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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06222023-104217


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
VERROCCHIO, VERDIANA
URN
etd-06222023-104217
Titolo
Ruolo della linfografia con verde di indocianina e dell’ecografia ad altissima risoluzione nella valutazione preoperatoria dei pazienti affetti da linfedema dell’arto superiore
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Cigna, Emanuele
correlatore Dott. Bolletta, Alberto
Parole chiave
  • linfedema
  • linfografia
  • BCRL
  • ecografia
Data inizio appello
11/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2093
Riassunto
Background: il linfedema è una patologia cronica che colpisce il sistema linfatico provocando aumento volumetrico, edema ed impotenza funzionale dell’arto colpito.
Il linfedema secondario fa seguito ad un danno esterno a carico del sistema linfatico collettore, e in questo contesto la condizione sicuramente più comune è quella del linfedema secondario al trattamento del carcinoma della mammella. In questo lavoro l’obiettivo è stato quello di analizzare un possibile ruolo dell’ecografia ad altissima risoluzione in aggiunta alla linfografia con verde di indocianina, nella valutazione dei pazienti affetti da linfedema dell’arto superiore.
Metodi: la prima parte dello studio si è svolta su 10 volontari sani, in questi soggetti si è svolto un confronto tra l’ecografia convenzionale e l’ecografia ad altissima risoluzione, con sonda a 70MHz, nella valutazione quantitativa e qualitativa dei vasi linfatici in tre regioni distinte dell’arto superiore.
Successivamente l’ecografia ad altissima risoluzione è stata utilizzata per caratterizzare morfologicamente i vasi linfatici identificati, secondo tre caratteristiche: diametro totale del vaso, diametro del lume e spessore parietale.
Nella seconda parte dello studio abbiamo lavorato su 7 pazienti affetti da linfedema dell’arto superiore secondario a trattamento del carcinoma mammario. In questi pazienti abbiamo svolto prima uno studio con linfografia con verde di indocianina, dopodiché in base alle informazioni ottenute siamo andati a caratterizzare con l’ecografia ad altissima risoluzione i vasi secondo i tre parametri precedenti.

Risultati: l’ecografia ad altissima risoluzione si è dimostrata migliore dell’ecografia convenzionale nel caratterizzare quantitativamente e qualitativamente i vasi linfatici nell’arto superiore.
Inoltre dal confronto tra le due sonde è emerso come i risultati migliori si siano ottenuti nelle zone più distali dell’arto, poiché un aumento di frequenza aumenta si la capacità risolutiva, ma fa perdere in profondità di visualizzazione; per cui nella zona del braccio, in cui i vasi linfatici sono più profondi nei tessuti, si sono ottenuti i risultati meno eclatanti.
Nella seconda parte dello studio, dove si sono analizzati i pazienti affetti da linfedema, si è potuto fare un confronto tra i risultati ecografici, nei tre parametri analizzati precedentemente, rispetto alla popolazione dei soggetti sani.
È emerso come nei soggetti malati il diametro totale medio e il diametro del lume medio, in tutte le zone valutate, risulti minore rispetto ai valori medi misurati nei volontari sani; a conferma della progressiva riduzione, sia del lume che totale, a cui vanno incontro i vasi linfatici nella patologia linfedematosa.
Al contrario invece lo spessore parietale si è mostrato aumentato nei soggetti malati in ogni zona analizzata.

Conclusione: l’ecografia ad altissima risoluzione si è dimostrata una tecnica di imaging valida nello studio del linfedema secondario al trattamento del carcinoma mammario. L’ecografia diventa fondamentale nella valutazione preoperatoria in quanto fornisce effettive informazioni morfologiche sui vasi linfatici ancora presenti, evidenziando dove presente la sclerosi del vaso linfatico, che andrebbe ad inficiare sull’outcome chirurgico di un eventuale intervento.

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