Tesi etd-06232017-192904 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PILLITTERI, MARTA
URN
etd-06232017-192904
Titolo
Il trapianto di rene AB0 incompatibile: superamento della barriera immunologica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Egidi, Maria Francesca
Parole chiave
- AB0 incompatibile
- donatore vivente
- trapianto rene
Data inizio appello
18/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il trapianto da vivente AB0 incompatibile (AB0i) ha permesso di incrementare negli ultimi anni il pool di donatori e di offrire nuove chance ai pazienti uremici.
Materiali e metodi: abbiamo analizzato la nostra casistica di 17 pazienti con trapianto AB0i confrontandola con i trapianti da vivente AB0 compatibili (txc) effettuati nel nostro centro (86). Sono stati esclusi dal campione i pazienti con Donor specific antibodies pre trapianto e quelli che li hanno sviluppati de novo. Sono state usate come sorgente di dati le cartelle ambulatoriali dell’ambulatorio trapianti, le cartelle di ricovero e i dati digitali del centro di immunogenetica. Sono stati considerati come outcomes principali la sopravvivenza d’organo e la mortalità. Sono inoltre stati considerati come outcomes secondari i dati epidemiologici delle due coorti, le manifestazioni infettive legate al regime immunosoppressivo, il filtrato glomerulare a 2 anni dal trapianto e la correlazione tra eGFR a 24 mesi con il titolo di emoagglutinine post-trapianto. È stata condotta l’analisi statistica utilizzando il t di student, la curva di sopravvivenza di Kaplan-Meier, l’odd Ratio, il test del chi-quadro. Il dato statistico è interpretato significativo per p<0,05.
Discussione: la sopravvivenza d’organo a 2 anni è sovrapponibile tra le due coorti (100% in entrambe). La mortalità è nulla in entrambi i gruppi studiati. Valutando il filtrato a 24 mesi si nota che in entrambi i casi si assiste ad un miglioramento (trapianto AB0i da 50±11,9 a 55±13,6 ml/min p=0,01 e txc da 60±16,4 a 64±16,8 ml/min p=0,001). Non esistono differenze statisticamente significative tra la malattia di base, tipo di dialisi pre-trapianto e sesso. I pazienti della coorte del trapianto AB0i vengono sottoposti a trapianto pre-emptive meno e risultano avere una età media maggiore e una permanenza in dialisi superiore rispetto ai txc. Queste ultime due differenze però non risultano avere una correlazione con le variazioni del filtrato a 24 mesi (rispettivamente p=0,18 e p=0,97). Inoltre non risulta essere un tasso di infezione superiore per i trapiantati AB0i rispetto ai txc. Lo studio della correlazione tra eGFR e titolo delle emoagglutinine mostra differenze tendenti alla significatività (p=0,088) nel range temporale 6-24 mesi con peggioramento della eGFR nei pazienti con titolo di emoagglutinine >1:8 post-trapianto. La non significatività statistica può essere legata alla brevità del follow-up.
Conclusione: il trapianto AB0i è una valida alternativa per i pazienti in lista d’attesa, che non risulta inferiore al trapianto con compatibilità di gruppo.
Materiali e metodi: abbiamo analizzato la nostra casistica di 17 pazienti con trapianto AB0i confrontandola con i trapianti da vivente AB0 compatibili (txc) effettuati nel nostro centro (86). Sono stati esclusi dal campione i pazienti con Donor specific antibodies pre trapianto e quelli che li hanno sviluppati de novo. Sono state usate come sorgente di dati le cartelle ambulatoriali dell’ambulatorio trapianti, le cartelle di ricovero e i dati digitali del centro di immunogenetica. Sono stati considerati come outcomes principali la sopravvivenza d’organo e la mortalità. Sono inoltre stati considerati come outcomes secondari i dati epidemiologici delle due coorti, le manifestazioni infettive legate al regime immunosoppressivo, il filtrato glomerulare a 2 anni dal trapianto e la correlazione tra eGFR a 24 mesi con il titolo di emoagglutinine post-trapianto. È stata condotta l’analisi statistica utilizzando il t di student, la curva di sopravvivenza di Kaplan-Meier, l’odd Ratio, il test del chi-quadro. Il dato statistico è interpretato significativo per p<0,05.
Discussione: la sopravvivenza d’organo a 2 anni è sovrapponibile tra le due coorti (100% in entrambe). La mortalità è nulla in entrambi i gruppi studiati. Valutando il filtrato a 24 mesi si nota che in entrambi i casi si assiste ad un miglioramento (trapianto AB0i da 50±11,9 a 55±13,6 ml/min p=0,01 e txc da 60±16,4 a 64±16,8 ml/min p=0,001). Non esistono differenze statisticamente significative tra la malattia di base, tipo di dialisi pre-trapianto e sesso. I pazienti della coorte del trapianto AB0i vengono sottoposti a trapianto pre-emptive meno e risultano avere una età media maggiore e una permanenza in dialisi superiore rispetto ai txc. Queste ultime due differenze però non risultano avere una correlazione con le variazioni del filtrato a 24 mesi (rispettivamente p=0,18 e p=0,97). Inoltre non risulta essere un tasso di infezione superiore per i trapiantati AB0i rispetto ai txc. Lo studio della correlazione tra eGFR e titolo delle emoagglutinine mostra differenze tendenti alla significatività (p=0,088) nel range temporale 6-24 mesi con peggioramento della eGFR nei pazienti con titolo di emoagglutinine >1:8 post-trapianto. La non significatività statistica può essere legata alla brevità del follow-up.
Conclusione: il trapianto AB0i è una valida alternativa per i pazienti in lista d’attesa, che non risulta inferiore al trapianto con compatibilità di gruppo.
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il_trapi...ogica.pdf | 1.38 Mb |
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