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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06222019-162206


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FERRALI, MARCO
URN
etd-06222019-162206
Titolo
Aspetti agronomici nella gestione conservativa di colture di copertura in sistemi erbacei
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Dott. Antichi, Daniele
correlatore Dott. Frasconi, Christian
Parole chiave
  • dead mulch
  • cover crops
  • agricoltura conservativa
Data inizio appello
15/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2089
Riassunto
Il lavoro svolto in questa tesi ha lo scopo di valutare i possibili vantaggi derivanti dall’applicazione dell’agricoltura conservativa con l’utilizzo di colture di copertura invernali come segale e veccia vellutata, impiegate, in seguito alla loro devitalizzazione, come pacciamatura morta per la semina su sodo della successiva coltura primaverile-estiva di sorgo da granella, coltivato in asciutta. La devitalizzazione delle colture di copertura è stata eseguita meccanicamente, con un rullo trinciastocchi impiegato come rullo crimper grazie all’utilizzo di due diverse tipologie di lame. All’interno di questa tesi si valuta, inoltre, l’efficacia della tecnica di devitalizzazione e come i relativi parametri operativi possano incidere anche sullo sviluppo, la nutrizione azotata e la competitività nei confronti delle infestanti della coltura successiva di sorgo.
I dati rilevati mostrano gli effetti positivi della sinergia tra le due specie consociate, sia per quanto riguarda la produzione di biomassa delle colture di copertura sia per lo sviluppo della coltura in successione. I risultati mostrano che il sorgo in successione alla consociazione segale-veccia ha prodotto una maggiore quantità di biomassa epigea totale rispetto alla stessa coltura seminata su dead mulch di entrambe le cover crops in purezza, con una produzione di granella di 6,92 t ha-1 e un Harvest Index del 36%. La consociazione ha inoltre determinato un’asportazione di circa 245 kg ha-1 di azoto e circa 113 kg ha-1 di P2O5 nella biomassa epigea del sorgo; allo stesso tempo ha determinato i valori minimi di biomassa delle infestanti alla raccolta del sorgo. Poiché non sono stati eseguiti né alcun apporto di fertilizzanti né alcun trattamento erbicida, tali risultati sono molto positivi in un’ottica di agricoltura sostenibile.
Anche la modalità di devitalizzazione delle cover crops ha influito sullo sviluppo del sorgo. L’utilizzo di lame non affilate, infatti, ha fornito i migliori risultati sia sul contenuto idrico del terreno sia sulla concentrazione in clorofilla del sorgo durante le fasi di sviluppo, soprattutto con l’utilizzo di cover crop di veccia.
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