Thesis etd-06232004-200022 |
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Thesis type
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Author
Santini, Diego
email address
ayse15it@yahoo.it
URN
etd-06232004-200022
Thesis title
Studio geomeccanico ed analisi della stabilità del fronte della cava di Caprona (Vicopisano, Pi)
Department
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Course of study
SCIENZE GEOLOGICHE
Supervisors
relatore Puccinelli, Alberto
relatore Dott. D'Amato Avanzi, Giacomo Alfredo
relatore Dott. D'Amato Avanzi, Giacomo Alfredo
Keywords
- Caprona
- cava
- fattore di sicurezza
- rupe
- stabilità
- torre
Graduation session start date
15/07/2004
Availability
Withheld
Release date
15/07/2044
Summary
Questa tesi ha come scopo l’analisi della stabilità del fronte della cava di Caprona (Vicopisano, Pi) al fine di determinare i valori dei fattori di sicurezza statici e dinamici mediante un’analisi all’equilibrio limite e di proporre un intervento di bonifica circoscritto alla rupe.
Il lavoro si è svolto tramite diverse fasi operative di cui sarà data una breve descrizione.
Inizialmente è stata svolta una campagna di rilevamento, nel periodo Maggio - Settembre 2003, durante la quale sono stati individuati tutti i parametri utili per la classificazione geologica e litotecnica delle formazioni affioranti (giacitura degli strati e delle fratture, numero di famiglie di giunti e loro scabrezza, continuità, apertura, condizioni delle pareti e materiale di riempimento). È stata inoltre determinata la resistenza a compressione uniassiale mediante il martello di Schmidt (Sclerometro).
In seguito il lavoro si è svolto in laboratorio dove sono state portate a termine le analisi volte a stabilire il peso di volume dei campioni raccolti e la loro resistenza al carico puntuale, mediante il Test Point Load.
In una fase successiva le litologie affioranti sono state classificate sia con il metodo RMR di Bieniawski (1989) sia con il metodo Q – System di Barton et al. (1974). In tal modo sono stati determinati i parametri (coesione ed angolo d’attrito interno) necessari all’individuazione del fattore di sicurezza.
L’analisi della stabilità si è concentrata in particolare sulla rupe: attraverso l’analisi stereoscopica è stato possibile definire le giaciture di un diedro con caratteristiche geomeccaniche critiche per la stabilità. Lungo il potenziale piano di scivolamento situato alla base del diedro stesso è stata dunque condotta l’analisi in esame.
È stato così possibile calcolare i fattori di sicurezza in condizioni statiche e dinamiche, in presenza cioè di scosse sismiche, considerando in particolare un parametro, l’accelerazione orizzontale, definito dalla sismicità dell’area e contemplato anche dalla normativa in vigore.
Come parte finale sono state proposte alcune opere di bonifica della rupe in modo da mettere in sicurezza tutto l’ammasso congelandone la situazione attuale.
Il lavoro si è svolto tramite diverse fasi operative di cui sarà data una breve descrizione.
Inizialmente è stata svolta una campagna di rilevamento, nel periodo Maggio - Settembre 2003, durante la quale sono stati individuati tutti i parametri utili per la classificazione geologica e litotecnica delle formazioni affioranti (giacitura degli strati e delle fratture, numero di famiglie di giunti e loro scabrezza, continuità, apertura, condizioni delle pareti e materiale di riempimento). È stata inoltre determinata la resistenza a compressione uniassiale mediante il martello di Schmidt (Sclerometro).
In seguito il lavoro si è svolto in laboratorio dove sono state portate a termine le analisi volte a stabilire il peso di volume dei campioni raccolti e la loro resistenza al carico puntuale, mediante il Test Point Load.
In una fase successiva le litologie affioranti sono state classificate sia con il metodo RMR di Bieniawski (1989) sia con il metodo Q – System di Barton et al. (1974). In tal modo sono stati determinati i parametri (coesione ed angolo d’attrito interno) necessari all’individuazione del fattore di sicurezza.
L’analisi della stabilità si è concentrata in particolare sulla rupe: attraverso l’analisi stereoscopica è stato possibile definire le giaciture di un diedro con caratteristiche geomeccaniche critiche per la stabilità. Lungo il potenziale piano di scivolamento situato alla base del diedro stesso è stata dunque condotta l’analisi in esame.
È stato così possibile calcolare i fattori di sicurezza in condizioni statiche e dinamiche, in presenza cioè di scosse sismiche, considerando in particolare un parametro, l’accelerazione orizzontale, definito dalla sismicità dell’area e contemplato anche dalla normativa in vigore.
Come parte finale sono state proposte alcune opere di bonifica della rupe in modo da mettere in sicurezza tutto l’ammasso congelandone la situazione attuale.
File
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