Tesi etd-06232006-103833 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Frasconi, Christian
URN
etd-06232006-103833
Titolo
Lotta biologica ad alcune formae speciales di Fusarium oxysporum
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE
Relatori
relatore Prof. Vannacci, Giovanni
relatore Prof. Pardossi, Alberto
relatore Prof. Pardossi, Alberto
Parole chiave
- lotta biologica
- Lycopersicon esculentum
- Cucumis melo
Data inizio appello
17/07/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella moderna agricoltura la presenza di vaste e contigue aree coltivate con poche specie di piante, favorente l’efficace diffusione degli inoculi dei parassiti, lo spostamento delle specie coltivate in ambienti nuovi e l’introduzione accidentale di patogeni esotici, sono tra i fattori responsabili della comparsa d’importanti epidemie di malattie delle piante. In questi anni l’importanza della lotta biologica come strategia fitoiatrica alternativa all’impiego di fungicidi è aumentata notevolmente, con il crescere della consapevolezza, da parte dell’opinione pubblica, dei potenziali rischi connessi all’uso di prodotti fitosanitari chimici di sintesi, la cui l’efficacia, tra l’altro, si è ridotta a causa dell’insorgenza di resistenza nelle popolazioni dei patogeni.
Il mercato propone un numero sempre maggiore di biofitofarmaci, prodotti a base di microrganismi utili, che possono essere impiegati con successo in programmi di difesa biologica o integrata dei vegetali. Tra i microrganismi benefici impiegabili come principio attivo di biofitofarmaci, i microfunghi rivestono un ruolo importante. All’interno del genere Trichoderma, numerosi isolati si sono dimostrati essere dei promettenti antagonisti nei confronti di funghi fitopatogeni.
Lo scopo del presente lavoro è stato quello di studiare 13 isolati di Trichoderma spp. al fine di valutarne la capacità di biocontrollo verso un ceppo di Fusarium oxysporum f.sp lycopersici, e verso un ceppo di Fusarium oxysporum f.sp. melonis, rispettivamente agenti causale della tracheofusariosi del pomodoro (Lycopersicon esculentum Mill.) e del melone (Cucumis melo L.), e di indagare l’attività di promozione della crescita esercitata sulle piante ospiti. Il test è stato condotto in un sistema “in vivo” che ha previsto la contemporanea presenza della pianta ospite, del patogeno e del potenziale antagonista.
Gli isolati di Trichoderma che si sono rivelati migliori nel controllo della malattia sono stati utilizzati in ulteriori test “in vivo”, al fine di indagarne la competenza rizosferica e l’endofitismo in piante di pomodoro. Inoltre, sono stati utilizzati in prove “in vitro” volte a valutarne la capacità di antagonismo e micoparassitismo, quali meccanismi d’azione esercitati nei confronti di alcuni isolati di Fusarium oxysporum ff.spp lycopersici e melonis.
Solo quattro isolati (T. koningii 2046, T. erinaceum 5234, T. harzianum 6755 e 6776) hanno dato risultati statisticamente significativi nel controllo della tracheofusariosi del pomodoro, mentre nessuno dei 13 isolati testati ha mostrato attività di controllo della malattia su melone. L’attività di promozione della crescita è stata riscontrata solamente su pomodoro per T. erinaceum 5234 e T.viride 8209 sebbene limitatamente alle prime fasi di crescita, mentre T. asperellum 4603 ha permesso di ottenere valori statisticamente superiori al controllo fino al termine della prova.
L’interpretazione dei risultati della prova “in vivo” per la valutazione della rizosfera competenza e dell’endofitismo è stata complicata dalla presenza di Trichoderma nelle tesi di controllo non trattate. Nel test di inibizione “in vitro”, T. koningii 2046, dopo il contatto con la colonia del patogeno, è stato in grado di sovraccrescere e differenziare fruttificazioni agamiche sopra le colonie di tutti i patogeni testati. T. erinaceum 5234 ha mostrato un comportamento intermedio, mentre T. harzianum 6755 e 6776 non hanno mostrato sovraccrescita sulle colonie dei patogeni. Tuttavia, per questi ultimi due isolati sono stati individuati altri chiari indizi di micoparassitismo, quali formazioni di coilings, lacci e appressori, nei confronti del micelio degli isolati di Fol e Fom utilizzati per la prova di controllo biologico.
Il mercato propone un numero sempre maggiore di biofitofarmaci, prodotti a base di microrganismi utili, che possono essere impiegati con successo in programmi di difesa biologica o integrata dei vegetali. Tra i microrganismi benefici impiegabili come principio attivo di biofitofarmaci, i microfunghi rivestono un ruolo importante. All’interno del genere Trichoderma, numerosi isolati si sono dimostrati essere dei promettenti antagonisti nei confronti di funghi fitopatogeni.
Lo scopo del presente lavoro è stato quello di studiare 13 isolati di Trichoderma spp. al fine di valutarne la capacità di biocontrollo verso un ceppo di Fusarium oxysporum f.sp lycopersici, e verso un ceppo di Fusarium oxysporum f.sp. melonis, rispettivamente agenti causale della tracheofusariosi del pomodoro (Lycopersicon esculentum Mill.) e del melone (Cucumis melo L.), e di indagare l’attività di promozione della crescita esercitata sulle piante ospiti. Il test è stato condotto in un sistema “in vivo” che ha previsto la contemporanea presenza della pianta ospite, del patogeno e del potenziale antagonista.
Gli isolati di Trichoderma che si sono rivelati migliori nel controllo della malattia sono stati utilizzati in ulteriori test “in vivo”, al fine di indagarne la competenza rizosferica e l’endofitismo in piante di pomodoro. Inoltre, sono stati utilizzati in prove “in vitro” volte a valutarne la capacità di antagonismo e micoparassitismo, quali meccanismi d’azione esercitati nei confronti di alcuni isolati di Fusarium oxysporum ff.spp lycopersici e melonis.
Solo quattro isolati (T. koningii 2046, T. erinaceum 5234, T. harzianum 6755 e 6776) hanno dato risultati statisticamente significativi nel controllo della tracheofusariosi del pomodoro, mentre nessuno dei 13 isolati testati ha mostrato attività di controllo della malattia su melone. L’attività di promozione della crescita è stata riscontrata solamente su pomodoro per T. erinaceum 5234 e T.viride 8209 sebbene limitatamente alle prime fasi di crescita, mentre T. asperellum 4603 ha permesso di ottenere valori statisticamente superiori al controllo fino al termine della prova.
L’interpretazione dei risultati della prova “in vivo” per la valutazione della rizosfera competenza e dell’endofitismo è stata complicata dalla presenza di Trichoderma nelle tesi di controllo non trattate. Nel test di inibizione “in vitro”, T. koningii 2046, dopo il contatto con la colonia del patogeno, è stato in grado di sovraccrescere e differenziare fruttificazioni agamiche sopra le colonie di tutti i patogeni testati. T. erinaceum 5234 ha mostrato un comportamento intermedio, mentre T. harzianum 6755 e 6776 non hanno mostrato sovraccrescita sulle colonie dei patogeni. Tuttavia, per questi ultimi due isolati sono stati individuati altri chiari indizi di micoparassitismo, quali formazioni di coilings, lacci e appressori, nei confronti del micelio degli isolati di Fol e Fom utilizzati per la prova di controllo biologico.
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