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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06222016-213723


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CINQUINI, SERGIO
URN
etd-06222016-213723
Titolo
Origini, evoluzione e declino della Provincia nell'ordinamento italiano.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Dal Canto, Francesco
Parole chiave
  • ordinamento autonomie locali.
  • statuti
  • Costituzione
  • legge Del Rio
  • enti locali
Data inizio appello
18/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi tratta della istituzione “Provincia” dalle sue origini fino ad oggi.
Vengono descritte le prime forme di questa istituzione che, nell’età contemporanea, vede il suo sorgere nel periodo napoleonico. La conformazione giuridica della Provincia viene fissata dalla legge “Rattazzi” del 1859 del Regno di Sardegna, che verrà poi trasfusa nella legge comunale e provinciale del 1865 del neonato Regno di Italia. La Provincia è sempre stata uno strumento di decentramento burocratico dello Stato ed un ente autonomo avente per finalità la cura degli interessi di un determinato territorio e dei suoi abitanti. Il presente lavoro si occupa della Provincia quale ente autonomo e ne traccia i momenti salienti della sua vita, contraddistinta da periodi di maggiore e minore importanza nel contesto politico nazionale e locale e nell’ordinamento giuridico. Viene fatto cenno alla discussione relativa a tale ente avvenuta in sede di Assemblea costituente, dove si registrarono prese di posizione tendenti alla sua soppressione, ma dove, invece, l’istituzione si guadagnò la qualifica di ente di rilievo costituzionale. Pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, il Consiglio provinciale, massimo organo dell’ente, riacquista la sua qualità di organo eletto democraticamente a seguito libere elezioni. Si arriva così al 1990 quando la legge n. 142/90 conferisce alla Provincia un nuovo ruolo di ente di programmazione e coordinamento, contribuendo a decretarne in un certo senso la rinascita. Un nuovo riconoscimento di ente costituente, insieme agli enti locali, la Repubblica, viene ottenuto dalla Provincia con la riforma costituzionale del 2001.
A decorrere dall’anno 2009 vengono emanate norme tendenti a ridurre i costi della politica. In questo quadro l’ente territoriale che ne fa maggiormente le spese è proprio la Provincia che vede ridurre sensibilmente la sua rappresentatività in termini democratici e l’attribuzione delle sue funzioni. Si arriva in tal modo all’emanazione della legge n. 56/2014 (Del Rio) con la quale, in attesa della riforma costituzionale Renzi-Boschi, viene finalmente definito in maniera organica l’assetto della Provincia quale ente di area vasta. I suoi organi saranno nominati in secondo grado e le sue funzioni saranno ridotte notevolmente. Con l’approvazione della riforma costituzionale da parte dei due rami del Parlamento, che ha concluso il suo iter nell’aprile scorso, la Provincia perde la sua qualità di ente previsto dalla Costituzione.
Poiché la legge sarà sottoposta a referendum popolare, sarà l’esito di questo a determinarne la sorte.
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