Tesi etd-06232022-135311 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
HALILOVIC, SERENA
Indirizzo email
serenahalilovic@gmail.com
URN
etd-06232022-135311
Titolo
La logistca dei Trapianti di Organi
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MANAGEMENT E CONTROLLO DEI PROCESSI LOGISTICI
Relatori
relatore Prof. Castellano, Nicola Giuseppe
relatore Dott. Kauffmann, Emanuele Federico
correlatore Prof. Nardini, Giovanni
relatore Dott. Kauffmann, Emanuele Federico
correlatore Prof. Nardini, Giovanni
Parole chiave
- Logistica dei trasporti di organi
Data inizio appello
13/07/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Quando si parla di logistica si pensa al trasporto di materiale destinato al commercio, così come l'organizzazione e il Management fa pensare ad un insieme di documenti e strategie per alimentare i bilanci aziendali, la logistica dei trapianti di organi non è legata a niente di tutto ciò, eppure, essa rappresenta il coronamento del management e della logistica dei trasporti. L'elaborato che segue ha lo scopo di dimostrare come la logistica sia un elemento centrale nell'attività di donazione e trapianto di organi, sottolineando l'importanza della pianificazione, gestione e coordinamento di tutte le attività coinvolte. Partendo dalla storia dei trapianti, delineando il funzionamento odierno dell'attività, le norme e disposizioni in materia, descrivendo gli obiettivi da raggiungere e i punti di debolezza, si presentano idee e spunti per migliorare la filiera dei trapianti. In particolare, l'elaborato si compone di sette capitoli suddivisi come segue:
Il Capitolo 1, del presente elaborato, si è delineata la storia e l'evoluzione dell'attività dei trapianti, partendo dalla nascita di tale pratica per arrivare al funzionamento odierno, sottolineando come i farmaci immunosoppressori siano stati una scoperta medica fondamentale per combattere e cercare di superare l'ostacolo del rigetto dell'organo trapiantato. In tale capitolo si è poi descritta l'organizzazione dell'attività di donazione - trapianti a livello Nazionale.
Il Capitolo 2, tratta i metodi di conservazione attuali e futuri dell'organo espiantato, in particolare si è delineato come la tecnica dell'ischemia a freddo risulti ad oggi insufficiente. L'organo infatti attraverso questa tecnica, viene espiantato e riposto in un contenitore sotto ghiaccio. Oggigiorno però, esistono altre tecniche e metodi vantaggiosi, come la “perfusione dell'organo” o l'utilizzo associato di dispositivi “Internet of thing”. Queste tecniche permettono di prolungare il tempo entro cui l'organo espiantato può rimanere al di “fuori” del corpo umano, oltre a consentire diversi vantaggi, tra cui ampliare il pool degli organi trapiantati, aumentare la qualità dei trapianti e consente una migliore organizzazione del trapianto. Tra le diverse soluzioni in commercio, si è scelto di presentare come contenitori intelligenti, la “Travelbox” dell'azienda DOT di Torino e la Capsula di “ABzero”, delineando il funzionamento e i vantaggi del loro impegno all'interno della catena trapiantologica. In particolare, l'azienda ABzero, oltre a proporre il trasporto mediante la Capsula di materiale biologico e degli organi espiantati, al fine di migliorare la sicurezza e l’efficienza del trasporto, prevede l'utilizzo dei droni per effettuare il trasporto stesso. Nel paragrafo dedicato alle innovazioni ,si sono esposto così, i vantaggi dell'utilizzo dei droni all'interno della filiera di questi mezzi innovativi e a basso impatto ambientale. Mentre, tra le macchine per la perfusione dell'organo, si sono delineati i vantaggi derivanti dall'uso dell' Organ Care System, introdotta dal 2007 dal cardiologo Waleed Hassanein, primo a scoprire tale tecnica, il quale attualmente è impegnato nello studio di un macchinario che consenta di curare l’organo al di fuori delle del corpo ; tale innovazione porterebbe a poter effettuare chemioterapia, terapie genetiche o rigenerati direttamente sull’organo espiantato.
Il Capitolo 3, tratta gli obiettivi principali a cui ambisce l'attività di trasporto di organi, quali sicurezza, servizio, efficienza e sostenibilità. Per quanto riguarda la sicurezza si evidenzia come una corretta etichettatura, manipolazione, conservazione dell'organo, oltre alla scelta del mezzo, alla modalità di trasporto, alla conoscenza delle procedure da parte dell' èquipe medica sia necessario al fine di garantire che il trasporto non comprometta l'integrità e le funzionalità dell'organo espiantato. In tema di livello di servizio, si è parlato di come sia necessario curare sia la parte visibile del servizio, costituita dall'approccio al donatore, al ricevente e alle famiglie, le quali vivono e condividono con l'équipe medica una situazione psicofisica complessa e delicata, sia la parte invisibile del processo di erogazione del servizio, costituita dall'insieme di procedure, prassi, metodi, tecniche, sottolineando come questi debbano necessariamente essere comuni, standard e condivisi. L’elaborato prosegue delineando l'importanza della cura dei rapporti tra i Centri Nazionali Trapianti e le ramificazioni, quali i Centri Regionali, Interregionali e Locali tra loro e con i vari fornitori terzi, quali laboratori di analisi o unità operative del 118. Per quanto attiene all'efficienza, risulta fondamentale evitare lo spreco di risorse economiche e finanziare del Servizio Sanitario Nazionale, per poter destinare tali capitali in altre attività socialmente più utili, questo comporta nella catena donazione-trapianto l'implementazione e l'utilizzo di procedure e metodi standard su tutto il territorio Nazionale. Oltre a questo, è necessario definire il numero di Presidi Ospedalieri, la loro localizzazione e l’allocazione dei relativi flussi per una corretta gestione della catena di trasporto, oltre ad una attenta scelta del mezzo da utilizzare e del percorso da, effettuare. Infine, si è delineato come la sostenibilità deve essere una filosofia, una mission, un valore condiviso all'interno della filiera trapiantologica, utilizzando mezzi a basso consumo energetico, andando a ricercare nuove tecniche e modalità organizzative, implementando una strumentazione all'avanguardia con consumi ridotti. In tale ambito, si è descritta brevemente la collaborazione che il Centro Nazionale Trapianti ha stretto con Trenitalia in un'ottica eco-sostenibile per il trasporto di materiale biologico destinato ai centri analisi.
Il capitolo 4, è incentrato sulla straordinaria forza della donazione, si descrive, infatti, due casi particolari della donazione di organi: “la donazione samaritana” e il “cross over”. La prima in particolare è un esempio di gratuità infinita in quanto solitamente la donazione tra vivente avviene tra consanguinei o persone con una stretta parentela, mentre nella donazione samaritana, una persona estranea, decide di donare un organo, ovvero il rene, in modo totalmente gratuito e senza alcun ricambio economico o di altro tipo. Mentre la seconda, la donazione incrociata o cross over, sia ha quando ci sono almeno due coppie, ciascuna delle quali è composta da un paziente in attesa di trapianto di rene e da una persona a lui consanguinea o affettivamente vicina disposta alla donazione, ma biologicamente incompatibile con lui. Se si verifica che vi è compatibilità biologica tra il donatore della prima coppia e il ricevente della seconda, e viceversa, è possibile effettuare tale tipo di donazione. Si è poi delineato il caso straordinario in cui la modalità cross over si innescata da una donazione samaritana, spiegano modalità e funzionamento.
Il Capitolo 5 tratta linee guide e direttive emanate dal Centro Nazionale Trapianti, che hanno il fine di uniformare e standardizzare le procedure, le tecniche e le metodologie utilizzate dai diversi Centri Trapianti. Nello specifico si delineano i contenuti dell’accordo del 25 Maggio 2015 n. 55, ai sensi dell’Articolo 4, comma 1 del Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Revisione e aggiornamento dell’Accordo CSR del 21 dicembre 2006 sul coordinamento dei Trasporti connessi con le attività trapiantologiche”. Per quanto concerne invece, le procedure informative per lo scambio tra Stati Membri di organi umani destinati al trapianto, si riporta il contenuto dell'Art. 10 del Decreto del 19 novembre 2015, in cui, in particolare, il decreto stabilisce i principi e i criteri secondo i quali il trasporto degli organi debba avvenire.
Il Capitolo 6, del presente elaborato, presenta invece l'attività di donazione-trapianto da un punto di vista economico, in cui la disponibilità e quantità di “Dichiarazioni di Volontà” sono inquadrate come “l'offerta di mercato” e le liste di attesa invece, rappresentano la “domanda di mercato”. Si definisce la struttura di mercato, quella del “monopolio naturale”, la struttura che meglio si avvicina alle caratteristiche di tale complessa realtà aziendale. Tra le caratteristiche, in particolare, emerge che la domanda e dell'offerta di mercato non è libera, ma viene gestita dallo Stato attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Il SSN eroga tale attività attraverso l'istituzione del Centro Trapianti Nazionale e del Sistema Informativo dei Trapianti. Emerge inoltre che non è possibile immaginare la costituzione di imprese atte a reperire gli organi per i trapianti a scopo di lucro. A livello Nazionale, per l'Italia, l'attività di donazione rappresenta un atto libero, gratuito e consapevole, e per tali motivi, coperto da disposizioni legislative e normative che costituiscono le barriere all'ingresso nel mercato di tali possibili forme di economia. La quantità di beni, prodotti e scambiati sul mercato, è frutto della libera scelta dei singoli cittadini, che attraverso le dichiarazioni di volontà, esprimono il loro consenso o dissenso alla donazione, neanche lo Stato dunque, può decidere “quanto produrre”. Esso, però, può agire trasversalmente, andando a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sul un tema di così grande importanza. In campo economico, una delle variabili principali oltre alla quantità da produrre, è la determinazione del prezzo di vendita, il quale a seconda del tipo di struttura in cui le imprese operano, varia. Nell'attività dei trapianti, tale determinazione non è possibile, sia per questioni puramente etiche e morali, in quanto il prezzo dovrebbe eguagliare il valore di una vita umana e per questo risulta inestimabile, sia perché tale attività viene erogata un modo totalmente gratuito dal Servizio Sanitario Nazionale. Si delinea così il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale e i principi sul quale esso fonda e basa le sue attività e funzioni (universalità, eguaglianza e equità). Sempre al Capitolo 6, per completare il quadro generale sull’attività dei trapianti, si riportano le specifiche della donazione, ovvero quali organi possono essere donati e i parametri per definire l'idoneità del paziente candidato a ricevere l'organo ,in particolare il paziente candidato a ricevere l'organo viene selezionato nel massimo rispetto della trasparenza e utilizzando rigidi criteri per l'assegnazione dell'organo. Data la scarsità delle donazioni, questa fase risulta molto critica ed è questo che viene utilizzato un algoritmo, per evitare situazioni di favoritismi, concussione e collusione. L'algoritmo utilizza diversi parametri tra cui: lo stato di gravità della patologia , la compatibilità, il gruppo sanguigno, l’età e il tempo di attesa in lista. Questo tipo di assegnazione non si applicano a determinati casi, come ai pazienti pediatrici, iperimmuni o per le urgenze. Per questi casi, il Centro Nazionale Trapianti, istituisce delle liste di attesa diverse, e assegna in modo prioritario l'organo da trapiantare in quanto per questi pazienti il trapianto deve avvenire nel più breve tempo possibile, a partire dal momento dell'iscrizione nelle liste di attesa. L'utilizzo di questi e altri criteri consente di identificare la coppia donatore-ricevente che risulti maggiormente compatibile, consequenziale questo fa sì che si riducano le probabilità di rigetto dell'organo una volta impiantato.
L’elaborato dunque, presenta un quadro generale dell’attività trapiantologica, con particolare riferimento all’attività di management e su come la logistica sia una delle variabili critiche che concorre a determinare il successo del trapianto stesso. La logistica in particolare, risulta oggetto di continue migliorie, infatti l’implementazione di un sistema di identificazione dell’organo quale quello del codice a barre o di un sistema di lettura del tipo QR-code ,permette all’interno del processo di ottenere diversi vantaggi in termini di efficienze e di qualità del servizio erogato. Oltre a queste possibili innovazioni, si delinea come l’utilizzo dei droni, quali mezzo di trasporto dei materiali biologici e degli organi stessi, consenta di ridurre le emissioni di Co2 dovute all’utilizzo di mezzi ruotati, di garantire lo svolgimento di tale attività in piena sicurezza e di diminuire i tempi di esecuzione di tali attività. Dall’analisi effettuata , la logistica all’intero dell’attività di trapianto d’organi ,risulta cruciare per determinare l’esito del trapianto, per questo è necessario implementare un sistema di procedure, tecniche ,metodi e disposizioni che siano comuni, condivisi e standard. La gestione delle attività logistiche deve per questo, necessariamente essere affidata a personale competente, altamente qualificato e che risponda a rigidi criteri di selezione, in quanto è necessario che ogni attività e fase del trasporto ,a partire dalla scelta dell’ubicazione dei Presidi Ospedalieri al tipo di mezzo da utilizzare, sia frutto di uno studio attento, ampio ed intelligente, il quale consideri l’impiego di tutte le tecnologie disponibili .
Il Capitolo 1, del presente elaborato, si è delineata la storia e l'evoluzione dell'attività dei trapianti, partendo dalla nascita di tale pratica per arrivare al funzionamento odierno, sottolineando come i farmaci immunosoppressori siano stati una scoperta medica fondamentale per combattere e cercare di superare l'ostacolo del rigetto dell'organo trapiantato. In tale capitolo si è poi descritta l'organizzazione dell'attività di donazione - trapianti a livello Nazionale.
Il Capitolo 2, tratta i metodi di conservazione attuali e futuri dell'organo espiantato, in particolare si è delineato come la tecnica dell'ischemia a freddo risulti ad oggi insufficiente. L'organo infatti attraverso questa tecnica, viene espiantato e riposto in un contenitore sotto ghiaccio. Oggigiorno però, esistono altre tecniche e metodi vantaggiosi, come la “perfusione dell'organo” o l'utilizzo associato di dispositivi “Internet of thing”. Queste tecniche permettono di prolungare il tempo entro cui l'organo espiantato può rimanere al di “fuori” del corpo umano, oltre a consentire diversi vantaggi, tra cui ampliare il pool degli organi trapiantati, aumentare la qualità dei trapianti e consente una migliore organizzazione del trapianto. Tra le diverse soluzioni in commercio, si è scelto di presentare come contenitori intelligenti, la “Travelbox” dell'azienda DOT di Torino e la Capsula di “ABzero”, delineando il funzionamento e i vantaggi del loro impegno all'interno della catena trapiantologica. In particolare, l'azienda ABzero, oltre a proporre il trasporto mediante la Capsula di materiale biologico e degli organi espiantati, al fine di migliorare la sicurezza e l’efficienza del trasporto, prevede l'utilizzo dei droni per effettuare il trasporto stesso. Nel paragrafo dedicato alle innovazioni ,si sono esposto così, i vantaggi dell'utilizzo dei droni all'interno della filiera di questi mezzi innovativi e a basso impatto ambientale. Mentre, tra le macchine per la perfusione dell'organo, si sono delineati i vantaggi derivanti dall'uso dell' Organ Care System, introdotta dal 2007 dal cardiologo Waleed Hassanein, primo a scoprire tale tecnica, il quale attualmente è impegnato nello studio di un macchinario che consenta di curare l’organo al di fuori delle del corpo ; tale innovazione porterebbe a poter effettuare chemioterapia, terapie genetiche o rigenerati direttamente sull’organo espiantato.
Il Capitolo 3, tratta gli obiettivi principali a cui ambisce l'attività di trasporto di organi, quali sicurezza, servizio, efficienza e sostenibilità. Per quanto riguarda la sicurezza si evidenzia come una corretta etichettatura, manipolazione, conservazione dell'organo, oltre alla scelta del mezzo, alla modalità di trasporto, alla conoscenza delle procedure da parte dell' èquipe medica sia necessario al fine di garantire che il trasporto non comprometta l'integrità e le funzionalità dell'organo espiantato. In tema di livello di servizio, si è parlato di come sia necessario curare sia la parte visibile del servizio, costituita dall'approccio al donatore, al ricevente e alle famiglie, le quali vivono e condividono con l'équipe medica una situazione psicofisica complessa e delicata, sia la parte invisibile del processo di erogazione del servizio, costituita dall'insieme di procedure, prassi, metodi, tecniche, sottolineando come questi debbano necessariamente essere comuni, standard e condivisi. L’elaborato prosegue delineando l'importanza della cura dei rapporti tra i Centri Nazionali Trapianti e le ramificazioni, quali i Centri Regionali, Interregionali e Locali tra loro e con i vari fornitori terzi, quali laboratori di analisi o unità operative del 118. Per quanto attiene all'efficienza, risulta fondamentale evitare lo spreco di risorse economiche e finanziare del Servizio Sanitario Nazionale, per poter destinare tali capitali in altre attività socialmente più utili, questo comporta nella catena donazione-trapianto l'implementazione e l'utilizzo di procedure e metodi standard su tutto il territorio Nazionale. Oltre a questo, è necessario definire il numero di Presidi Ospedalieri, la loro localizzazione e l’allocazione dei relativi flussi per una corretta gestione della catena di trasporto, oltre ad una attenta scelta del mezzo da utilizzare e del percorso da, effettuare. Infine, si è delineato come la sostenibilità deve essere una filosofia, una mission, un valore condiviso all'interno della filiera trapiantologica, utilizzando mezzi a basso consumo energetico, andando a ricercare nuove tecniche e modalità organizzative, implementando una strumentazione all'avanguardia con consumi ridotti. In tale ambito, si è descritta brevemente la collaborazione che il Centro Nazionale Trapianti ha stretto con Trenitalia in un'ottica eco-sostenibile per il trasporto di materiale biologico destinato ai centri analisi.
Il capitolo 4, è incentrato sulla straordinaria forza della donazione, si descrive, infatti, due casi particolari della donazione di organi: “la donazione samaritana” e il “cross over”. La prima in particolare è un esempio di gratuità infinita in quanto solitamente la donazione tra vivente avviene tra consanguinei o persone con una stretta parentela, mentre nella donazione samaritana, una persona estranea, decide di donare un organo, ovvero il rene, in modo totalmente gratuito e senza alcun ricambio economico o di altro tipo. Mentre la seconda, la donazione incrociata o cross over, sia ha quando ci sono almeno due coppie, ciascuna delle quali è composta da un paziente in attesa di trapianto di rene e da una persona a lui consanguinea o affettivamente vicina disposta alla donazione, ma biologicamente incompatibile con lui. Se si verifica che vi è compatibilità biologica tra il donatore della prima coppia e il ricevente della seconda, e viceversa, è possibile effettuare tale tipo di donazione. Si è poi delineato il caso straordinario in cui la modalità cross over si innescata da una donazione samaritana, spiegano modalità e funzionamento.
Il Capitolo 5 tratta linee guide e direttive emanate dal Centro Nazionale Trapianti, che hanno il fine di uniformare e standardizzare le procedure, le tecniche e le metodologie utilizzate dai diversi Centri Trapianti. Nello specifico si delineano i contenuti dell’accordo del 25 Maggio 2015 n. 55, ai sensi dell’Articolo 4, comma 1 del Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Revisione e aggiornamento dell’Accordo CSR del 21 dicembre 2006 sul coordinamento dei Trasporti connessi con le attività trapiantologiche”. Per quanto concerne invece, le procedure informative per lo scambio tra Stati Membri di organi umani destinati al trapianto, si riporta il contenuto dell'Art. 10 del Decreto del 19 novembre 2015, in cui, in particolare, il decreto stabilisce i principi e i criteri secondo i quali il trasporto degli organi debba avvenire.
Il Capitolo 6, del presente elaborato, presenta invece l'attività di donazione-trapianto da un punto di vista economico, in cui la disponibilità e quantità di “Dichiarazioni di Volontà” sono inquadrate come “l'offerta di mercato” e le liste di attesa invece, rappresentano la “domanda di mercato”. Si definisce la struttura di mercato, quella del “monopolio naturale”, la struttura che meglio si avvicina alle caratteristiche di tale complessa realtà aziendale. Tra le caratteristiche, in particolare, emerge che la domanda e dell'offerta di mercato non è libera, ma viene gestita dallo Stato attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Il SSN eroga tale attività attraverso l'istituzione del Centro Trapianti Nazionale e del Sistema Informativo dei Trapianti. Emerge inoltre che non è possibile immaginare la costituzione di imprese atte a reperire gli organi per i trapianti a scopo di lucro. A livello Nazionale, per l'Italia, l'attività di donazione rappresenta un atto libero, gratuito e consapevole, e per tali motivi, coperto da disposizioni legislative e normative che costituiscono le barriere all'ingresso nel mercato di tali possibili forme di economia. La quantità di beni, prodotti e scambiati sul mercato, è frutto della libera scelta dei singoli cittadini, che attraverso le dichiarazioni di volontà, esprimono il loro consenso o dissenso alla donazione, neanche lo Stato dunque, può decidere “quanto produrre”. Esso, però, può agire trasversalmente, andando a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sul un tema di così grande importanza. In campo economico, una delle variabili principali oltre alla quantità da produrre, è la determinazione del prezzo di vendita, il quale a seconda del tipo di struttura in cui le imprese operano, varia. Nell'attività dei trapianti, tale determinazione non è possibile, sia per questioni puramente etiche e morali, in quanto il prezzo dovrebbe eguagliare il valore di una vita umana e per questo risulta inestimabile, sia perché tale attività viene erogata un modo totalmente gratuito dal Servizio Sanitario Nazionale. Si delinea così il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale e i principi sul quale esso fonda e basa le sue attività e funzioni (universalità, eguaglianza e equità). Sempre al Capitolo 6, per completare il quadro generale sull’attività dei trapianti, si riportano le specifiche della donazione, ovvero quali organi possono essere donati e i parametri per definire l'idoneità del paziente candidato a ricevere l'organo ,in particolare il paziente candidato a ricevere l'organo viene selezionato nel massimo rispetto della trasparenza e utilizzando rigidi criteri per l'assegnazione dell'organo. Data la scarsità delle donazioni, questa fase risulta molto critica ed è questo che viene utilizzato un algoritmo, per evitare situazioni di favoritismi, concussione e collusione. L'algoritmo utilizza diversi parametri tra cui: lo stato di gravità della patologia , la compatibilità, il gruppo sanguigno, l’età e il tempo di attesa in lista. Questo tipo di assegnazione non si applicano a determinati casi, come ai pazienti pediatrici, iperimmuni o per le urgenze. Per questi casi, il Centro Nazionale Trapianti, istituisce delle liste di attesa diverse, e assegna in modo prioritario l'organo da trapiantare in quanto per questi pazienti il trapianto deve avvenire nel più breve tempo possibile, a partire dal momento dell'iscrizione nelle liste di attesa. L'utilizzo di questi e altri criteri consente di identificare la coppia donatore-ricevente che risulti maggiormente compatibile, consequenziale questo fa sì che si riducano le probabilità di rigetto dell'organo una volta impiantato.
L’elaborato dunque, presenta un quadro generale dell’attività trapiantologica, con particolare riferimento all’attività di management e su come la logistica sia una delle variabili critiche che concorre a determinare il successo del trapianto stesso. La logistica in particolare, risulta oggetto di continue migliorie, infatti l’implementazione di un sistema di identificazione dell’organo quale quello del codice a barre o di un sistema di lettura del tipo QR-code ,permette all’interno del processo di ottenere diversi vantaggi in termini di efficienze e di qualità del servizio erogato. Oltre a queste possibili innovazioni, si delinea come l’utilizzo dei droni, quali mezzo di trasporto dei materiali biologici e degli organi stessi, consenta di ridurre le emissioni di Co2 dovute all’utilizzo di mezzi ruotati, di garantire lo svolgimento di tale attività in piena sicurezza e di diminuire i tempi di esecuzione di tali attività. Dall’analisi effettuata , la logistica all’intero dell’attività di trapianto d’organi ,risulta cruciare per determinare l’esito del trapianto, per questo è necessario implementare un sistema di procedure, tecniche ,metodi e disposizioni che siano comuni, condivisi e standard. La gestione delle attività logistiche deve per questo, necessariamente essere affidata a personale competente, altamente qualificato e che risponda a rigidi criteri di selezione, in quanto è necessario che ogni attività e fase del trasporto ,a partire dalla scelta dell’ubicazione dei Presidi Ospedalieri al tipo di mezzo da utilizzare, sia frutto di uno studio attento, ampio ed intelligente, il quale consideri l’impiego di tutte le tecnologie disponibili .
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