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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06222020-145841


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARIANI, JESSICA
URN
etd-06222020-145841
Titolo
L'illustrazione scientifica in ambito dermatologico. Focus sulle collezioni della Biblioteca della U.O. Dermatologia Universitaria dell'Ospedale Santa Chiara e del Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini" di Pisa.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Tosi, Alessandro
Parole chiave
  • Illustrazione Scientifica Dermatologia
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2090
Riassunto
L'idea di scrivere una tesi che avesse come argomento l'arte e la dermatologia è nata nel corso della mia esperienza da studentessa universitaria di storia dell'arte e da borsista presso la U.O. Dermatologia Universitaria di Pisa, negli ultimi tre anni.
In particolare volevo indagare la connessione tra le espressioni artistiche di cui la dermatologia si è servita a fini didattici, per trasmettere il sapere medico legato alle patologie della cute sia ai colleghi che alle future generazioni.
L'antropologo David Le Breton, docente nella metà del secolo scorso dell'Università di Strasburgo, descrive la pelle come la prima prova della nostra esistenza nel mondo. Infatti è grazie ad essa che siamo riconosciuti, associati a un sesso, a volte a una certa padronanza di sé, a un'età, a un'etnia e a una definita condizione sociale e di salute. Il tessuto dell'epidermide, il suo colore, le sue caratteristiche peculiari, come le rughe, le cicatrici, i nevi, le efelidi o gli angiomi, configurano quello che Le Breton definisce un “paesaggio unico”. La pelle conserva la storia personale di ciascuna persona: scottature, interventi chirurgici, vaccini, fratture che hanno lasciato un segno permanente e persino tatuaggi. Nella società moderna, estremamente individualistica, grazie ai tatuaggi si può intervenire direttamente sulla nostra pelle, creando un'immagine diversa di noi stessi. Nel primo capitolo, come argomento introduttivo del fulcro della tesi, viene trattata la storia dell'illustrazione anatomica e la storia del Museo di Anatomia Umana “Filippo Civinini” di Pisa, luogo di conservazione di molti dei reperti citati.
Tema del secondo capitolo sono le illustrazioni dermatologiche: vi compare sia una breve introduzione all'argomento, che un affondo su alcuni esempi di illustrazioni dermatologiche tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento conservati nella Biblioteca Romiti della Scuola Medica e nella Biblioteca Girolamo Mercuriale della U.O. Dermatologia Universitaria di Pisa.
Il terzo capitolo tratta delle cere dermatologiche, in particolare vi sono le schede di catalogo delle cere conservate presso la Scuola Medica di Pisa, appartenenti all'Accademia di Stato dell'Arte Sanitaria, sezione Tosco-Ligure del Professor Mario Campa, di cui è direttore il Professor Cervadoro.
Il quarto ed ultimo capitolo tratta del tatuaggio, vi è un'iniziale introduzione all'argomento, dal punto di vista storico e di variazione dei valori attribuiti a tale pratica nel corso dei secoli. Il capitolo è arricchito dal commento ad un articolo presente all'interno della Biblioteca “Girolamo Mercuriale” e dalle schede di catalogo di preparati dermatologici, recanti tatuaggi, conservati al Museo di Anatomia Umana “Filippo Civinini”.
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