il metodo TaqMan.
I risultati non evidenziano differenze significative nella distribuzione degli alleli e dei tre genotipi nella popolazione dei soggetti affetti e nella popolazione dei controlli sani.
Questi risultati confermano l’esistenza di due polimorfismi, nel gene MDR1 e nel gene SLC19A, in un campione di soggetti sani, ed inoltre hanno mostrato che non vi è associazione tra la distribuzione allelica dei geni e il fenotipo affetto da mieloma multiplo. L’analisi di regressione logistica mostra come nessuno dei genotipi considerati per i due polimorfismi sia fattore di rischio (o protettivo) per l’insorgenza del Mieloma Multiplo.
File
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