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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06222023-184557


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHIEFFO, ILARIO
URN
etd-06222023-184557
Titolo
Quantificazione della concentrazione del fPSA in donne affette da carcinoma mammario: uno studio clinico
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof.ssa Franzini, Maria
Parole chiave
  • fPSA
  • VIDAS
  • test ELISA
  • cono SPR
  • tumore
  • seno
  • donne
  • nanoparticelle d'oro
  • anticorpi orientati
Data inizio appello
11/07/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’antigene prostatico specifico (PSA) è una serina proteasi prodotta dalle cellule epiteliali della prostata, attualmente utilizzato nella pratica clinica per facilitare la diagnosi e il monitoraggio del carcinoma prostatico. Bassi livelli di PSA vengono rilasciati anche in circolo, in una forma complessata con proteine inibitrici oppure in forma libera (fPSA). Numerosi studi hanno dimostrato che il PSA non è prodotto esclusivamente dalla prostata, ma anche da alcuni tessuti femminili soggetti a regolazione ormonale, come il tessuto ghiandolare mammario. È stato osservato, in particolare, che i valori plasmatici fisiologici di fPSA nelle donne tendono ad aumentare in presenza di carcinoma mammario e a diminuire drasticamente in seguito a rimozione chirurgica del tumore. Tali risultati hanno quindi suggerito un possibile ruolo del PSA come marcatore tumorale per il cancro al seno. Lo scopo di questo elaborato di tesi è quello di quantificare, attraverso uno studio clinico, i valori fisiologici del fPSA plasmatico nelle donne e la sua quantificazione nelle donne affette da cancro al seno, utilizzando un test ad alta sensibilità sviluppato nel laboratorio di Patologia Clinica dell’Università di Pisa sul sistema VIDAS®, un immunosensore basato sul principio del saggio ELISA, e confrontandolo al kit già in commercio. L’aumento di sensibilità del test è il risultato dell’orientamento dell’anticorpo di cattura, ottenuto mediante la formazione di legami stabili tra le nanoparticelle d’oro che rivestono la superficie solida, nota come cono SPR®, e i gruppi tiolici liberi presenti nella regione cerniera dell’anticorpo che vengono esposti in seguito all’azione di un blando riducente.
I risultati ottenuti non hanno rilevato la presenza di fPSA nei campioni di plasma analizzati, sia nei soggetti sani che nelle donne affette da cancro al seno.
Questo studio clinico ha preso in considerazione diversi fattori che, secondo gli studi presenti in letteratura, sembrano influenzare l'espressione del fPSA nelle donne con cancro al seno, tra cui l'espressione dei recettori per gli estrogeni (ER) e per il progesterone (PR), lo stato pre/post menopausa, l'istotipo e il grado tumorale. Tuttavia, non è stata riscontrata alcuna associazione tra l'espressione del fPSA e i fattori sopra menzionati.
I dati raccolti da questo studio clinico non supportano l'uso del PSA come possibile marcatore tumorale per il cancro al seno.
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