Tesi etd-06232016-160027 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
MEOLA, ANTONELLA
URN
etd-06232016-160027
Titolo
Valutazione delle complicanze renali in pazienti affetti da ipoparatiroidismo chirurgico permanente
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO
Relatori
relatore Prof. Marcocci, Claudio
Parole chiave
- calcitriolo
- calciuria
- microlitiasi
Data inizio appello
15/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le alterazioni del metabolismo fosfo-calcico conseguenti all’insufficiente/assente secrezione di paratormone (PTH) nell’ipoparatiroidismo chirurgico espongono il paziente ad un rischio di complicanze renali.
Lo scopo di questa tesi è stato quello di valutare le complicanze renali in una casistica di 90 pazienti (68 femmine e 22 maschi, di età media±DS: 51.8±14.1 anni) affetti da ipoparatiroidismo chirurgico permanente da almeno 3 anni.
Sono stati valutati i livelli sierici di calcemia, calcio ionizzato, fosforemia, albumina, creatinina, PTH, 25-OH-Vitamina D, l’escrezione urinaria di calcio e l’ecografia renale.
Tutti i pazienti erano in terapia con calcitriolo (dose mediana: 0.87±0.4 mcg/die), 35 pazienti (39%) erano in terapia con calcio carbonato alla dose di 1.080±0.747 g/die, due pazienti erano in terapia con diuretici tiazidici.
I valori medi di eGFR nella popolazione con ipoparatiroidismo chirurgico erano 81.5±20.5 ml/min/1.73 m2 (range 33.2-148.3). Undici (12.2%) avevano valori di eGFR<60 ml/min/1.73m2. Non si osservavano differenze statisticamente significative tra pazienti e controlli (98.8±89.2; p=0.07).
Ventisette pazienti (30%) presentavano una diagnosi ecografica di calcolosi renale. Nella popolazione di controllo soltanto in 7 soggetti (1.47% del totale) era presente una diagnosi di calcolosi renale. Tra le due popolazioni è emersa quindi una differenza statisticamente significativa (p<0.0001) in riferimento alla presenza di calcolosi renale.
La dose media di terapia con calcitriolo al momento della valutazione e la dose mediana di terapia assunta nel corso della malattia sono risultate le variabili associate a maggior rischio di sviluppare complicanze renali. In particolare, il rischio di calcolosi aumentava per dosi di calcitriolo maggiori di 1 mcg/die.
In conclusione, i risultati di questo studio confermano il rischio di complicanze renali in pazienti con ipoparatiroidismo chirurgico permanente trattati con terapia convenzionale (calcio e metaboliti attivi della vitamina D).
Lo scopo di questa tesi è stato quello di valutare le complicanze renali in una casistica di 90 pazienti (68 femmine e 22 maschi, di età media±DS: 51.8±14.1 anni) affetti da ipoparatiroidismo chirurgico permanente da almeno 3 anni.
Sono stati valutati i livelli sierici di calcemia, calcio ionizzato, fosforemia, albumina, creatinina, PTH, 25-OH-Vitamina D, l’escrezione urinaria di calcio e l’ecografia renale.
Tutti i pazienti erano in terapia con calcitriolo (dose mediana: 0.87±0.4 mcg/die), 35 pazienti (39%) erano in terapia con calcio carbonato alla dose di 1.080±0.747 g/die, due pazienti erano in terapia con diuretici tiazidici.
I valori medi di eGFR nella popolazione con ipoparatiroidismo chirurgico erano 81.5±20.5 ml/min/1.73 m2 (range 33.2-148.3). Undici (12.2%) avevano valori di eGFR<60 ml/min/1.73m2. Non si osservavano differenze statisticamente significative tra pazienti e controlli (98.8±89.2; p=0.07).
Ventisette pazienti (30%) presentavano una diagnosi ecografica di calcolosi renale. Nella popolazione di controllo soltanto in 7 soggetti (1.47% del totale) era presente una diagnosi di calcolosi renale. Tra le due popolazioni è emersa quindi una differenza statisticamente significativa (p<0.0001) in riferimento alla presenza di calcolosi renale.
La dose media di terapia con calcitriolo al momento della valutazione e la dose mediana di terapia assunta nel corso della malattia sono risultate le variabili associate a maggior rischio di sviluppare complicanze renali. In particolare, il rischio di calcolosi aumentava per dosi di calcitriolo maggiori di 1 mcg/die.
In conclusione, i risultati di questo studio confermano il rischio di complicanze renali in pazienti con ipoparatiroidismo chirurgico permanente trattati con terapia convenzionale (calcio e metaboliti attivi della vitamina D).
File
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tesi_com....7.16.pdf | 967.29 Kb |
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