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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06232016-160028


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
TAMBERI, ANNA
URN
etd-06232016-160028
Titolo
Variazione della dose sostitutiva di levotiroxina (L-T4) in pazienti obesi ipotiroidei sottoposti a chirurgia bariatrica
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO
Relatori
relatore Prof. Santini, Ferruccio
Parole chiave
  • Levotiroxina
  • obesità
  • chirurgia bariatrica
  • ipotiroidismo
Data inizio appello
15/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'obesità e l'ipotiroidismo sono disturbi frequenti nella popolazione generale. Nei soggetti obesi e ipotiroidei la dose di levotiroxina (L-T4) necessaria a ripristinare l'eutiroidismo è maggiore rispetto agli individui normopeso. Il parametro antropometrico che si associa maggiormente alla dose dell’ormone è rappresentato dalla massa magra mentre la massa grassa ha scarsa influenza. Gli studi condotti fino ad oggi hanno fornito risultati contrastanti riguardo gli effetti della chirurgia bariatrica sulla dose di L-T4 nei soggetti ipotiroidei. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare le variazioni della dose sostitutiva di L-T4 dopo calo ponderale ottenuto mediante intervento di chirurgia bariatrica in un gruppo di soggetti obesi con ipotiroidismo acquisito.
Sono stati esaminati 93 soggetti obesi ipotiroidei (90 femmine e 3 maschi, di età media ± DS: 48 ± 9 anni), prima e dopo 28 ± 8 mesi dall'intervento chirurgico. Sono state analizzate le variazioni della dose di L-T4, i parametri antropometrici, i valori di TSH, le frazioni libere degli ormoni tiroidei e la leptinemia. In un sottogruppo di 20 pazienti era disponibile la valutazione della composizione corporea ottenuta mediante densitometria a doppio raggio fotonico (DXA).
La causa dell'ipotiroidismo era in 21 casi la tiroidectomia totale, in 6 la terapia radiometabolica con radioiodio e in 66 la tiroidite cronica autoimmune.
L'indice di massa corporea medio (IMC) al momento dell'intervento era pari a 45,9 ± 5,6 Kg/m2.
54 soggetti sono stati sottoposti ad intervento di bypass gastrico, 31 a bendaggio gastrico regolabile e 8 a gastrectomia a manica, con una perdita di peso media pari a 34,3 ± 16,1 Kg (-29,2%).
La dose totale media giornaliera di L-T4 prima dell'intervento era 130,6 ± 48,5 mcg/die. Dopo calo ponderale, si verificava una riduzione significativa della dose media di L-T4 (-11%, p<0,001). In 47 pazienti era necessaria una riduzione della dose di L-T4, in 34 risultava invariata e in 12 pazienti affetti da tiroidite cronica autoimmune la dose doveva essere aumentata. La composizione corporea valutata mediante densitometria a doppio raggio fotonico (DXA) in 20 soggetti prima e dopo chirurgia bariatrica evidenziava una riduzione della massa grassa del 35,2% ed una minor riduzione della massa magra (-14,2%).
La riduzione della dose di L-T4 era proporzionale alla riduzione della massa magra mentre non veniva osservata alcuna associazione con la riduzione della massa grassa o dei livelli di leptinemia. Nessuna differenza statisticamente significativa veniva osservata nella variazione della dose di L-T4 fra i tre tipi di intervento chirurgico.
In conclusione, i risultati di questo studio indicano che: 1) nella maggior parte dei soggetti ipotiroidei obesi la perdita di peso ottenuta mediante chirurgia bariatrica richiede una riduzione della dose giornaliera di L-T4. 2) L'entità della riduzione non è direttamente correlata al calo ponderale e non è influenzata dal tipo di procedura chirurgica ma dipende dalla riduzione della massa magra. 3) In alcuni casi, la riduzione della funzione tiroidea residua che si verifica nei pazienti affetti da tiroidite cronica autoimmune può contrastare questo fenomeno e condurre a un aumento delle richieste di L-T4.
4) Da un punto di vista clinico, durante il calo ponderale che segue l'intervento di chirurgia bariatrica, non c'è la necessità di apportare delle modifiche preventive della dose di levotiroxina; tuttavia, le frazioni libere degli ormoni tiroidei e il TSH dovrebbero essere monitorati periodicamente al fine di individuare le variazioni delle richieste di levotiroxina ed apportare le necessarie modifiche al trattamento.
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