Tesi etd-06232020-192929 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ANDREINI, MARTINA
URN
etd-06232020-192929
Titolo
Efficacia del trattamento con ospemifene in pazienti con sintomi del basso tratto urinario in post-menopausa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Simoncini, Tommaso
correlatore Dott.ssa Russo, Eleonora
correlatore Dott.ssa Russo, Eleonora
Parole chiave
- disturbi del paviemento pelvico
- incontinenza urinaria da urgenza
- ospemifene
- post-menopausa
- sindrome genitourinaria della menopausa
- studio urodinamico
- vescica iperattiva
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2090
Riassunto
La sindrome genitourinaria della menopausa (Genitourinary Sindrome of Menopause, GSM) è una condizione cronica e progressiva caratterizzata da vulvo-vaginite atrofica e atrofia urogenitale dovuta allo stato di ipoestrogenismo della donna in epoca post-menopausale. La GSM rappresenta il substrato comune di tutte le disfunzioni genitali, urologiche e sessuali della donna in post-menopausa.
Le manifestazioni cliniche della GSM comprendono segni e sintomi a livello dei genitali esterni, quali atrofia labiale, vulvare, bruciore, secchezza e alcalinizzazione del pH; segni e sintomi della sfera sessuale, quali perdita della libido, riduzione della lubrificazione, dispareunia, dolore pelvico, sanguinamento o spotting durante il rapporto e segni e sintomi urologici, quali aumento della frequenza minzionale, urgenza minzionale, incompleto svuotamento vescicale, nicturia, incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza, disuria, ematuria e infezioni urinarie ricorrenti.
Il trattamento di questa condizione è multimodale e include terapie ormonali locali, farmaci con azione selettiva su uretra e vescica e recentemente l’utilizzo dei modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERMs), una classe di farmaci non steroidei che ha effetti agonisti su alcuni tessuti (come il tessuto osseo, la cute o l’epitelio vaginale) ed effetti antagonisti su altri (come la mammella o l’utero).
Ospemifene è l’unico SERM approvato dalla FDA come terapia orale per la atrofia vulvo-vaginale (AVV) e la dispareunia in post-menopausa.
Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’efficacia della terapia con Ospemifene alla dose di 60 mg/die per una durata di 12 settimane, in pazienti con concomitanti sintomi da AVV e disturbi del basso tratto urinario, in particolare frequenza e urgenza minzionale e incontinenza urinaria da urgenza (IUU) in post-menopausa.
Si tratta di uno studio prospettico di coorte che ha incluso 23 pazienti in post-menopausa, affette da AVV e concomitante IUU. Lo studio è stato approvato dal comitato etico locale. Le pazienti sono state arruolate presso l’ambulatorio di Uroginecologia e Patologia del Pavimento Pelvico dell’U.O. Ginecologia e Ostetricia I Universitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana tra febbraio 2018 e marzo 2019.
Le pazienti sono state sottoposte inizialmente a visita ambulatoriale specialistica con valutazione del pavimento pelvico per la diagnosi di AVV e concomitanti sintomi urinari e per l’acquisizione del consenso informato.
Sono state valutate con studio urodinamico per l’oggettivazione dei sintomi urinari e hanno compilato un diario minzionale di 3 giorni e i questionari International Consultation on Incontinence Questionnaire – Urinary Incontinence – Short Form (ICIQ-IU-SF) e International Consultation on Incontinence Questionnaire – OverActive Bladder – Short Form (ICIQ-OAB) per la quantificazione dei sintomi soggettivi e il loro impatto sulla qualità di vita.
Tutte le pazienti hanno iniziato la terapia orale con Ospemifene 60 mg/die per 12 settimane, durante le quali sono state periodicamente contattate per segnalare eventuali reazioni avverse.
Al termine delle 12 settimane le pazienti sono state richiamate in ambulatorio per ripetere la visita specialistica, lo studio urodinamico e sono stati nuovamente compilati i questionari ICIQ-IU SF e ICIQ-OAB SF e il diario minzionale.
Dal totale delle 23 pazienti si è verificato un drop-out di 3 pazienti, due delle quali hanno sospeso la terapia a causa della comparsa di reazioni avverse, regredite alla sospensione del farmaco.
Dopo terapia di 3 mesi con Ospemifene sono state osservate modificazioni dei dati urodinamici, in particolare in termini di sensibilità vescicale con miglioramento statisticamente significativo dei seguenti parametri all’esame cistomanometrico: first desire to void, FDV (ml) (109,6 ± 27,8 vs. 147,2 ± 33,15, p < 0,0001), normal desire to void, NDV (ml) (182,8 ± 52,05 vs. 222,6 ± 56,88, p < 0,0001), strong desire to void, SDV (ml) (275,8 ± 65,84 vs. 306 ± 62,21, p < 0,0001), bladder capacity, BC (ml) (341,2 ± 69,17 vs. 377,6 ± 64,55, p < 0,0001) e cystometric compliance, CC (ml/cmH2O) (51,58 ± 16,78 vs. 57,8 ± 22,55, p = 0,0317).
L’analisi degli score sintomatologici dei questionari ICIQ – UI SF e ICIQ – OAB SF ha evidenziato una riduzione statisticamente significativa degli score totali (ICIQ – UI SF 14,5 ± 1,606 vs. 10,2 ± 1,576, p < 0,0001 e ICIQ – OAB SF 44,5 ± 5,624 vs. 33,3 ± 7,284, p <0,0001) e degli item relativi a frequenza delle perdite (3,6 ± 0,9403 vs. 2,25 ± 0,6287, p < 0,0001), quantità delle singole perdite (3 ± 1,026 vs. 2,2 ± 0,6156, p = 0,0021), impatto che dell’incontinenza sulla vita quotidiana delle pazienti (7,9 ± 1,334 vs. 5,75 ± 1,02, p < 0,0001), frequenza minzionale (11,45 ± 1,731 vs. 8,45 ± 2,012, p < 0,0001), nicturia (9,75 ± 2,673 vs. 7,5 ± 3,171, p <0,0001), urgenza minzionale (12,25 ± 1,41 vs. 9 ± 2,575, p <0,0001) e presenza di perdite di urina (11,1 ± 2,024 vs. 8,35 ± 2,134, p < 0,0001).
L’analisi del diario minzionale pre e post terapia mostra miglioramenti nei seguenti parametri: il numero medio delle minzioni nelle 24h (9,33 ± 2,5 vs 7,33 ± 1,51, p = 0,044), gli episodi di urgenza nelle 24h (6,32 ± 1,48 vs. 4,12 ± 1,41, p = 0,0032) e gli episodi di nicturia (3,23 ± 1,21 vs. 2,13 ± 1,11, p = 0,483) si sono ridotti in maniera statisticamente significativa.
Il trattamento con Ospemifene in pazienti che soffrono di disturbi del basso tratto urinario in post-menopausa è associato ad un complessivo miglioramento dei sintomi urologici e della qualità di vita. Lo studio urodinamico ha mostrato modificazioni significative in termini di sensibilità vescicale che potrebbero essere dovute all’effetto benefico dell’Ospemifene sull’AVV.
I nostri risultati suggeriscono un possibile ruolo di Ospemifene nel trattamento dei sintomi da urgenza urinaria in donne in post-menopausa con GSM.
Sono tuttavia necessari ulteriori studi con campioni di pazienti più ampi per confermare questo dato preliminare.
Le manifestazioni cliniche della GSM comprendono segni e sintomi a livello dei genitali esterni, quali atrofia labiale, vulvare, bruciore, secchezza e alcalinizzazione del pH; segni e sintomi della sfera sessuale, quali perdita della libido, riduzione della lubrificazione, dispareunia, dolore pelvico, sanguinamento o spotting durante il rapporto e segni e sintomi urologici, quali aumento della frequenza minzionale, urgenza minzionale, incompleto svuotamento vescicale, nicturia, incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza, disuria, ematuria e infezioni urinarie ricorrenti.
Il trattamento di questa condizione è multimodale e include terapie ormonali locali, farmaci con azione selettiva su uretra e vescica e recentemente l’utilizzo dei modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERMs), una classe di farmaci non steroidei che ha effetti agonisti su alcuni tessuti (come il tessuto osseo, la cute o l’epitelio vaginale) ed effetti antagonisti su altri (come la mammella o l’utero).
Ospemifene è l’unico SERM approvato dalla FDA come terapia orale per la atrofia vulvo-vaginale (AVV) e la dispareunia in post-menopausa.
Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’efficacia della terapia con Ospemifene alla dose di 60 mg/die per una durata di 12 settimane, in pazienti con concomitanti sintomi da AVV e disturbi del basso tratto urinario, in particolare frequenza e urgenza minzionale e incontinenza urinaria da urgenza (IUU) in post-menopausa.
Si tratta di uno studio prospettico di coorte che ha incluso 23 pazienti in post-menopausa, affette da AVV e concomitante IUU. Lo studio è stato approvato dal comitato etico locale. Le pazienti sono state arruolate presso l’ambulatorio di Uroginecologia e Patologia del Pavimento Pelvico dell’U.O. Ginecologia e Ostetricia I Universitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana tra febbraio 2018 e marzo 2019.
Le pazienti sono state sottoposte inizialmente a visita ambulatoriale specialistica con valutazione del pavimento pelvico per la diagnosi di AVV e concomitanti sintomi urinari e per l’acquisizione del consenso informato.
Sono state valutate con studio urodinamico per l’oggettivazione dei sintomi urinari e hanno compilato un diario minzionale di 3 giorni e i questionari International Consultation on Incontinence Questionnaire – Urinary Incontinence – Short Form (ICIQ-IU-SF) e International Consultation on Incontinence Questionnaire – OverActive Bladder – Short Form (ICIQ-OAB) per la quantificazione dei sintomi soggettivi e il loro impatto sulla qualità di vita.
Tutte le pazienti hanno iniziato la terapia orale con Ospemifene 60 mg/die per 12 settimane, durante le quali sono state periodicamente contattate per segnalare eventuali reazioni avverse.
Al termine delle 12 settimane le pazienti sono state richiamate in ambulatorio per ripetere la visita specialistica, lo studio urodinamico e sono stati nuovamente compilati i questionari ICIQ-IU SF e ICIQ-OAB SF e il diario minzionale.
Dal totale delle 23 pazienti si è verificato un drop-out di 3 pazienti, due delle quali hanno sospeso la terapia a causa della comparsa di reazioni avverse, regredite alla sospensione del farmaco.
Dopo terapia di 3 mesi con Ospemifene sono state osservate modificazioni dei dati urodinamici, in particolare in termini di sensibilità vescicale con miglioramento statisticamente significativo dei seguenti parametri all’esame cistomanometrico: first desire to void, FDV (ml) (109,6 ± 27,8 vs. 147,2 ± 33,15, p < 0,0001), normal desire to void, NDV (ml) (182,8 ± 52,05 vs. 222,6 ± 56,88, p < 0,0001), strong desire to void, SDV (ml) (275,8 ± 65,84 vs. 306 ± 62,21, p < 0,0001), bladder capacity, BC (ml) (341,2 ± 69,17 vs. 377,6 ± 64,55, p < 0,0001) e cystometric compliance, CC (ml/cmH2O) (51,58 ± 16,78 vs. 57,8 ± 22,55, p = 0,0317).
L’analisi degli score sintomatologici dei questionari ICIQ – UI SF e ICIQ – OAB SF ha evidenziato una riduzione statisticamente significativa degli score totali (ICIQ – UI SF 14,5 ± 1,606 vs. 10,2 ± 1,576, p < 0,0001 e ICIQ – OAB SF 44,5 ± 5,624 vs. 33,3 ± 7,284, p <0,0001) e degli item relativi a frequenza delle perdite (3,6 ± 0,9403 vs. 2,25 ± 0,6287, p < 0,0001), quantità delle singole perdite (3 ± 1,026 vs. 2,2 ± 0,6156, p = 0,0021), impatto che dell’incontinenza sulla vita quotidiana delle pazienti (7,9 ± 1,334 vs. 5,75 ± 1,02, p < 0,0001), frequenza minzionale (11,45 ± 1,731 vs. 8,45 ± 2,012, p < 0,0001), nicturia (9,75 ± 2,673 vs. 7,5 ± 3,171, p <0,0001), urgenza minzionale (12,25 ± 1,41 vs. 9 ± 2,575, p <0,0001) e presenza di perdite di urina (11,1 ± 2,024 vs. 8,35 ± 2,134, p < 0,0001).
L’analisi del diario minzionale pre e post terapia mostra miglioramenti nei seguenti parametri: il numero medio delle minzioni nelle 24h (9,33 ± 2,5 vs 7,33 ± 1,51, p = 0,044), gli episodi di urgenza nelle 24h (6,32 ± 1,48 vs. 4,12 ± 1,41, p = 0,0032) e gli episodi di nicturia (3,23 ± 1,21 vs. 2,13 ± 1,11, p = 0,483) si sono ridotti in maniera statisticamente significativa.
Il trattamento con Ospemifene in pazienti che soffrono di disturbi del basso tratto urinario in post-menopausa è associato ad un complessivo miglioramento dei sintomi urologici e della qualità di vita. Lo studio urodinamico ha mostrato modificazioni significative in termini di sensibilità vescicale che potrebbero essere dovute all’effetto benefico dell’Ospemifene sull’AVV.
I nostri risultati suggeriscono un possibile ruolo di Ospemifene nel trattamento dei sintomi da urgenza urinaria in donne in post-menopausa con GSM.
Sono tuttavia necessari ulteriori studi con campioni di pazienti più ampi per confermare questo dato preliminare.
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