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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06222017-133147


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
TAIBI, ANGELA
URN
etd-06222017-133147
Titolo
Contaminazione da Ocratossina A nei mangimi
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SANITA' ANIMALE, ALLEVAMENTO E PRODUZIONI ZOOTECNICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Meucci, Valentina
correlatore Prof. Intorre, Luigi
Parole chiave
  • mangimi
  • ocratossina A
  • micotossine
  • micotoxins
  • feed
  • materie prime
  • ochratoxin A
  • raw materials
Data inizio appello
13/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il problema dei residui di contaminanti tossici nei prodotti alimentari ha assunto notevole rilievo in tema di sicurezza alimentare. In particolare, il monitoraggio di contaminanti di derivazione naturale, quali le micotossine, è diventato di routine per l’industria agro-alimentare. Le conseguenze della presenza di micotossine nelle derrate alimentari sono evidenti negli allevamenti zootecnici dove sono osservabili sia effetti sub-acuti che cronici sulla salute degli animali e possono avere un impatto non trascurabile sulla salute umana. Considerate le problematiche di esposizione alle micotossine l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) valuta continuamente quelli che possono essere i rischi da micotossine e propone le misure di regolamentazione per la sicurezza degli alimenti ad uso umano e dei mangimi.
La produzione di ocratossina A (OTA), quale metabolita secondario di miceti in grado di contaminare grano, legumi, caffé, frutta, birra, vino e carni, prodotto da miceti del genere Aspergillus e Penicillium, è nota da tempo. La presenza di OTA in cibi e mangimi è potenzialmente pericolosa per la salute sia umana che animale dal momento che si ritrova in numerosi prodotti alimentari quali orzo, avena, segale, frumento, chicchi di caffè, cacao, spezie, liquirizia, vino, birra, frutta e frutta secca. La sua presenza nei mangimi, inoltre, può condurre alla contaminazione di prodotti di origine animale, specialmente carne suina e pollame. Diversi studi indicano che l'OTA induce numerosi effetti tossici tra cui effetti nefrotossici in tutte le specie studiate, in particolare nell'uomo e nel maiale, dove l'emivita è maggiore.
Per quanto riguarda i mangimi zootecnici la Commissione Europea, nel determinare i limiti di OTA ha modificato la Raccomandazione 2006/576, con la Raccomandazione 2016/1319. La modifica tiene conto del parere EFSA sull’OTA nei mangimi e della tossicità di questa micotossina nei mangimi anche per cani e gatti.
Lo scopo della presente tesi è quello di valutare lo stato attuale della contaminazione da OTA delle materie prime per i mangimi destinati prevalentemente ai suini e al pollame, specie più sensibili, sulla base degli studi più recenti effettuati al riguardo.
Dall’analisi della letteratura scientifica emerge che: il rischio di contaminazione da OTA rimane elevato nei cereali, mentre sembra più limitato nei foraggi; sempre più frequente è il riscontro di co-contaminazioni (più micotossine nella stessa matrice), ma poco si sa ancora sugli effetti dell’interazione delle varie micotossine; una dieta contaminata da OTA si ripercuote negativamente sulle prestazioni produttive e riproduttive soprattutto delle specie monogastriche; la contaminazione da OTA sta sempre più interessando nuovi settori mangimistici, come quello dei pet-food e quello relativo acquacoltura; i metodi di prevenzione sia nella fase di pre-raccolto che nel post-raccolto non sono sufficienti a limitare la contaminazione da OTA ma allo stesso tempo non sono ancora state messe a punto tecniche di riduzione sicure; infine le analisi per quantificare le contaminazioni sono costose e la distribuzione puntiforme dei miceti rende difficoltoso il campionamento.

ABSTRACT

The problem of residues of toxic contaminants in foodstuffs has taken on considerable importance in the field of food safety. In particular, monitoring of natural derivative contaminants, such as mycotoxins, has become routine for the agro-food industry. The consequences of the presence of mycotoxins in foodstuffs are evident in livestock farms where both sub-acute and chronic effects on animal health can be observed and may have a non-negligible impact on human health. Considering the problems of exposure to mycotoxins, the European Food Safety Authority (EFSA) continually assesses those that may be the risk of mycotoxins and proposes regulatory measures for the safety of food for human use and animal feed.
The production of Ochratoxin A (OTA), as secondary metabolite of fungi able to contaminate grain, legumes, coffee, fruit, beer, wine and meat, produced by fungi of the genera Aspergillus and Penicillium, has been known for a long time. The presence of OTA in food and feed is potentially hazardous to both human and animal health since it is found in many foodstuffs such as barley, oats, rye, wheat, coffee beans, cocoa, spices, liquorice, wine, beer, fruit and dried fruit. In addition, its presence in feedingstuffs can lead to the contamination of products of animal origin, especially pork and poultry. Several studies indicate that OTA induces numerous toxic effects including nephrotoxic effects in all species that have been studied, particularly in humans and pigs, where the half-life is greater.
As regards livestock feed, the European Commission, in determining the Limits of OTA, amended recommendation 2006/576, with recommendation 2016/1319. The amendment takes into account EFSA's opinion on OTA in feedingstuffs and the toxicity of this mycotoxin in feedingstuffs also for dogs and cats.
The aim of this thesis is to assess the current state of OTA contamination of raw materials for feedingstuffs mainly intended for pigs and poultry, which are more susceptible species, on the basis of the most recent studies carried out in this regard.
Basing on the analysis of the scientific literature, it emerges that the OTA contamination risk remains high in cereals, whereas it seems to be more limited in fodders. Contaminations are increasily frequent (more mycotoxins in the same matrix), but we hardly know about the interactions of various mycotoxins effects. A contaminated diet effects negatively the productive and reproductive interactions mainly of the monogastric species. The OTA contamination is more and more affecting new animal feed sectors as those of pet-food and aquaculture. The prevention methods both in the pre-harvest and post-harvest stages are not sufficient to limit the OTA contamination but at the same time techniques of safe reduction have not yet been developed. In conclusion, the Analysis to quantify contaminations are expensive and the point distribution of mould makes the samples difficult.
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