• India
• Verso la cuna del mondo
• Gozzano

In questo lavoro di tesi ho cercato di mettere in evidenza le tracce che il viaggio in India ha lasciato su Guido Gozzano artista, concentrandomi principalmente su due aspetti: da un lato il rapporto con l'immaginario esotico e dall'altro il rapporto con la letteratura odeporica. Dalla lettura e dall'analisi di Verso la cuna del mondo è emerso il legame indissolubile tra una certa idea di esotismo e il tipo di letture in cui Gozzano era solito rifugiarsi fin da bambino. Partendo da qui ho approfondito e sviluppato il concetto di “intossicazione letteraria” che è alla base di quella vocazione al bovarismo che impedisce a Gozzano di vedere l'India con l'occhio vergine del gazzettiere (Gozzano, come abbiamo ben visto, era partito in India con due tessere da giornalista). L'India raccontata nelle pagine di Verso la cuna del mondo è un'India vista con l'occhio del poeta. La proiezione sulla realtà di un certo tipo di immaginario letterario, che da sempre ha alimentato le fantasticheria di Gozzano, innesca inevitabilmente un meccanismo di delusione tipico dell'atteggiamento bovaristico. Tuttavia, il bovarismo gozzaniano è un bovarismo consapevole perché Gozzano parte per l'India già disilluso sul mito romantico dell'esotismo. L'esotico consumato è l'abbandono ad una “buona cosa di pessimo gusto” ed è per questo che il viaggio risulta deludente.