Tesi etd-06222022-104839 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ANGELINO, ANNA
URN
etd-06222022-104839
Titolo
LA NATURA CONSERVATIVA O ANTICIPATORIA DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DELLA DELIBERA SOCIETARIA
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Amadei, Davide
Parole chiave
- delibera societaria
- natura anticipatoria
- natura conservativa
- sospensione
Data inizio appello
21/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/07/2062
Riassunto
La presente ricerca ha avuto come obiettivo quello di indagare circa la natura conservativa o anticipatoria del provvedimento cautelare di sospensione degli effetti della delibera assembleare che esclude un socio di società, quale rimedio volto ad inibire l’operatività di un atto lesivo oggetto di impugnazione, sui presupposti di esistenza od imminenza del pregiudizio.
Nel tentativo di far questo, si è partiti da una ricostruzione dell’oggetto della sospensione: la deliberazione societaria, indagandone le peculiarità, l’efficacia, le analogie intercorrenti con il provvedimento amministrativo, nonché il regime di invalidità (annullabilità e nullità) e, per quanto attiene specificatamente all’oggetto di tale tesi, si è proceduto ad un breve esame delle delibere assembleari di esclusione di un socio.
Si è poi passati ad esaminare l’istituto della tutela cautelare, la cui funzione principale è quella di anticipare, nelle more del giudizio, il contenuto della successiva decisione di merito, al fine di evitare che le lungaggini del processo possano pregiudicare la pretesa fatta valere dall’attore, qualora ricorrano i presupposti del periculum in mora (pregiudizio che potrebbe derivare al diritto dal ritardo nel provvedere) e del fumus boni iuris (probabile esistenza del diritto del quale si chiede la tutela cautelare).
Il periculum in mora può esplicarsi in due accezioni: pericolo da intempestività della tutela, contro il quale è prevista la tutela cautelare c.d. anticipatoria, ovvero da infruttuosità della stessa, avverso il quale è predisposta la tutela cautelare c.d. conservativa.
Chiarita la funzione e i presupposti della tutela cautelare, se ne sono analizzate le caratteristiche essenziali (sommarietà, provvisorietà e strumentalità) e i suoi rapporti con il giudizio di merito.
La caratteristica della strumentalità, intesa quale necessità della misura cautelare di essere sorretta dal futuro riconoscimento del diritto tutelato da parte di un provvedimento dichiarativo, è stata oggetto di riforma nel 2005.
In particolare, la necessaria istaurazione del giudizio di merito, così come contemplata per tutte le misure cautelari a partire dal 1990, è rimasta solo per i provvedimenti cautelari conservativi (c.d. strumentalità rigida), mentre per quelli anticipatori si è previsto che la mancata instaurazione del procedimento di merito o l’estinzione dello stesso non determinano l’inefficacia della misura cautelare (c.d. strumentalità attenuata).
Alla luce di tali premesse, si è cercato di risolvere la dibattuta questione relativa alla natura conservativa o anticipatoria del provvedimento cautelare di sospensione degli effetti della delibera assembleare che esclude un socio.
Si è tentato di far ciò muovendo dalla massima sancita dalla Corte di Cassazione con ordinanza n.10986 del 26 aprile 2021, la quale ha attribuito natura conservativa a tale provvedimento, accogliendo così un’interpretazione restrittiva dei provvedimenti anticipatori, secondo la quale sarebbero propriamente anticipatori esclusivamente i provvedimenti idonei ad anticipare gli effetti giuridici della decisione di merito.
Una volta ricostruito il dibatto emerso in dottrina a sostegno della tesi conservativa, ovvero di quella anticipatoria, si è cercato di dare una lettura diversa del provvedimento cautelare di sospensione degli effetti della delibera assembleare che esclude un socio rispetto a quella offerta dalla Corte di Cassazione, evidenziandone la sua natura anticipatoria.
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