Tesi etd-06222020-164513 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GATTI, ANNA
URN
etd-06222020-164513
Titolo
Il sistema di alimentazione del vulcano Etna: informazioni dallo studio delle inclusioni silicatiche nei prodotti degli eventi parossistici del 2 dicembre 2013 (Nuovo Cratere di Sud-Est) e 3-5 dicembre 2015 (cratere Voragine)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Marianelli, Paola
correlatore Dott. Andronico, Daniele
controrelatore Prof. Pistolesi, Marco
correlatore Dott. Andronico, Daniele
controrelatore Prof. Pistolesi, Marco
Parole chiave
- eruzioni parossistiche
- Etna
- Melt inclusions
- sistema di alimentazione
Data inizio appello
10/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/07/2090
Riassunto
Negli ultimi anni, l’Etna è stato caratterizzato da un’intensa attività eruttiva, in particolare dal 2011 il comportamento eruttivo è stato prevalentemente esplosivo con due grandi cicli di eruzioni parossistiche come quelle del 2011-2013 al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) e 2015-2016 al Cratere Voragine (VOR) (Corsaro et al., 2017), separati da una debole attività esplosiva/effusiva avvenuta sul fianco orientale inferiore del NSEC nel luglio-agosto 2014 (Vicari et al., 2011; Andronico et al., 2014b; Behncke et al., 2014, 2016; De Beni et al., 2015).
In questo lavoro di tesi vengono studiati per la prima volta, i tefra prodotti dell’attività eruttiva del 2 dicembre 2013 al NSEC, caratterizzata da un evento parossistico che ha generato alte fontane di lava e che risulta tra i meno documentati in letteratura.
In particolare, attraverso diverse metodologie di analisi che comprendono analisi granulometriche, analisi dei componenti, microanalisi SEM-EDS e analisi micro FT-IR forniamo nuove informazioni geochimiche e petrografiche sulla chimica e sul contenuto volatile delle inclusioni silicatiche intrappolate in cristalli di olivina. Le analisi granulometriche e le analisi dei componenti sono state effettuate presso il laboratorio di sedimentologia dell’INGV-OE di Catania, mentre le analisi microanalitiche sono state svolte presso i laboratori del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa.
Durante questa tesi, inoltre, è stato determinato anche il contenuto volatile delle inclusioni dei prodotti emessi durante la sequenza parossistica del 3-5 dicembre 2015 da un altro cratere sommitale, la Voragine.
Il lavoro svolto sui prodotti del 2 dicembre 2013 e della sequenza del 3-5 dicembre 2015 ha portato un contributo alla caratterizzazione dei magmi coinvolti e alla comprensione delle dinamiche eruttive. In particolare, la composizione dei cristalli di olivina, il contenuto volatile delle inclusioni silicatiche, la stima delle pressioni minime di intrappolamento hanno permesso di formulare ipotesi sul ruolo del sistema di alimentazione dell’Etna nello stile eruttivo dei due eventi studiati.
In the last years, Mt. Etna was characterized by intense eruptive activity. Since 2011in particular the eruptive behavior was dominantly explosive with two major cycles of paroxysmal eruptions in 2011-2013 at the New South East Crater (NSEC) and in 2015-2016 at the Voragine Crater (VOR), which were separated by a weak explosive/effusive eruption occurred on the lower eastern flank of the NSEC on July-August 2014 (Vicari et al., 2011; Andronico et al., 2014; Behncke et al., 2014, 2016; De Beni et al., 2015).
In this thesis work, the tefra erupted during the 2 December 2013 paroxysmal event at the NSEC, which generated high fountains of lava were studied for the first time,
In particular, this study focused on the chemistry and volatile content of melt inclusions trapped in olivine crystals, processing data obtained through the use of different analysis methodologies including grain size analysis, component analysis, SEM-EDS microanalysis and micro FT-IR analysis. Grain size and component analyses were carried out at the sedimentology laboratory of INGV-OE Catania, while microanalytical analysis was carried out at the laboratories of Earth Science Department of Pisa University.
In this work it was also determined the volatile content of the inclusions of products emitted from the Voragine , another summit crater of Etna, during the paroxysmal sequence of 3-5 December 2015.
The work carried out on the products of 2 December 2013 and the sequence of 3-5 December 2015 has contributed to the characterization of the magma involved and to the understanding of the eruptive dynamics. In particular, the composition of the olivine crystals, the volatile content of melt inclusions, the estimation of the minimum trapping pressures have allowed to formulate hypotheses on the role of Etna's plumbing system in the eruptive style of the two events studied. The rise of a volatile-rich and more primitive magma from deep reservoirs to more shallow magmatic chambers may have played a primary role in the triggering of paroxysms.
In questo lavoro di tesi vengono studiati per la prima volta, i tefra prodotti dell’attività eruttiva del 2 dicembre 2013 al NSEC, caratterizzata da un evento parossistico che ha generato alte fontane di lava e che risulta tra i meno documentati in letteratura.
In particolare, attraverso diverse metodologie di analisi che comprendono analisi granulometriche, analisi dei componenti, microanalisi SEM-EDS e analisi micro FT-IR forniamo nuove informazioni geochimiche e petrografiche sulla chimica e sul contenuto volatile delle inclusioni silicatiche intrappolate in cristalli di olivina. Le analisi granulometriche e le analisi dei componenti sono state effettuate presso il laboratorio di sedimentologia dell’INGV-OE di Catania, mentre le analisi microanalitiche sono state svolte presso i laboratori del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa.
Durante questa tesi, inoltre, è stato determinato anche il contenuto volatile delle inclusioni dei prodotti emessi durante la sequenza parossistica del 3-5 dicembre 2015 da un altro cratere sommitale, la Voragine.
Il lavoro svolto sui prodotti del 2 dicembre 2013 e della sequenza del 3-5 dicembre 2015 ha portato un contributo alla caratterizzazione dei magmi coinvolti e alla comprensione delle dinamiche eruttive. In particolare, la composizione dei cristalli di olivina, il contenuto volatile delle inclusioni silicatiche, la stima delle pressioni minime di intrappolamento hanno permesso di formulare ipotesi sul ruolo del sistema di alimentazione dell’Etna nello stile eruttivo dei due eventi studiati.
In the last years, Mt. Etna was characterized by intense eruptive activity. Since 2011in particular the eruptive behavior was dominantly explosive with two major cycles of paroxysmal eruptions in 2011-2013 at the New South East Crater (NSEC) and in 2015-2016 at the Voragine Crater (VOR), which were separated by a weak explosive/effusive eruption occurred on the lower eastern flank of the NSEC on July-August 2014 (Vicari et al., 2011; Andronico et al., 2014; Behncke et al., 2014, 2016; De Beni et al., 2015).
In this thesis work, the tefra erupted during the 2 December 2013 paroxysmal event at the NSEC, which generated high fountains of lava were studied for the first time,
In particular, this study focused on the chemistry and volatile content of melt inclusions trapped in olivine crystals, processing data obtained through the use of different analysis methodologies including grain size analysis, component analysis, SEM-EDS microanalysis and micro FT-IR analysis. Grain size and component analyses were carried out at the sedimentology laboratory of INGV-OE Catania, while microanalytical analysis was carried out at the laboratories of Earth Science Department of Pisa University.
In this work it was also determined the volatile content of the inclusions of products emitted from the Voragine , another summit crater of Etna, during the paroxysmal sequence of 3-5 December 2015.
The work carried out on the products of 2 December 2013 and the sequence of 3-5 December 2015 has contributed to the characterization of the magma involved and to the understanding of the eruptive dynamics. In particular, the composition of the olivine crystals, the volatile content of melt inclusions, the estimation of the minimum trapping pressures have allowed to formulate hypotheses on the role of Etna's plumbing system in the eruptive style of the two events studied. The rise of a volatile-rich and more primitive magma from deep reservoirs to more shallow magmatic chambers may have played a primary role in the triggering of paroxysms.
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