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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06232017-171234


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
AUTORINO, GAIA
URN
etd-06232017-171234
Titolo
Ricerca di agenti patogeni in cinghiali abbattuti in aree di caccia del Lazio e della Toscana
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SANITA' ANIMALE, ALLEVAMENTO E PRODUZIONI ZOOTECNICHE
Relatori
relatore Prof. Fratini, Filippo
correlatore Dott.ssa Bogdanova, Tatiana
Parole chiave
  • cinghiali
  • ruolo epidemiologico
  • sanità pubblica veterinaria
  • agenti patogeni zoonosici
Data inizio appello
13/07/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2020
Riassunto
Il cinghiale selvatico (Sus scrofa) è ampiamente distribuito su tutto il territorio nazionale. Nonostante le difficoltà per poter definire il suo l'areale di distribuzione si è osservato un notevole aumento della sua espansione, che insieme alla presenza di allevamenti semibradi di suini domestici, può rappresentare un fattore di rischio per la trasmissione di microorganismi e parassiti tra le due popolazioni.
Il cinghiale infatti, al pari dei suini domestici, è considerato serbatoio di importanti agenti patogeni zoonotici (es.: Brucella suis biovar 2, Campylobacter coli, Yersinia enterocolitica, Salmonella spp., Trichinella spp., Virus dell'epatite E del suino) e per le sue caratteristiche ecologiche costituisce anche un indicatore della circolazione di altri importanti agenti zoonotici ( es.: Mycobacterium bovis, Staphylococcus aureus meticillino-sensibili e meticillino-resistenti).
L'uomo si può infettare attraverso il consumo di acqua o alimenti contaminati, oppure attraverso lo stretto contatto con animali infetti, principalmente in seguito alla manipolazione dele carcasse.
Lo scopo della ricerca è stato quello di realizzare uno studio in popolazioni di cinghiali del Lazio e della Toscana abbattuti durante le stagioni di caccia 2013-2016, con campionamenti effettuati presso centri di raccolta e/o macelli, con il fine di : a) valutare la presenza e stimare la prevalenza di alcuni agenti zoonisici in cinghiali abbattuti in queste aree, andando a prelevare diversi campioni (campioni biologici, carni); b) acquisire informazioni per poter valutare il ruolo epidemiologico del cinghiale sia in termini di rischio per la salute pubblica che di rischio per le popolazioni di animali domestici.
Sono stati campionati complessivamente 231 animali, di cui 188 dalla principale area di studio (provincia di Viterbo) e gli agenti zoonotici oggetto di ricerca nei vari campioni sono stati: Staphylococcus aureus, Brucella spp., Salmonella spp., Campylobacter spp., Mycobacterium. spp., E.coli, Yersinia enterocolitica e Trichinella spp. .
I campioni di tutte le tipologie sono stati esaminati individualmente. Per gli esami colturali e parassitologici sono state utilizzate tecniche standard accreditate, seguendo i metodi ISO se previsti, o seguendo metodiche standard internazionali (es. Manuale OIE), mentre per Mycobacterium spp. si è applicato uno schema di 'test in serie'. Gli agenti isolati/identificati sono stati caratterizzati dal punto di vista fenotipico e genotipico, mediante l'impiego di tecniche microbiologiche quali-quantitative e biomolecolari (es. PCR).
Nella maggior parte dei casi sono stati prelevati tutti i campioni previsti dalla ricerca ed il materiale è risultato conforme per l'esecuzione delle analisi. A partire dai campioni di organo dei 231 animali esaminati non sono state rilevate evidenze di Mycobacterium spp. In un caso è stata rilevata evidenza microbiologica (diagnosi diretta) di infezione da Brucella spp., appartenente alla specie Brucella suis biovariante 2. Tutti gli animali sono risultati negativi per Trichinella spp. . Nessuna presenza di Campylobacter spp, Salmonella spp., Y. Enterocolitica appartenente ai gruppi O1, O2, O3, O5, O8 e O9, è stata rilevata nei campioni di muscolo scheletrico.

The wild boar (Sus scrofa) is widely distributed throughout the national territory. Despite the difficulties in defining its distribution area, there has been a remarkable increase in its expansion, which together with the presence of semi-burdens of domestic pigs can represent a risk factor for the transmission of microorganisms and parasites between the two populations.
In fact, as with domestic pigs, wild boar is considered to be a reservoir of important zoonotic pathogens (e.g.: Brucella suis biovar 2, Campylobacter coli, Yersinia enterocolitica, Salmonella spp., Trichinella spp., Hepatitis E virus) and for its ecological characteristics it is also an indicator of the circulation of other important zoonotic agents (e.g.: Mycobacterium bovis, methicillin-sensitive and methicillin-resistant Staphylococcus aureus).
Man can be infected through the consumption of contaminated water or food, or through close contact with infected animals, mainly as a result of carcass manipulation.
The overall aim of the research was to conduct on some important zoonotic agents in wild boar populations of Lazio and Tuscany shoot down during the 2013/2016 hunting seasons, with sampling carried out at slaughterhouses and/or at collection centers, with the purpose of: a) evaluate the presence and estimate the prevalence of some zoonotic agents in wild boar populations during the study period, taking several samples (biological samples, meat); b) acquire informations to asses the epidemiological role of wild boars, both in terms of risk for the Public Health and for the populations of domestic animals.
A total of 231 animals were sampled, of 188 from the main study area (province of Viterbo) and the zoonotic agents searched in the different samples were: Staphylococcus aureus, Brucella spp., Salmonella spp., Campylobacter spp., Mycobacterium. spp., E.coli, Yersinia enterocolitica e Trichinella spp. .
All samples were tested individually. For bacteriological and parasitological examinations, accredited standard methods were used, following the ISO methods when available, or international standards methods (e.g. OIE Manual). For Mycobacterium spp. an “in series” diagnostic scheme was implemented. The isolated/identified agents were phenotypically and genotypically by the use if quali-quantitative microbiological techniques and molecular methods (e.g. PCR).
In the most of cases all the provide samples were properly collected and the material was considered adequate for the execution of the analyses.
From the 231 examined animals no evidence of microbiological infection with Mycobacterium spp. was observed. In only one case microbiological evidence (direct diagnosis) of Brucella spp. Belonged to the species Brucella suis biovar 2. All animals were negative for Trichinella spp.
No presence of Campylobacter spp., Salmonella spp., Y. enterocolytica belonging to groups O1, O2, O3, O5, O8 and O9, was detected in skeletal muscle samples.
File