Un pittore di corte nella Livorno di fine Seicento: Antonio Franchi (1638-1709) e la sua committenza multiculturale.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Sicca, Cinzia Maria
Parole chiave
Antonio Franchi
collecting practices.
collezionismo
committenza
Firenze
Florence
foreigners
francesi
inglesi
Leghorn
Livorno
Lucchese
mercanti
merchants
olandesi
painting
patronage
pittura
portraiture
ritratti
stranieri
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2090
Riassunto
La presente ricerca investiga la produzione del pittore e ritrattista di corte Antonio Franchi (1638-1709) nel porto di Livorno. La figura del Franchi è stata finora studiata soprattutto in relazione alle opere pubbliche e private create per committenti lucchesi e fiorentini. Questa ricerca prende avvio dai documenti autografi del pittore, constatando come il pittore soggiornò in più occasioni a Livorno e lavorò ripetutamente per committenti che vi risiedevano, la maggior parte dei quali di nazionalità straniera. I primi tre capitoli si concentrano sui tre argomenti da cui prende avvio questo studio: la vita di Antonio Franchi, integrata con notizie inedite, la storia di questa città ed infine un’analisi sulla tradizione e sulle modalità della ritrattistica seicentesca. La successiva metà della ricerca indaga nel vivo come e soprattutto per chi Antonio Franchi ebbe la possibilità di lavorare durante i suoi soggiorni nel porto. Partendo dalle personalità di nazionalità britannica, si passa poi a parlare dei clienti francesi, di quelli appartenenti alla comunità olandese-alemanna, di quelli della comunità ebrea ed infine degli italiani presenti a Livorno. Tramite uno studio della committenza artistica vengono definite nella trattazione le esigenze di chi era un cittadino stabile livornese e chi si trovava nel porto solo in via transitoria. Grazie a numerosi nuovi dati viene così approfondito l’ambiente artistico livornese di quegli anni e i legami di collaborazione tra pittori. Si propone, in conclusione, un’analisi dell’importanza che Livorno ebbe per i pittori toscani tardo-seicenteschi e come il suo carattere sociale diversificato fu alla base di un collezionismo altrettanto caratteristico.