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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06222020-183503


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DUMONTET, MARTA
URN
etd-06222020-183503
Titolo
Assetti istituzionali del settore idrico in Europa: una valutazione comparativa tra i membri dell'associazione internazionale WAREG
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Romano, Giulia
Parole chiave
  • settore idrico
  • cooperazione internazionale
  • WAREG
  • regolazione tariffaria
  • water sector
  • public utilities
Data inizio appello
06/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/07/2090
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo quello di analizzare il settore idrico a livello europeo. La volontà di approfondire ed analizzare un settore come quello idrico pone la necessità di comprendere, in primo luogo, cosa si intende per servizi di pubblica utilità.
I servizi di pubblica utilità possono essere definiti come “quel complesso di attività prestate nei riguardi degli utenti per il soddisfacimento di bisogni collettivi.”
La tematica dei servizi pubblici ha acquisito, in questi ultimi anni, crescente rilevanza a seguito di diversi eventi: in primo luogo, la sempre maggiore consapevolezza del ruolo giocato da tali servizi per lo sviluppo economico-sociale dei Paesi, in secondo luogo dalla riflessione in atto in merito alla capacità dello Stato e degli Enti Locali di rispondere, in modo efficiente ed efficace, ai mutevoli e differenziati bisogni della collettività.
Nel primo capitolo della presente tesi, dopo aver chiarito che cosa si intende per servizi di pubblica utilità, si approfondiranno gli aspetti peculiari del settore idrico europeo, soffermandosi sulla normativa di riferimento e i modelli attraverso i quali viene gestito il servizio idrico in Europa.
Il servizio idrico è un servizio pubblico essenziale, cui corrisponde un diritto dei cittadini a riceverlo e un dovere dello Stato di fare in modo che tutti ne possano fruire in modo adeguato e pagando un prezzo equo.
L’industria idrica permette di gestire una risorsa indispensabile per la nostra società: l’acqua. La disponibilità di questa risorsa naturale ha condizionato da sempre le possibilità di sviluppo economico e sociale, e richiesto la creazione di complesse istituzioni sociali per disciplinarne l’uso.
La fornitura della risorsa idrica è un processo molto complesso, infatti, si tratta di una vera e propria filiera che comprende diverse fasi: acquedotto, depurazione e fognatura.
Nel secondo capitolo, dopo aver introdotto l’associazione internazionale WAREG, che si occupa principalmente di promuovere la collaborazione, lo scambio di conoscenze e lo sviluppo delle capacità tra i suoi Membri che sono Albania(ERRU), Armenia (PSRC), Belgio-Bruxelles(BRUGEL),Belgio-Fiandre(VMM), Bulgaria(EWRC), Croazia(VVU), Danimarca(KFST), Estonia(ECA), Francia(MEDDE), Georgia(GNERC), Grecia(YPEKA), Irlanda (CRU), Italia(ARERA), Kosovo(ARRU), Lettonia(PUC), Lituania(VERT), Malta(REWS), Moldova(ANRE), Montenegro(RAE), Macedonia del nord(ERC), Portogallo (ERSAR), Portogallo-Azzorre (ERSARA), Romania (ANRSC), Spagna (MITECO), UK-Irlanda del nord (NIAUR), UK-Scozia (WICS), e gli osservatori, Danimarca(KFST), Polonia (PW), Turchia (MoFWA), UK- Inghilterra e Galles (OFWAT), viene svolta un’analisi comparativa tra i Membri stessi dell’associazione.
Lo scopo di questo capitolo è analizzare e confrontare le informazioni disponibili sui quadri istituzionali in materia di regolazione dei servizi idrici e delle acque reflue all'interno delle giurisdizioni dei membri di WAREG.
L’analisi si sofferma, nella prima parte, sull’assetto istituzionale dei diversi Paesi, mentre, nella seconda parte, sulle funzioni e gli incarichi specifici dei regolatori.
In questo contesto, il ruolo dei regolatori va verso un deciso rafforzamento, con lo scopo di incoraggiare gli investimenti, ridurre le lacune negli standard di qualità del servizio su tutti i territori, creare incentivi per aumentare l'efficienza del servizio e trasferire i vantaggi ai clienti.
Il terzo ed ultimo capitolo si sofferma su una delle funzioni specifiche dei regolatori: la regolazione tariffaria. La Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (DQA) stabilisce i requisiti di base per la regolamentazione economica dei servizi idrici e igienico-sanitari introducendo alcuni principi generali, quali il principio di recupero dei costi dei servizi, compresi i costi ambientali e delle risorse e il principio di chi inquina paga. Tuttavia, la direttiva non è in grado di fornire norme dettagliate ed operative per l’applicazione dei metodi delle tariffe. Trattandosi di principi generali, ciascuno Stato membro ha trattato la questione in modo diverso, applicando modelli e approcci differenti.
Il capitolo mostra una panoramica dei diversi approcci di regolazione dei prezzi che sono stati identificati in letteratura e applicati nella pratica e successivamente, si sofferma su 3 casi studio, riguardanti Italia, Albania e Ungheria, membri di WAREG. Nei casi studio viene mostrato come, nella pratica, vengano applicati approcci molto diversi in termini di processo per l’approvazione delle tariffe, periodo regolatorio, modello tariffario e componenti di costo incluse nei calcoli.


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