Thesis etd-06222016-105555 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
CIRMI, GIUSEPPE
URN
etd-06222016-105555
Thesis title
Mezzi tamponanti nella chirurgia del foro maculare. Esafluoruro di zolfo (SF6) vs. Perfluoro propano (C3F8): valutazione anatomo-funzionale a breve termine.
Department
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Course of study
OFTALMOLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Nardi, Marco
Keywords
- C3F8
- foro maculare
- mezzi tamponanti
- SF6
Graduation session start date
15/07/2016
Availability
Withheld
Release date
15/07/2086
Summary
Scopo dello studio: Valutare e confrontare i miglioramenti anatomici e funzionali nei pazienti con foro maculare sottoposti a intervento chirurgico di vitrectomia e tamponamento con Esafloruro di zolfo (SF6) o Perfluoropropano (C3F8).
Metodi: In questo studio prospettico comparativo randomizzato sono stati inclusi 147 occhi di 141 pazienti affetti da foro maculare idiopatico a tutto spessore sottoposti a intervento chirurgico di vitrectomia 25 Gauge con rimozione della membrana limitante interna e tamponamento con SF6 o C3F8.
Tutti i pazienti hanno mantenuto la posizione prona per 48 ore dopo l’intervento.
Secondo le linee guida dell’International Vitreomacular Traction Study (IVTS) Group abbiamo suddiviso i pazienti in tre gruppi in base alle dimensioni del foro: piccolo (diametro minore < 250 micron), medio (diametro minore > 250 micron o < 400 micron) o grande (diametro minore > 400 micron).
La scelta del tamponante utilizzato è avvenuta in maniera casuale.
Un esame oftalmologico completo, tra cui l’acuità visiva e una valutazione anatomica del foro è stata eseguita prima dell’intervento chirurgico (T0), a una settimana (T1) e un mese dopo il trattamento (T2).
Il volume del foro maculare è stato calcolato utilizzando le scansioni di tomografia a coerenza ottica (OCT) e la funzione visiva è stata valutata secondo lo standard ETDRS a 4 metri.
Il Test dei ranghi con segno di Wilcoxon, il test di Mann-Whitney, il coefficiente di correlazione per ranghi di Spearman e lo studio della varianza per misure ripetute sono stati utilizzati per l’analisi statistica.
Risultati. In entrambi i gruppi si è riscontrato un miglioramento visivo statisticamente significativo ad un mese dal trattamento, la media della migliore acuità visiva corretta (BCVA) è passata da 0.92 LogMAR (T0) a 0.28 LogMAR. (T1). P< 0.001.
Una riduzione del volume dei fori maculari è stato riscontrato in tutti i casi, con una riparazione totale nel 90% dei pazienti trattati con SF6 (63/70 occhi) e 91% in quelli trattati con C3F8 (70/77 occhi).
Abbiamo inoltre riscontrato una correlazione negativa tra il diametro minore del foro, il volume del foro e il tasso di successo anatomico.
Conclusioni. Entrambi i trattamenti si sono dimostrati efficaci nella chirurgia del foro maculare mostrando simili risultati anatomici e funzionali.
Il diametro minore del foro e il suo volume possono essere considerati validi strumenti per predire il tasso di successo chirurgico dell’intervento.
Metodi: In questo studio prospettico comparativo randomizzato sono stati inclusi 147 occhi di 141 pazienti affetti da foro maculare idiopatico a tutto spessore sottoposti a intervento chirurgico di vitrectomia 25 Gauge con rimozione della membrana limitante interna e tamponamento con SF6 o C3F8.
Tutti i pazienti hanno mantenuto la posizione prona per 48 ore dopo l’intervento.
Secondo le linee guida dell’International Vitreomacular Traction Study (IVTS) Group abbiamo suddiviso i pazienti in tre gruppi in base alle dimensioni del foro: piccolo (diametro minore < 250 micron), medio (diametro minore > 250 micron o < 400 micron) o grande (diametro minore > 400 micron).
La scelta del tamponante utilizzato è avvenuta in maniera casuale.
Un esame oftalmologico completo, tra cui l’acuità visiva e una valutazione anatomica del foro è stata eseguita prima dell’intervento chirurgico (T0), a una settimana (T1) e un mese dopo il trattamento (T2).
Il volume del foro maculare è stato calcolato utilizzando le scansioni di tomografia a coerenza ottica (OCT) e la funzione visiva è stata valutata secondo lo standard ETDRS a 4 metri.
Il Test dei ranghi con segno di Wilcoxon, il test di Mann-Whitney, il coefficiente di correlazione per ranghi di Spearman e lo studio della varianza per misure ripetute sono stati utilizzati per l’analisi statistica.
Risultati. In entrambi i gruppi si è riscontrato un miglioramento visivo statisticamente significativo ad un mese dal trattamento, la media della migliore acuità visiva corretta (BCVA) è passata da 0.92 LogMAR (T0) a 0.28 LogMAR. (T1). P< 0.001.
Una riduzione del volume dei fori maculari è stato riscontrato in tutti i casi, con una riparazione totale nel 90% dei pazienti trattati con SF6 (63/70 occhi) e 91% in quelli trattati con C3F8 (70/77 occhi).
Abbiamo inoltre riscontrato una correlazione negativa tra il diametro minore del foro, il volume del foro e il tasso di successo anatomico.
Conclusioni. Entrambi i trattamenti si sono dimostrati efficaci nella chirurgia del foro maculare mostrando simili risultati anatomici e funzionali.
Il diametro minore del foro e il suo volume possono essere considerati validi strumenti per predire il tasso di successo chirurgico dell’intervento.
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