La presente tesi, svolta lungo il litorale di Calafuria (LI), ha come scopo principale quello di esaminare il ruolo che il previsto innalzamento del livello del mare potrà esercitare sulle modalità di distribuzione e di abbondanza dei popolamenti di battigia di costa rocciosa. Studi precedenti hanno evidenziato che, data la morfologia ad “L” della costa livornese, ad un innalzamento del livello del mare di 40cm, corrisponderà un aumento di circa il 40% di disponibilità di substrati verticali rispetto agli orizzontali per la colonizzazione da parte degli organismi. In tale condizione questi si verrebbero a trovare in un habitat sostanzialmente diverso da quello in cui si trovano attualmente. Dalla letteratura e dalle misurazioni specifiche è inoltre noto che substrati orizzontali e substrati verticali sono abitati da popolamenti che differiscono in composizione e abbondanza di specie. Con un primo esperimento si è valutato se queste differenze siano un diretto effetto della pendenza del substrato di per sé o se siano conseguenza di altre proprietà dell’habitat quali l’orientazione della costa, l’irradiazione solare o l’esposizione al moto ondoso. E’ infatti evidente che lungo la costa livornese i due substrati a diversa inclinazione si trovano in habitat che differiscono per le precedenti caratteristiche. Dai due precedenti modelli scaturiscono due ipotesi distinte: (i) se la pendenza del substrato è più importante delle altre caratteristiche dell’habitat, allora collocando substrati artificiali sia orizzontali che verticali su pareti naturali verticali, questi dovrebbero permettere lo sviluppo di differenti popolamenti; (ii) se le caratteristiche generali dell’habitat sono più importanti della pendenza, allora su tali substrati artificiali dovrebbero svilupparsi popolamenti simili. Le due ipotesi sono state esaminate attraverso la collocazione su pareti naturalmente verticali di 24 blocchi di arenaria. Di questi, 12 erano parallelepipedi con una faccia verticale (12x12cm) rivolta verso il mare mentre gli altri 12 avevano una sezione triangolare ed una faccia orizzontale (delle stesse dimensioni della precedente) rivolta verso l’alto. Contemporaneamente sono stati allestiti quadrati di controllo naturale (non manipolati) e di controllo per il potenziale artefatto dovuto all’uso dei blocchi artificiali (creato ripulendo quadrati di roccia verticale naturale delle stesse dimensioni dei blocchi). I risultati dell’ esperimento non hanno mostrato differenze significative tra i popolamenti presenti sui substrati a diversa inclinazione, determinando dunque il rigetto della prima ipotesi formulata, a favore della seconda. Con un secondo esperimento abbiamo studiato il modello secondo cui le modalità di distribuzione ed abbondanza degli organismi sui substrati a diversa inclinazione siano conseguenza di processi ecologici di natura biotica che agiscono in maniera differente sui substrati verticali e orizzontali. L’analisi di ipotesi relative a questo aspetto è stata eseguita replicando quadrati di grattaggio (14x10cm) e quadrati di controllo (stesse dimensioni), su substrati orizzontali e substrati verticali, in 4 siti per ciascuna delle due inclinazioni, lungo la costa di Calafuria. L’esperimento è stato condotto a due diverse altezze sulla costa, al di sopra e al di sotto dei limiti di distribuzione dell’alga rossa Rissoella verruculosa. I dati raccolti mediante tecniche di campionamento non distruttivo sono stati analizzati separatamente per ciascuno delle due altezze. Risultati preliminari di questo esperimento hanno mostrato una ricolonizzazione differenziata da parte di alcuni organismi (cianobatteri del genere Rivularia e alghe corallinacee incrostanti) dei quadrati di grattaggio sui substrati a diversa inclinazione. I risultati degli esperimenti condotti indicano che il previsto innalzamento del livello del mare potrà determinare una variazione nella struttura dei popolamenti di costa rocciosa.