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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06232020-211817


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARCHI, GIUSEPPE
URN
etd-06232020-211817
Titolo
Genetica ed epigenetica dell'ADHD
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Migliore, Lucia
Parole chiave
  • geni
  • epigenetica
  • adhd
Data inizio appello
22/07/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questo lavoro di tesi sono stati analizzati i fattori di suscettibilità per l’insorgenza dell’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), con particolare riferimento ai fattori di rischio genetici, ambientali, e delle modificazioni epigenetiche. Com’è noto, l’ADHD costituisce uno dei principali disturbi dell’età evolutiva e si associa spesso a problematiche psichiatriche secondarie, come i disturbi della condotta, i disturbi d’ansia e dell’umore. Molte evidenze sembrano inoltre suggerire che questo disturbo non si esaurisca nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza, ma si protragga anche nell’età adulta, impattando negativamente sulla qualità della vita. Nel primo capitolo vengono quindi descritte le caratteristiche sintomatologiche e le basi neuro-anatomiche del disturbo. Come vedremo, un ruolo cruciale per la sintomatologia sembra essere giocato dalla corteccia prefrontale, che svolge delle funzioni fondamentali per il controllo dell’attenzione, per la regolazione dei comportamenti e sulla censura delle emozioni. In seguito vengono descritti i più importanti fattori di rischio ad oggi noti nell’ambito della genetica e delle esposizione ambientali. Un ruolo cruciale per l’insorgenza di ADHD inoltre, sembra essere svolto dalle modificazioni epigenetiche indotte dall’ambiente, che possono condurre alla riprogrammazione epigenetica del feto durante le fasi precoci del neuro sviluppo. Infine, vengono riportati alcuni modelli teorici che hanno cercato di reinterpretare questa sintomatologia, con particolare riferimento al potenziale ruolo adattivo che questa potrebbe assumere in termini di adattamento all’ambiente o come strategia evolutiva, in risposta a quei contesti o a quegli stessi agenti stressogeni che hanno contribuito all’insorgenza del fenotipo.
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