Thesis etd-06222016-083330 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
PASQUARIELLO, GIOVANNA
URN
etd-06222016-083330
Thesis title
Il trapianto renale pre-emptive: una nuova realtà della Regione Toscana
Department
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Course of study
NEFROLOGIA
Supervisors
relatore Prof.ssa Egidi, Maria Francesca
Keywords
- trapianto renale da cadavere in Toscana
- trapianto renale pre-emptive a Pisa
- trapianto renale pre-emptive da donatore cadavere
Graduation session start date
12/07/2016
Availability
Withheld
Release date
12/07/2086
Summary
Il trapianto renale fornisce una maggiore sopravvivenza, minori costi e un miglioramento psico-fisico nella qualità di vita del paziente affetto da insufficienza renale terminale rispetto al trattamento dialitico.
Ogni anno sempre più pazienti vanno incontro ad insufficienza renale terminale con conseguente aumento del numero dei nuovi ingressi in lista d’attesa per trapianto renale.
E' noto che la lunghezza del periodo di dialisi pre-trapianto incide negativamente sia sull’outcome del paziente stesso sia su quello dell’organo trapiantato. Infatti numerosi studi hanno dimostrato che è necessario limitare il tempo di dialisi prima del trapianto. E’ dimostra che il trapianto pre emptive risparmia le note complicanze legate alla dialisi, quali l’incidenza di infezioni sistemiche legate soprattutto agli accessi vascolari ed le complicanze cardiache quali aritmie, scompenso cardiaco, ipo-ipertensioni significative ed anche morte improvvisa. Inoltre i pazienti in trattamento dialitico richiedono numerose ospedalizzazioni con elevati impatto socio-economico.
Il trapianto pre-emptive, soprattutto se effettuato da donatore vivente, garantisce risultati migliori sia del paziente sia dell’organo trapiantato a medio e a lungo termine.
Purtroppo non tutti i pazienti possono accedere alla donazione da vivente per cui è necessario implementare l'offerta di organi da donatore cadavere al fine di aumentare la possibilità di accesso al trapianto e per abbattere il tempo d’attesa in lista.
L’attuazione del programma pre-emptive da cadavere comporta però un’attenta valutazione dell’impatto etico e morale sulla popolazione dialitica in attesa di trapianto.
Molti nefrologi si chiedono se sia giusto trapiantare un paziente uremico ed in terapia conservativa a discapito di un altro che è in dialisi.
Lo scopo di questa tesi è quello di fare una revisione dettagliata dei trapianti renali pre-emptive eseguiti in Toscana dal 2007 al 2015 e di valutarne gli aspetti clinici in termini di outcome, morbidità ed eventuali complicanze.
I risultati iniziali della nostra casistica con trapianto renale pre-emptive hanno avuto un impatto di tale rilevanza da indurre altri centri al di fuori della Toscana ad introdurre la stessa procedura.
Poiché negli Stati Uniti ed in Australia, il trapianto pre-emptive è stato effettuato da numerosi anni e su una grande casistica, la presente tesi ne riporta una dettagliata panoramica e descrizione degli con aspetti clinici, giuridici, etici e logistici.
Ogni anno sempre più pazienti vanno incontro ad insufficienza renale terminale con conseguente aumento del numero dei nuovi ingressi in lista d’attesa per trapianto renale.
E' noto che la lunghezza del periodo di dialisi pre-trapianto incide negativamente sia sull’outcome del paziente stesso sia su quello dell’organo trapiantato. Infatti numerosi studi hanno dimostrato che è necessario limitare il tempo di dialisi prima del trapianto. E’ dimostra che il trapianto pre emptive risparmia le note complicanze legate alla dialisi, quali l’incidenza di infezioni sistemiche legate soprattutto agli accessi vascolari ed le complicanze cardiache quali aritmie, scompenso cardiaco, ipo-ipertensioni significative ed anche morte improvvisa. Inoltre i pazienti in trattamento dialitico richiedono numerose ospedalizzazioni con elevati impatto socio-economico.
Il trapianto pre-emptive, soprattutto se effettuato da donatore vivente, garantisce risultati migliori sia del paziente sia dell’organo trapiantato a medio e a lungo termine.
Purtroppo non tutti i pazienti possono accedere alla donazione da vivente per cui è necessario implementare l'offerta di organi da donatore cadavere al fine di aumentare la possibilità di accesso al trapianto e per abbattere il tempo d’attesa in lista.
L’attuazione del programma pre-emptive da cadavere comporta però un’attenta valutazione dell’impatto etico e morale sulla popolazione dialitica in attesa di trapianto.
Molti nefrologi si chiedono se sia giusto trapiantare un paziente uremico ed in terapia conservativa a discapito di un altro che è in dialisi.
Lo scopo di questa tesi è quello di fare una revisione dettagliata dei trapianti renali pre-emptive eseguiti in Toscana dal 2007 al 2015 e di valutarne gli aspetti clinici in termini di outcome, morbidità ed eventuali complicanze.
I risultati iniziali della nostra casistica con trapianto renale pre-emptive hanno avuto un impatto di tale rilevanza da indurre altri centri al di fuori della Toscana ad introdurre la stessa procedura.
Poiché negli Stati Uniti ed in Australia, il trapianto pre-emptive è stato effettuato da numerosi anni e su una grande casistica, la presente tesi ne riporta una dettagliata panoramica e descrizione degli con aspetti clinici, giuridici, etici e logistici.
File
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