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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06232020-164051


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CERAOLO, MARIA LUISA
URN
etd-06232020-164051
Titolo
Patologie immuno-mediate come fattore predittivo di sviluppo di anticorpi HLA nel paziente trapiantato di rene
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cupisti, Adamasco
correlatore Prof.ssa Egidi, Maria Francesca
Parole chiave
  • rigetto cronico anticorpo mediato
  • ESRD
  • trapianto di rene
  • anticorpi HLA
  • patologie immuno mediate
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2090
Riassunto
Negli ultimi vent’anni, il miglioramento della terapia immunosoppressiva e il maggior numero di organi da poter reperire ha permesso un incremento importante nell’attività trapiantologica renale. Il trapianto rappresenta attualmente l’opzione terapeutica che offre la migliore qualità di vita per il paziente con ESRD (End Stage Renal Disease).
Tuttavia, se l’ottimizzazione della terapia immunosoppressiva ha permesso di superare le difficoltà nella gestione del rigetto acuto, la disfunzione cronica dell’organo trapiantato costituisce la principale causa di perdita dell’organo a medio-lungo termine. Risulta quindi fondamentale obiettivo nella ricerca trapiantologica, l’identificazione delle cause del fallimento tardivo e le possibili strategie terapeutiche. La letteratura è concorde nel riconoscere in primis i fattori immunologici – ma anche alcuni fattori non immunologici - nella patogenesi della perdita del graft.
Le attuali linee guida per il follow up dei pazienti trapiantati prevede la ricerca periodica di anticorpi anti HLA e anti DSA tramite metodica Luminex, al fine di identificare precocemente quadri di rigetto a medio-lungo termine anticorpo mediato.
Nel nostro studio abbiamo confrontato la malattia di base renale, e in particolare la patogenesi immuno-mediata e non, di un gruppo di 150 pazienti trapiantati da gennaio 2014 a dicembre 2018, e l’abbiamo correlata con la positivizzazione del test Luminex. L’obiettivo era capire se la patogenesi della malattia renale prima del trapianto potesse impattare sull’outcome del rene trapiantato. È stato visto che i pazienti con patogenesi della malattia di base renale immuno-mediata presentano una maggiore e più precoce incidenza di Luminex positivo.
Dato che, com’è noto in letteratura, il riscontro di anticorpi de novo anti HLA e anti DSA impattano negativamente sull’outcome dell’organo trapiantato e il nostro studio dimostra che questi anticorpi si presentano maggiormente in pazienti con malattia immuno mediata, riteniamo che quest’ultimo gruppo di pazienti sia più a rischio di sviluppare Luminex positivo e, nel lungo termine, sia più esposto alla perdita del graft.
Nonostante il nostro studio sia una novità nello scenario della letteratura scientifica in ambito trapiantologico i risultati ottenuti dimostrano che probabilmente un’indagine approfondita della malattia renale che porta il paziente a ESRD possa servire per individuare, nei candidati al trapianto, quelli a maggior rischio di perdita dell’organo.

In the past twenty years, the improvement of immunosuppressive therapy and the greater number of organs that can be founded has allowed an important increase in renal transplantation activity. Transplantation is currently the therapeutic option that offers the best quality of life to the patient with ESRD (End Stage Renal Disease).
However, if the optimization of immunosuppressive therapy has made it possible to overcome the difficulties in the management of acute rejection, chronic dysfunction of the transplanted organ constitutes the main cause of organ loss in the medium to long term. The identification of the causes of late failure and possible therapeutic strategies is therefore a fundamental objective in transplantation research. The literature agrees in recognizing primarily immunological factors – but also some non-immunological factors - in the pathogenesis of graft loss.
The current guidelines for the follow-up of transplanted patients involves the periodic search for antibodies against HLA and anti DSA using the Luminex method, in order to identify early medium-long-term rejection patterns of mediated antibody.
In our study we compared the underlying renal disease and in particular the immune-mediated and non-mediated pathogenesis of a group of 150 transplanted patients from January 2014 to December 2018, and we correlated it with the positive outcome of the Luminex test. The goal was to understand if the pathogenesis of kidney disease before transplantation could impact the outcome of the transplanted kidney. Patients with pathogenesis of immune mediated renal disease have shown to have a higher and earlier incidence of positive Luminex.
Since, as is known in the literature, the detection of de novo anti HLA and anti DSA antibodies negatively impact the outcome of the transplanted organ, and our study shows that these antibodies occur more in patients with immune-mediated disease, we believe that the latter group of patients is more at risk of developing positive Luminex and, in the long term, is more exposed to loss of graft.
Although our study is a novelty in the scenario of the scientific literature in the field of transplantation, the results obtained demonstrate that an in-depth investigation of the kidney disease that leads the patient to ESRD can probably be used to identify, in transplant candidates, those at greatest risk of organ loss.
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